Non solo Genova: anche Roma ha il suo Acquario, ma ecco perché è diverso da tutti gli altri
Forse avrete sentito dell’Acquario dell’Eur che dovrebbe aprire “entro l’8 dicembre del 2024” per il Giubileo, sotto lavori da 16 anni con date di apertura che, semplicemente, a volte ritornano. Fortunatamente oggi parliamo di tutt’altro, di reale e funzionale, che ha decisamente visto qualche revisione ma che non è un sogno, ma una solida realtà: l’Acquario Romano.
Indice dei contenuti
Una scritta che campeggia ancora sul corpo di un pezzo di architettura unica, dalle mille e una funzioni evidentemente. Un corpo cilindrico che si rifà al Pantheon con diversi livelli tutti da visitare, incluse le parti dove, una volta, c’erano le vasche. Un edificio in stile Liberty Umbertino a 5 minuti da Stazione Termini. Ma perché è diverso? O meglio…
Perché Acquario Romano?
Una struttura polifunzionale, termine molto dolce per indicare le sue diverse crisi di identità, ma l’Acquario Romano per adesso è la Casa dell’Architettura e sede dell’Ordine degli Architetti di Roma. Di cose ne ha viste da quando è stata fondata nel 1887.
Nasce dai disegni di Ettore Bernich, architetto che ha lavorato sulle idee di Pietro Carganico, un ittiologo, il che spiega perché la stragrande maggioranza delle decorazioni sono a tema marino. Certo, come tempio dei pesci non durò un granché perché la società che la teneva andò in bancarotta e nel 1891 il Comune ne torna proprietario, cambiandolo più volte. L’Acquario Romano ha un curriculum non indifferente. Dal 1930 è stato:
allevamento di pesci
acquario
laghetto per la pesca sportiva (e fin qui eventi, stile piazza parigina)
magazzino e deposito del Teatro dell’Opera
sala cinematografica
circo (Buffalo Bill è stato qui)
teatro di varietà e operetta
sede del Governatorato, di concorsi pubblici, servizi elettorali e di assistenza
palestra
ed ora (dal 2003) è uno spazio espositivo che ospita mostre, conferenze ed eventi d’autore. Complice sicuramente la struttura neoclassica tra delfini, tritoni, un giardino e gli immancabili reperti archeologici (benvenuti a Roma), “le porte dell’Acquario Romano sono sempre aperte all’espressività creativa”. Le aree sono messe a disposizione di artisti e designer anche emergenti, che sia pittura, scultura, fotografia, musica o performance di vario tipo.
Uno spazio poliedrico
Uno spazio poliedrico, un luogo fluido e mutevole come le scale di Harry Potter, l’Acquario Romano trasuda cultura nel cuore dell’Esquilino da sempre. Qui trovate anche le ultime importanti esposizioni: è un luogo meraviglioso che nelle stagioni estive vede un po’ di calma con gli eventi, ergo visitabile con tutta la calma del mondo, mentre negli altri periodi è pieno di mostre. Con pieno intendo pieno: tra ottobre e novembre dell’anno scorso ne ha avute almeno 5 solo nel primo anello, come la mostra sulle Geometrie di carta, quella fotografica Roma Altrimenti o l’ultima che era un omaggio a Maria Callas.
È difficile non apprezzare l’edificio. D’altronde ha una facciata neoclassica, un arco trionfale, nicchioni laterali con due statue marine e sopra il carro di Venere. Il giardino con gli eventuali concerti fa da cornice ad uno spazio interno che è ad ellisse, fatto da una sala centrale deliziosamente decorata da pitture, un lucernario circolare da 150m2 e colonne di legno che sorreggono i piani delle mostre temporanee.
Ed è ancora più difficile non apprezzare la Libreria dell’Architettura se siete nel pubblico adatto. Questa ha un enorme catalogo che va da progettazione al design al restauro, sempre senza scordare dei vari convegni e corsi di formazione.
Come arrivare, ingresso, orari e parcheggi
L’Acquario Romano sta a Piazza Manfredo Fanti 47, 00185 Roma (RM). Toccate qui per informazioni dinamiche.
Il modo più semplice per arrivare è usare i mezzi fino a Stazione Termini, la fermata più conosciuta. Ci si arriva sia dalla linea della metro A che da quella B. Usciti dalla stazione (salendo se venite dalla metro) noterete che sull’esterno ci sarà una piazza adiacente, Piazza dei Cinquecento, capolinea di tanti bus. Con quella alle vostre spalle tirate dritto per Via Giolitti e girate a Via Enrico Cialdini e l’Acquario Romano ve lo trovate di fronte, tempo 5 minuti.
Termini è collegata tramite bus agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Detto questo, parcheggi: c’è l’ES Park Giolitti a Via Giovanni Giolitti 267 oppure il Kingparking di Via Marsala 30. Non si può parcheggiare nel parco tranne per casi speciali e utenti con disabilità.
Visitabile dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18.30. Domenica chiuso.
Volete saperne di più? Qui c’è il sito ufficiale, qui il loro Facebook e qui il loro Instagram. Spesso sui social danno notizie di eventi, fatene buon uso.
Crediti foto: Facebook