Non serve andare in Groenlandia per ammirare gli igloo: in questa città italiana ce ne sono tantissimi!

Nate come progetto temporaneo per gli sfollati, le case igloo di Milano sono ancora oggi un’attrazione speciale
Claudia Giammatteo, 06 Nov 2023
non serve andare in groenlandia per ammirare gli igloo: in questa città italiana ce ne sono tantissimi!

Nell’affascinante quartiere Maggiolina a Milano nord, pieno di meravigliose ville liberty, è possibile ammirare anche sei strani edifici, sei igloo di cemento, frutto di una sperimentazione architettonica straordinaria. Le case igloo di Milano, infatti, sono state edificate dall’ingegnere Mario Cavallè nell’ormai lontano 1946 e sono un simbolo tangibile del periodo post-bellico in cui Milano, devastata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, cercava di risorgere dalle ceneri.

La storia delle case igloo di Milano, simbolo della rinascita dopo la guerra

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale Milano si trovava in uno stato di emergenza. La città era stata gravemente colpita dai bombardamenti, molte abitazioni erano state distrutte, e c’era un disperato bisogno di alloggi per la crescente popolazione. In questo scenario di distruzione vennero edificate in via Lepanto, a ridosso del Villaggio dei Giornalisti, le case igloo, ovvero alloggi e case popolari per le famiglie sfollate della piccola e media borghesia. Com’è facile immaginare, si tratta di vere e proprie abitazioni a pianta circolare, di circa 45 mq (più un’area sottostante che funge da cantina) con ingresso, bagno, due camere, cucina e un piccolo giardino intorno.

Gli igloo sono stati costruiti con un sistema a volta che permette di non avere muri portanti se non la stessa struttura esterna dell’igloo: questa caratteristica ha permesso di godere della massima flessibilità nella distribuzione degli ambienti interni che, quindi, potevano essere disposti a piacimento e secondo le proprie necessità. Per questo modello abitativo Mario Cavallè guardò molto lontano, agli Stati Uniti nei quali, in quegli anni, era abbastanza diffusa l’architettura circolare. L’ingegnere, infatti,  progettò anche le case a fungo dello stesso quartiere, demolite poi negli anni ’60.

Inizialmente, la case igloo, chiamate anche casa zucca, erano otto, ma oggi ne sono rimasti solo sei, di cui una totalmente abbandonata.  Inoltre, solo due hanno mantenuto l’impianto originario, mentre e altre hanno subito degli importanti interventi di ampliamento e ristrutturazione. In particolare, una è stata ripensata come open space. Una di queste, a giugno 2023, è stata anche messa in vendita ad un prezzo di circa 400 mila euro ed è stata definita a buon ragione “una soluzione unica nel suo genere, nascosta tra i grattacieli e i centri commerciali della grande metropoli”.

Oltre alla case igloo, passeggiando per le stradine non trafficate del quartiere Maggiolina di Milano, è possibile ammirare molte ville in stile liberty con giardini immensi e glicini ovunque che inebriano grazie al loro profumo.

Copyright foto apertura: conoscounposto

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