Nascosto tra le calli di Venezia c’è un palazzo a due facce: bianco all’esterno e dagli incredibili colori all’interno

Tra arte e santità: la Scuola Grande di San Rocco è un vero e proprio museo da scoprire
Claudia Giammatteo, 03 Feb 2024
nascosto tra le calli di venezia c'è un palazzo a due facce: bianco all'esterno e dagli incredibili colori all'interno

Dedicata a San Rocco, rappresenta uno degli edifici più importanti della città lagunare, e possiamo dire, senza alcun dubbio che la Scuola Grande di San Rocco sta a Venezia come la Cappella Sistina sta a Roma: infatti, il grande pittore veneziano Jacopo Robusti detto il Tintoretto affrescò le sue pareti e i tetti, impiegando più di 24 anni, dal 1564 al 1588, per realizzare quest’opera straordinaria.

La storia della Scuola Grande di San Rocco e il legame con Tintoretto

La scuola nacque nel 1478 come una confraternita d laici veneratori di San Rocco, il santo al quale si votò Venezia durante la prima delle tre grandi epidemie di peste che la colpirono. Infatti, la scuola è in  possesso delle sue reliquie e si trova accanto alla chiesa omonima, nel quartiere San Paolo..

Unica a sopravvivere alla caduta della Repubblica (le altre tre furono soppresse per decreto napoleonico), venne costruita per volere dell’associazione di cittadini che avevano voluto anche la chiesa e nel 1564 i due principali organi della scuola, Banca e Zonta decisero di far decorare il soffitto della Sala dell’Albergo, dove i confratelli si riunivano per le proprie assemblee.

Venne, quindi, indetta una gara, alla parteciparono tutti i più grandi artisti del tempo, tra i quali Tintoretto che si aggiudicò la commissione con un’abile strategia: invece di presentare i soliti bozzetti, collocò la tela con San Rocco in Gloria già in loco!

Al pittore venne commissionata la decorazione della Sala con Storie della Passione di Cristo e la realizzazione del celebre ciclo di San Rocco nella chiesa omonima e annessa alla scuola.

Nel 1575 l’intraprendente Tintoretto propose anche la decorazione del soffitto della Sala Capitolare, il luogo dove si svolgevano le riunioni plenarie. Con L’erezione del serpente di bronzo, Tintoretto iniziò il vastissimo ciclo decorativo composto da 33 opere raffiguranti le Storie dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Nel 1582 l’artista veneziano realizzò anche la decorazione della Sala Terrena, la sala di passaggio della Scuola, con 8 splendidi teleri raffiguranti Episodi dell’infanzia di Gesù ed Episodi della vita della Vergine.

Arte e sacralità si fondono: dove si trovano le opere di Tintoretto

A Scuola Grande di San Rocco è un grandissimo edificio su due piani che si compone di tre sale aperte al pubblico, due grandi e una più piccola, all’interno delle quali si divino i magnifici lavori di Tintoretto:

  • Sala dell’Albergo: qui si riuniva il governo della scuola e custodisce il ciclo pittorico qua presente rappresenta la passione di Cristo, la quale è raccontata, originalmente, da destra verso sinistra.
  • Sala Capitolare: veniva usata per le riunioni plenarie dai confratelli. Qui è possibile ammirare un ciclo di trentatré dipinti; le tele maggiori raccontano il cammino del popolo ebraico verso la Terra Promessa, mentre le tele principali delle pareti illustrano gli episodi del Nuovo Testamento.
  • Sala Terrena: era un luogo di passaggio obbligato per chiunque entrasse nell’edificio; qui si trovano otto grandi tele che raccontano gli episodi relativi alla vita della Vergine e all’infanzia di Gesù.

All’interno della Chiesa di San Rocco, invece, è possibile ammirare i quattro teleri con Storie di San Rocco per il presbiterio ed altre opere tra cui La Piscina Probatica  e la decorazione delle portelle dell’organo.

 



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