La Via Angelica è il percorso dei tre santuari che unisce leggende e fede in Europa

Tracciano una linea retta e sono luoghi suggestivi: ecco i più importanti santuari dedicati a San Michele
Claudia Giammatteo, 07 Apr 2023
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La Via Angelica o Linea di San Michele: sono i nomi con i quali ci si riferiva al pellegrinaggio attraverso i santuari dedicati a San Michele, dall’Irlanda a Israele, tutte località che, se unite su una mappa, formano una linea retta. Incedibile vero? Soprattutto se si pensa a quanto la cartografia fosse approssimativa in epoca medievale, quando furono erette le abbazie dedicate al santo.

La leggenda narra che fu proprio lui a tracciare questa linea, una fenditura invisibile tracciata sulla sua spada durante la battaglia contro Lucifero e le forze del male. Ma non solo: i monasteri distano tutti circa trenta km uno dall’altro (l’equivalente di un giorno di cammino) e si trovano tutti sulla roccia, nelle caverne o sulle montagne, costituendo dei luoghi incredibili, sacri e leggendari.

Andiamo alla scoperta di tre abbazie in particolare: Mont Saint-Michel in Normandia, la Sacra di San Michele in Piemonte e il Santuario di San Michele in Puglia.

Mont Saint-Michel, la meraviglia d’occidente

mont saint michel

A largo della costa settentrionale della Francia, in bassa Normandia e a confine con la Bretagna, sorge un isolotto roccioso circondato da una baia che ospita l’abbazia di Mont Saint-Michel, lì dove storia e leggenda si fondono al punto che diventa difficile distinguere l’una dall’altra.

L’abbazia è un meraviglioso esempio di architettura religiosa/militare  e fu fondata dal vescovo d’Avranches Aubert che, secondo la leggenda, sognò per ben tre volte l’arcangelo Michele, il quale gli ordinò di costruire una chiesa in suo onore su quel piccolo isolotto roccioso. Lui dapprima ignorò le richieste, finché il Santo infuriato non gli perforò il cranio con un tocco del suo dito: così, nell’ottobre del 709,  il vescovo Aubert fece consacrare la prima chiesa che, da allora, non ha cessato di attirare curiosi e pellegrini da ogni parte del mondo.

L’isolotto roccioso che ospita l’abbazia è protagonista di un fenomeno naturale suggestivo, quelle delle maree: con la bassa marea l’acqua si ritira ed è possibile raggiungerlo percorrendo un sentiero lastricato di ciottoli, ma durante l’alta marea, l’isolotto viene completamente circondato dall’acqua, rimanendo isolato.

Sacra di San Michele, l’abbazia sulla roccia

sacra san michele

Ha ispirato Umberto Eco per la tetra e imponente abbazia descritta dal monaco benedettino Adso de Melk nel suo bestseller “Il nome della rosa” e la sua sagoma è in grado di restare impressa per sempre. La Sacra di San Michele si trova in Piemonte, precisamente in Val di Susa, nel comune di Sant’Ambrogio di Torino, a soli 40 km dalla città capoluogo di regione.

L’abbazia svetta maestosa sulla cima del Monte Pirchiriano, uno sperone roccioso appartenente al gruppo appartenente alle Alpi Cozie, a un’altezza di 942 metri ed è abbracciata da antichi boschi nei quali si snodano i sentieri un tempo attraversati dai pellegrini.

La sua costruzione avvenne tra il 983 e il 987 d.C. e nei secoli è stata una struttura difensiva, una scuola di teologia e un luogo di culto, ospitando monaci e pellegrini. Questo luogo custodisce molti segreti e leggende, aspetti davvero affascinanti tutti da scoprire.

La prima costruzione che s’incontra visitando la Sacra è il Sepolcro dei Monaci, un piccolo rudere nel quale si pensava venissero sepolti i monaci; in realtà, le ultime ricerche indicano che sia una riproduzione del Santo Sepolcro, quasi un anticipo dei Sacri Monti. All’ingresso c’è la Statua di San Michele in versione angelo guerriero a ricordare lo scopo difensivo dell’abbazia, ma la parte più inquietante è lo Scalone dei Morti: per entrarvi è necessario superare 243 gradini su una parete di roccia ampia e ripida. Sfruttato come luogo di sepoltura, alcuni sarcofagi sono ancora visibili e sembra che, fino al 1936, fossero presenti degli scheletri.

All’interno della Chiesa sono diverse le opere di grande valore; il capolavoro più prezioso è il Trittico de Defendente Ferrari che rappresenta la Madonna che allatta Bambino Gesù.

Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo

monte sant'angelo

Sorge sul Monte Drion, nel comune di Monte San’Angelo in Puglia, il Santuario di San Michele è un luogo di culto antichissimo nel quale si sono recati in visita numerosi Papi e sovrani, che per secoli fu meta di pellegrinaggi.

Legato a diverse apparizioni dell’Arcangelo Michele, è composto da un livello superiore e uno inferiore: il primo include il portale romanico e il campanile, mentre il secondo la grotta che si raggiunge tramite la scalinata angioina, un museo e delle cripte. Il campanile venne eretto da Carlo I d’Angiò per ringraziare San Michele per la conquista dell’Italia meridionale e raggiunge i 40 metri d’altezza, di cui 13 deprivati per motivi ancora oggi sconosciuti.

L’edificio è caratterizzato da una serie di arcate, raffinate decorazioni, in particolare quelle che separano il secondo dal terzo piano sulle mensole. La parte più misteriosa e suggestiva è la grotta di San Michele Arcangelo, dove secondo la tradizione e la leggenda, è apparso l’arcangelo. La statua di San Michele che si trova sull’altare risale al ‘500 e, scolpita in marmo di Carrara, lo rappresenta come un guerriero che calpesta satana ed è famosa per la sua unicità e per l’espressione del sorriso sul volto di San Michele.



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