La più cara di sempre: ecco tutti i “pazzi record” dell’estate 2023 in Italia e in Europa
L’estate 2023 non sarà ricordata solo per le temperature molto elevate e per il relativo dibattito sulla crisi climatica, ma senza dubbio anche per tutti i rincari, non solo quelli che possiamo definire “classici” su benzina e servizi. Infatti, alcuni episodi hanno destato particolare attenzione e stupore. Ovviamente, sono esplose le polemiche e i social si son riempiti di meme divertenti. D’altronde, sdrammatizzare sicuramente aiuta!
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Una calda e cara estate annunciata, con qualche sorpresa di troppo…
Già a giugno la situazione non si prospettava positiva. Diverse ricerche, come quella condotta da Codacons, annunciavano che l’estate 2023 sarebbe stata molto più costosa rispetto a quella precedente, con aumenti per i prodotti alimentari, i trasporti e i servizi che, infatti, stanno mettendo a dura prova gli italiani, ma anche gli stranieri che trascorrono qui le vacanze.
Il confronto con il 2022 è infatti impietoso: alcuni servizi sono aumentati anche del 46,6%, dagli stabilimenti balneari, ai voli aerei, agli alberghi, agli aperitivi. Nessuno, però, avrebbe mai immaginato di ricevere alcune notizie che lasciano sconcertati.
Ecco allora un breve riepilogo dei casi principali che offrono qualche spunto di riflessione:
20 euro per sporzionare una torta di compleanno
A Ostia ne sono stati chiesti “solo” 6, niente a confronto di Palermo, dove sono stati aggiunti 20 euro sul conto per il taglio di una torta di compleanno (acquistata in una pasticceria) e il relativo servizio.
2 euro per scaldare il biberon di un neonato al microonde
È successo a Ostia che una mamma si è vista chiedere 2 euro semplicemente per scaldare il biberon al microonde.
60 euro per due caffè, due bottigliette d’acqua e due coppe di cioccolatini
Il protagonista è il bar Portico all’Hotel Porto Cervo, in Sardegna. Nonostante la località sia nota per non essere affatto economica, stupiscono certi prezzi. Un altro caso è stato quello, sempre nello stesso bar di 70 euro per 2 Spritz. Il proprietario si difende vantando la vista sulla baia più esclusiva della Costa Smeralda.
2 euro per tagliare a metà un toast e per un piattino
È diventato un caso nazionale quello del bar Pace di Gera Lario in provincia di Como. L’episodio di fine giugno, diffuso prima su Tripadvisor e poi sui social, ha reso virale la foro dello scontrino e scatenato le ire di Selvaggia Lucarelli, la quale non ha esitato a rendere noti altri extra sconcertanti come quello dei 2 euro per un piattino (vuoto!) in più, chiesti a Finale Ligure in provincia di Savona.
1,5 euro per avere due cucchiai
Quante volte avete assaggiato il dolce dell’altro? Questo peccato di gola è costato quasi 1 euro e 50 in un ristorante pizzeria di Alba, piccola città del Piemonte, nota per il tartufo bianco del quale, però, non c’era neanche l‘ombra.
845 euro per una cena a base di gnocchi e tigelle
Al chiosco si risparmia? A Maranello anche no. 13 adulti e 11 bambini e a fine cena hanno visto presentarsi uno scontrino di ben 845 euro, ovvero 35 euro a testa, anche per i bambini molto piccoli. La storia ha comunque due versioni: i commensali dicono di aver mangiato gnocco fritto, tigelle e qualche tagliere (non ricco); i titolari sostengano abbiano mangiato davvero molto, senza limiti.
10 centesimi per la polvere di cacao su un cappuccino
A Erba è stata fatta pagare anche la golosa polvere di cacao che viene messa a richiesta su cappuccino, latte, caffè latte e così via.
50 centesimi per il ghiaccio nel caffè
In Puglia il caffè leccese è un must have, ma quest’anno si pagano a parte i cubetti di ghiaccio. La motivazione di baristi e titolari? “Dietro a quel cubetto ci sono devi costi che i clienti con considerano”.
In Europa le cose vanno meglio?
Se l’Albania è considerata il paradiso per quel che riguarda i prezzi di stabilimenti, ristoranti e servizi vari, in Croazia, da sempre meta low cost, hanno invece subito forti rialzi. Per alcuni prodotti si parla addirittura di raddoppio da quando è stato introdotto l’euro. Ad agosto poi, volare è diventato un vero e proprio lusso un po’ ovunque.
Un episodio curioso? A Saint Tropez un cliente ha lasciato “solo” 500 euro di mancia al cameriere ed è stato inseguito perché ne doveva il doppio!