La meraviglia di Terràmane: una valorizzazione turistica che parte “dai campi”

Il progetto del GAL Terreverdi Teramane e la volontà di riscoprire un territorio dalle molteplici sfaccettature
Redazione TPC, 06 Set 2023
la meraviglia di terràmane: una valorizzazione turistica che parte “dai campi”

Può il 5% del territorio essere, da solo, un passaporto ideale per la scoperta della magnificenza di una regione intera? Nel caso di Terràmane, la risposta è sì. Ed è con questo spirito che ci si approccia al territorio che, da qualche tempo, è al centro del progetto di valorizzazione del GAL Terreverdi Teramane. Il GAL è l’acronimo dietro il quale si cela un Gruppo di Azione Locale, ovvero un ente sinergico tra pubblico e privato che, impiegando le risorse messe a disposizione dai fondi europei  (particolarmente il FEARS – Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), realizza progetti volti alla crescita socioeconomica e territoriale di specifiche zone.

Attraverso la partecipazione ad eventi di promozione enogastronomica come Borgo DiVino in Tour, il GAL vuol far conoscere i propri attrattori turistici, in particolare degustando i vini delle Terreverdi Teramane. Ecco dunque che il vino, tra cui il celebre Montepulciano d’Abruzzo, assume una valenza di ambasciatore del territorio e, in questo senso, capitalizza l’attenzione del visitatore potenziale interessato a conoscere questi splendidi territori.

Proprio Borgo diVino in Tour 2023, con i suoi tre giorni di degustazione, ha proposto l’aggiunta di un’esperienza B2B riservata ai ristoratori, gestori di enoteche e agenzie di rappresentanza del settore vinicolo, realizzata su misura per la promozione dei vini prodotti nel territorio del GAL Terreverdi Teramane, tramite la degustazione di vini in abbinamento con le specialità gastronomiche di altre regioni d’Italia, e con l’obiettivo di valorizzare il territorio attraverso le sue produzioni tipiche.

Un territorio dalle molteplici sfaccettature

colline teramane

Ci troviamo in quell’Abruzzo che è, allo stesso tempo, di mare e di monti, baciato dal caldo sole dell’estate e nutrito dalle nevicate invernali, fondamentale e irrinunciabile riserva idrica per i mesi della semina e del raccolto. È in questo contesto che un territorio si apre alla volontà comune di creare una destinazione turistica capace di raccontarsi a 360 gradi.

Ormai da un ventennio che le colline della provincia di Teramo fanno rima con buon vino. Il Montepulciano di questa area è stato il primo a ottenere la Denominazione di Origine Controllata e Garantita all’interno della regione Abruzzo.

Questa produzione enologica di eccellenza è, del resto, solo uno dei tanti modi di scoprire e interpretare un territorio dove le chiavi di lettura sono innumerevoli. A iniziare, visto il periodo, da quella del mare: qui a farla da padrona sono comuni dalla storia di accoglienza ben nota, scelti da giovani e famiglie, come Silvi, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Giulianova, Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro.

Inoltrandosi nell’entroterra, si incontrano borghi dove ad emergere è il profilo storico: basti pensare a Mosciano Sant’Angelo, con il suo elegante Palazzo municipale o la Torre Acquaviva del XIV secolo, stesso elemento urbanistico che si ritrova anche a Bellante, mentre nella vicina Sant’Omero l’antichissima Chiesa di Santa Maria a Vico potrebbe risalire addirittura a prima del X secolo.

Nel caso del GAL Terreverdi Teramane, questo progetto accomuna un numero significativo di Comuni, ben ventuno, che si trovano tutti nella parte alta della provincia di Teramo: Alba Adriatica, Ancarano, Bellante, Castellalto, Cellino Attanasio, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Morro D’Oro, Mosciano Sant’Angelo, Nereto, Notaresco, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Silvi, Torano Nuovo e Tortoreto.

Il GAL Terreverdi Teramane ha appena lanciato il progetto Terramàne – Colline Verdi d’Abruzzo, al fine di creare una vera e propria destinazione turistica che valorizzi quest’angolo della regione attraverso una molteplicità di elementi cardine: l’enogastronomia certamente (vino e olio come ingredienti principali), ma anche il ricco patrimonio monumentale religioso, che costituisce una ricchezza irrinunciabile per tutto il territorio. Allo stesso tempo, l’obiettivo del Gruppo di Azione Locale è quello di valorizzare la produzione del settore secondario e terziario, puntando su ciò che deriva dalla vocazione agricola del territorio.

Per farlo, il GAL ha deciso di procedere all’individuazione e creazione di itinerari tematici che abbiano come tematiche la cultura, il patrimonio storico e soprattutto la produzione enogastronomica territoriale (A passeggio per le DOC, I sentieri del gusto) che, come dicevamo, è un importante veicolo promozionale sia per il pubblico B2B che per il pubblico B2C. L’obiettivo finale è stabilire una interconnessione tra realtà locali, GAL, operatori economici e turisti, in modo da generare un flusso significativo di presenze richiamate da un’offerta multisettoriale e di qualità.

Intervista a Rosalia Montefusco, Direttore del GAL Terreverdi Teramane

rosalia montefusco

Direttore, abbiamo visto come il GAL Terreverdi Teramane stia ampliando il suo raggio d’azione partecipando agli eventi B2B e B2C in tutta Italia. Quali sono i temi che intendete sviluppare per promuovere la riconoscibilità e le presenze turistiche sul vostro territorio?

 “L’autentica ospitalità rurale. La riviera teramana, tutta ricompresa nel territorio del Gal Terreverdi Teramane, è ben conosciuta grazie a un consolidato turismo balneare, molto meno invece è la parte collinare compresa tra il Gran Sasso e la costa adriatica, che conserva un’autenticità rara. Terre dove natura, cultura e cibo s’intrecciano. Dove sapori, profumi e colori sono espressione di un’ospitalità genuina ed autentica. “

Enogastronomia, cultura e percorsi tematici che vanno dalle colline al mare: Terràmane è un unicum nel panorama abruzzese. Quali sono le caratteristiche che rendono questo territorio una destinazione turistica a 360 gradi?

“Dico sempre che la nostra Destinazione non è esattamente un luogo ma un nuovo modo di vedere le cose”. “Il progetto “Terramàne”, vuole favorire il riconoscimento e veicolare con maggiore facilità il valore, l’unicità e la forza di questi luoghi, vuole essere la risposta a coloro che cercano un turismo di qualità e soprattutto praticabile durante tutto l’anno. Sono così stati individuati 5 itinerari che suggeriscono al turista la base di partenza per una prima pianificazione della loro esperienza: A passeggio per le DOC, I sentieri del gusto, Tra il mare e le dolci colline, A spasso nel tempo, La valle dei Giganti. L’itinerario viene quindi utilizzato come strumento ordinatore del territorio, come elemento in grado di “unire i tanti puntini”: dai borghi ai prodotti passando per gli eventi, fino ai luoghi di fede. Puntini che, se visti singolarmente da parte dell’ospite, possono sembrare poco significativi per intraprendere un viaggio, ma visti nel loro insieme sono sufficienti a simboleggiare una immagine unitaria, identificata territorialmente, con propri valori”.



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