La cultura non va in letargo: tra arte e fotografia, ecco le 5 mostre da visitare a novembre in Italia

Maddalena, 31 Ott 2024
la cultura non va in letargo: tra arte e fotografia, ecco le 5 mostre da visitare a novembre in italia

Il recente cambio d’orario che ogni anno sembra trovarci puntualmente impreparati ha sancito, nostro malgrado, la caduta dell’ultimo baluardo della bella stagione. Ma l’autunno si presenta anche carico di promesse, ed è tempo di dedicarci di più a noi stessi nutrendo l’anima, magari leggendo un pò di più o ancora meglio, partecipando ad uno dei tantissimi eventi culturali che il nostro Paese offre in questo piovoso autunno. Ed ecco che vi proponiamo cinque appuntamenti selezionati, secondo noi imperdibili, per celebrare l’immenso patrimonio creativo che ci ha da sempre caratterizzato attraverso i secoli. Da Milano a Roma, passando per Parma, attraversiamo l’Italia tra esposizioni fotografiche e monografiche di grandi maestri dell’arte classica. Appassionati di arte e cultura, o semplicemente amanti del bello, state dunque pronti a segnare sul calendario le vostre prossime cinque destinazioni.

Gli infiniti mondi di Escher: sorprendenti e visionari

asti, palazzo mazzetti

A Palazzo Mazzetti di Asti, dal 16 novembre 2024 fino all’11 maggio 2025, abbiamo l’opportunità di entrare dentro una delle menti più visionarie e sorprendenti tra i maestri dell’arte grafica: Maurits Cornelis Escher. Con più di 100 opere esposte, questa esposizione è l’occasione giusta per immergersi completamente nell’universo matematico e paradossale di questo straordinario artista.

Il rigore della scienza e della prospettiva si intrecciano, attraverso le mani di Escher, con la filosofia e con l’immaginazione artistica, dando vita a infiniti “mondi impossibili” che sfidano e mettono in discussione tutte le nostre percezioni e sicurezze. Tra le opere esposte possiamo ammirarne alcune delle più iconiche e riconoscibili, come Mano con sfera riflettente (1935) e Metamorfosi (1939). Un’occasione unica per ammirare alcune delle opere che hanno influenzato profondamente l’intero mondo dell’arte. Ambienti immersivi e numerosi video esplicativi rendono la visita a questa mostra un vero e proprio viaggio che segue un filo rosso che unisce arte, scienza, filosofia e l’intero universo immaginifico di Escher

Wildlife Photographer of the Year: il lato “selvaggio” della fotografia

milano, galleria

A Milano, al Museo della Permanente, dal 22 novembre 2024 al 9 febbraio 2025, si apre la 60° edizione del Wildlife Photographer of the Year. Questa prestigiosissima mostra fotografica celebra la bellezza indiscussa della natura, quindi se il vostro desiderio è sempre stato quello di visitare Paesi lontani e non, per osservare da una prospettiva diversa la maestosità e la bellezza del nostro pianeta, questa mostra diventa assolutamente un must.

Organizzata in collaborazione con il Natural History Museum di Londra, per questa mostra sono stati selezionati 100 scatti straordinari tra più di 59000 partecipanti. 100 fotografie incredibili per celebrare la ricchissima biodiversità del nostro pianeta e aprire uno squarcio sulle sfide ecologiche che come umanità ci attendono. Spicca su tutti lo scatto vincitore di Shane Gross, The swarm of life, che ha immortalato un gruppo di girini di rospo occidentale, ma interessante è anche il lavoro di Fortunato Gatto, con la foto di una betulla contorta ricoperta di licheni. Filmati esclusivi e diverse visite guidate, permettono inoltre di immergersi e approfondire le storie dietro le immagini.

Impressionismo e Street Art: due rivoluzioni a confronto

firenze, museo degli innocenti

A Firenze, presso il Museo degli Innocenti, dal 21 novembre 2024 al 4 maggio 2025, troviamo la mostra Impressionisti in Normandia. 70 opere per indagare ed esplorare il legame tra il movimento impressionista e la terra di Normandia, che ha ispirato artisti del calibro di Monet, Renoir e Courbet. E’ soprattutto la luce dell’ambiente normanno ad influenzare grandi maestri dell’impressionismo, facilmente rintracciabile tra le opere più importanti, come Fécamp di Monet

Contemporaneamente a Parma, presso Palazzo Tarasconi, dal 21 novembre 2024 al 4 maggio 2025, possiamo essere catapultati in un’altra delle espressioni artistiche più rivoluzionarie. La rassegna Street Art Revolution racconta la storia e l’evoluzione dell’arte urbana e la sua continua sfida alle convenzioni. Artisti come Bansky, Keith Haring, Blek Le Rat e Obey ci insegnano, in un percorso che va dai graffiti di New York ai murales delle più importanti capitale europee, come la street art possa essere una forma potentissima di protesta sociale e politica che pone al centro del dibattito temi come la giustizia sociale, l’uguaglianza e l’emergenza climatica.

Memorabile. Ipermoda: la moda come linguaggio contemporaneo

maxxi roma

Per ultima ma non per questo meno importante, vi segnaliamo la mostra: Memorabile. Ipermoda, che si terrà al MAXXI di Roma dal 27 novembre 2024 al 23 marzo 2025. Curata da Maria Luisa Frisa e realizzata grazie al contributo della Camera Nazionale della Moda Italiana, è una vera e propria esplorazione, un invito ad interrogarsi sul ruolo della moda nella società contemporanea. Una vastissima raccolta di abiti, accessori e immagini che dimostra come nel tempo la moda si sia fatta veicolo di messaggi importanti e spesso dirompenti. Questa mostra indaga, anche grazie alla presenza del lavoro di celebri stilisti, il profondo legame tra la moda e le grandi questioni etiche del nostro tempo. Creazioni artistiche che diventano in un certo senso, dei veri e propri spunti di riflessione sulla moda come linguaggio contemporaneo.

Questo itinerario ideale rappresenta in ogni tappa un’occasione unica per regalarsi momenti di vero nutrimento per l’anima e per conoscere ancora più in profondità l’immenso patrimonio culturale e le sfaccettature variegate della storia dell’arte. Ma non solo è bellissimo conoscere e apprezzare le opere proposte in ognuna di queste mostre, ma anche e soprattutto scoprire le storie dietro di esse, degli artisti che hanno fatto la storia e dei tabù sociali e pregiudizi che sono riusciti a sradicare. E se fuori piove, in questo autunno che a volte può essere molto grigio, non c’è niente di meglio che lasciarsi avvolgere dall’atmosfera calda, accogliente e tranquilla di questi luoghi che promettono bellezza e cultura.

Il Cinquecento a Ferrara: i maestri del Rinascimento come “diamanti”

palazzo dei diamanti

Una sede prestigiosa, quella del Palazzo dei DiamantiFerrara, che riflette idealmente la luce degli Estensi e accoglie alcune delle opere d’arte più pregiate della nostra storia comune. Ed è proprio qui che, fino al 16 febbraio 2025, sarà visitabile la mostra Il Cinquecento a Ferrara, una serie di opere che includono maestri del calibro di Mazzolino, Ortolano, Garofalo e Dosso. La mostra è particolarmente interessante perché non solo interviene su un tema prettamente artistico, quello dello sviluppo del linguaggio rinascimentale, ma è anche simbolica rispetto all’evoluzione politico-sociale di Ferrara nel periodo compreso tra il governo di Ercole I e quello di Alfonso I d’Este.

Ludovico Mazzolino, Giovanni Battista Benvenuti, Benvenuto Tisi e Giovanni Luteri sono quattro artisti che operano alla corte d’Este seguendo le ispirazioni dei maestri Giorgione, Tiziano e Michelangelo e affrontano temi sacri e profani, un topos ben presente nel corso del XVI secolo. A dirigere la mostra sono Vittorio Sgarbi Michele Danieli, con il sostegno istituzionale di Ministero della Cultura, Fondazione Ferrara Arte, Regione Emilia-Romagna. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30, e il costo d’ingresso è di 15 euro (ridotto 12).



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