La casa di De Sica e i fiori alle finestre: il “borgo nel borgo” della Ciociaria è la meta perfetta per chi vuole rilassarsi
Nel cuore della Ciociaria, in mezzo a colline ricche di storia e paesaggi che sembrano dipinti, c’è un piccolo quartiere chiamato Canceglie, che fa parte della più grande Sora (Frosinone). Questo angolino nascosto è il borgo nel borgo, un luogo dove il tempo pare essersi fermato, per più motivi. Qui si respira l’autenticità di una vita semplice ma profondamente radicata nelle tradizioni: d’altronde, Canceglie è celebre per aver dato i natali a Vittorio De Sica, uno dei più grandi registi italiani della storia del cinema del Bel Paese, influenzando pesantemente il suo sguardo artistico.
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La meta perfetta per chi vuole rilassarsi
Canceglie non è solo un luogo di interesse storico prettamente per gli appassionati di cinema, ma un viaggio nel passato. I vari angoletti raccontano varie storie, tra le antiche pietre delle case alle finestre adornate coi fiori, perché i vari dettagli vanno a narrare di un tempo in cui la vita scorreva lenta, dettata in effetti dai ritmi della natura e delle stagioni, non da fattori purtroppo più moderni. Ed ancora, in parte, è così. Un quartierino che fa da ottimo esempio di come l’Italia offre ancora spazi in cui si può andare piano e ritrovare il contatto con le piccole cose: le campane che cantano fra le colline, il profumo dei fiori alle finestre di Canceglie e il tepore della pietra sotto al sole estivo.
Tra strade acciottolate, scalinate che si arrampicano fra le case e piazzette nascoste l’invito al rallentare è una costante. Una vista spettacolare sulla valle del fiume Liri e il tanto, tanto orgoglio di chi nel quartiere ci vive. Un luogo semplicemente da innamorati, e meta perfetta per chi vuole rilassarsi.
La casa natale di Vittorio De Sica sta in uno dei vicoletti più caratteristici. Fuori dall’essere un luogo fisico, è un importante legame che univa il regista con le sue origini: così come succede quando un artista è circondato da viste meravigliose, la musa ispiratrice non tarda ad arrivare (o rimanere). Qua Vittorio c’è nato e cresciuto, in un ambiente che da sempre è pieno di stimoli visivi, portando con sé i colori di Canceglie per tradurli nei suoi film in linguaggio universale.
Qui potete vedere la recente infiorata fatta a Canceglie. Sarebbe dovuta essere più grande, ma per farlo il Comune voleva togliere le piante, e gli abitanti di Canceglie si sono opposti con orgoglio. Più stretta, ma comunque bellissima. Dopotutto, la storia di Canceglie è naturalmente intrecciata con quella di Sora e della Ciociaria, una regione che ha saputo conservare intatta la sua identità nonostante il passar degli anni.
Cosa vedere e visitare a Sora e dintorni
Cattedrale di Santa Maria Assunta. Wento, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons
Certo, per visitare Canceglie, dovete arrivare a Sora, una città ricca di storia situata nella Valle del Liri. È una buona combinazione di patrimonio culturale, architettura storica e bellezze naturali, sia da sola che con i dintorni: ecco cosa c’è da vedere e visitare a Sora e dintorni.
Centro storico. Il centro storico di Sora è un labirinto di vicoli pittoreschi e piazzette, dove spiccano la Cattedrale di Santa Maria Assunta undicesimo secolo, rifatta dopo che la città venne distrutta da Federico II nel 1229, ma poi subì danni nel terremoto del 1915 e poi distrutta l’anno dopo per un incendio. La Chiesa di San Francesco invece è parte di un convento del XIV secolo dei frati francescani, con una sola navata a botte ma decorata dai dipinti dei fratelli Biancale, alcuni affreschi del Quattrocento e solo qua dentro ci sono 7 statue in gesso che raffigurano i profeti. Le antiche mura poligonali e le torri medievali aggiungono solo fascino storico al fascino della calma.
Castello di San Casto e Cassio. Conosciuto anche come Rocca Sorella, è un maestoso forte cinquecentesco che sta sulla cima del Monte San Casto a Sora, a 500 metri s.l.m. La sua storia parte dal VI secolo a.C. mentre la sua struttura finale deriva solo dal 1520 a rettangolo con 6 torrioni e mura poligonali come parte di un antico sistema difensivo. Inglobò anche la Torre Aragonese nella Cattedrale di Santa Maria come altra linea difensiva. Nel castello c’è una cappella dedicata ai due santi e vari resti di altre costruzioni antiche come l’arx sorana citata da Tito Livio. È in buona parte in rovina, purtroppo: dominio volsco, poi romano e longobardo, ospitò i nomi di casate illustri (Cantelmo, Della Rovere, Boncompagni) ma col tempo determinate politiche smisero di dargli importanza. Ci si arriva con un percorso di trekking per il colle San Casto, che attraversa il Santuario rupestre del dio Silvano del secondo secolo a.C.
Abbazia di San Domenico. Questa abbazia romanico-gotica, fondata nel X secolo, sta leggermente fuori dal centro di Sora. Nasce nel decimo secolo e ha le spoglie di San Domenico e vari luoghi di pace. Gli affreschi medievali sono deliziosi e raccontano storia di fede e devozione.
- Lago di Posta Fibreno (con l’isola galleggiante di 30 metri di diametro, chiamata Rota) e la sua riserva naturale e le Cascate del Liri (Cascata Grande e Cascata del Valcatoio) a Isola del Liri, che avvengono dentro al centro storico, al posto della piazza principale, sotto un castello dove il fiume Liri si divide in due. Questo se avete il tempo di uscire fuori Sora e visitare i dintorni, ma potete optare anche per Arpino e Vicalvi.
Come arrivare a Canceglie (ergo, come arrivare a Sora)
Essendo Canceglie un quartiere di Sora, se arrivi da fuori città, la via più semplice è raggiungere Sora tramite l’autostrada A1, uscendo a Ferentino se vieni da Roma, o a Pontecorvo se provieni da Napoli. Da lì, segui le indicazioni per la superstrada Sora-Avezzano e prendi l’uscita per Sora. Una volta in città, tira dritto verso il centro storico per arrivare a Via Cittadella 47, o in caso chiedi indicazioni. Si consiglia vivamente di parcheggiare ben prima e continuare a piedi. Per qualunque direzione dinamica, tocca qui.