La bellezza “saporita” delle saline in Italia, dove la natura copre tutto di un candido manto bianco

Claudia Giammatteo, 14 Ott 2023
la bellezza saporita delle saline in italia, dove la natura copre tutto di un candido manto bianco

La parola “salario” deriva da “sale”, un bene millenario che un tempo veniva dato come compenso per il lavoro svolto e che, fino a un secolo fa, era di fondamentale importanza per la conservazione degli alimenti. L’ “oro bianco” viene prodotto ancora oggi in luoghi ad alta concentrazione di acqua marina, attraverso un processo naturale di evaporazione per irraggiamento solare: questi impianti sono un’importantissima risorsa e delle vere e proprie attrazioni turistiche grazie alla magica atmosfera che creano e ai paesaggi lunari mozzafiato che contribuiscono a creare.

Le saline in Italia sono diverse e vale davvero la pena visitare le più belle!

La magica tradizione dell’estrazione del sale

L’estrazione del sale avviene attraverso un procedimento che è al tempo stesso antico e tecnologico. Rimanda, infatti, a quando il sale era una merce di scambio e di commercio, quindi non solo un prodotto per insaporire e conservare, ma un mezzo di retribuzione. La metodologia è, in parte, ancora conservata e tramandata.

L’acqua del mare viene portata in delle vasche, dove evapora naturalmente grazie all’azione del sole. L’acqua viene poi spostata da una vasca all’altra attraverso delle idrovore, così da perde le impurità e affronta diverse reazioni chimiche fino a diventare sale marino. All’interno dell’ultima vasca la concentrazione è altissima, al punto che si deposita il cloruro di sodio che si solidifica e viene frantumato. Il resto dell’acqua, invece, ritorna nel mare.

4 saline in Italia da visitare per  lasciarsi incantare

Le saline sono caratterizzate da colori che vanno dal rosa al rosso per merito di una micro alga, la Dunaliella salina. Ognuna di esse ha una storia unica, cultura e paesaggi che la rendono speciale. Alcune sono state abbandonate e trasformate in riserve naturali, aree umide dove fauna e flora prosperano indisturbate, mentre altre sono ancora in attività. Scopriamo le saline più belle da visitare.

Saline di Cervia, Emilia-Romagna

Le Saline di Cervia, le più settentrionali in Italia, sono situate sulla costa adriatica e offrono una panorama spettacolare. Questa destinazione è il luogo perfetto per scoprire l’arte millenaria la raccolta e la produzione del noto “Sale Dolce di Cervia” dal tipico colore rosa e che non viene essiccato artificialmente, così che resti integrale, ad alta solubilità, ricco di oligoelementi come zinco, ferro, calcio, magnesio e potassio. La presenza del sale qui risale al tempo dei romani e la salina è composta da 50 bacini circondati da un canale di 16 chilometri che consente al mare di entrare e uscire dalla salina, abitata da meravigliosi fenicotteri rosa. Le visite sono concesse solo nel periodo da maggio a novembre e accompagnati da guide attente alla salvaguardia dell’ambiente.

Saline di Trapani e Paceco, Sicilia

La riserva naturale delle Saline di Trapani e Paceco vanta origini che risalgono ai genici e divenne famosa grazie a Federico II. Ancora in funzione, le saline sono  l’habitat naturale per diversi animali come i fenicotteri e, con le varie vasche e i mulini a vento e le piramidi di sale che dominano il paesaggio, creano un’atmosfera fiabesca. È possibile visitare i mulini restaurati e scoprire le tecniche tradizionali di produzione del sale, nonché assaporare le delizie gastronomiche locali, come il couscous di pesce, tipico di questa zona.

Saline di Margherita di Savoia, Puglia

Nel cuore della Puglia, le Saline di Margherita di Savoia si ergono come un’importante tappa per gli amanti della natura. Questa zona è una riserva naturale, ospita i fenicotteri rosa e altre specie di uccelli. Le saline sorgono sulla costa del Mar Adriatico, vennero sfruttate per la produzione di sale fin dall’epoca romana vero e proprio paradiso per i fotografi che amano immortalare e ammirare la natura più autentica. È possibile visitarle attraverso dei sentieri appositamente costruiti e piattaforme di osservazione. Inoltre, in un vecchio magazzino del sale è stato allestito il Museo Storico della Salina che espone numerosi reperti di archeologia industriale grazie ai quali ripercorrere l’evoluzione storica del lavoro in salina.

Saline di Cagliari e Sant’Antioco

Il Parco regionale Molentargius-Saline si trova nel territorio dl Sulcis –Iglesiente, nella zona di Sant’Antioco, una lingua di terra che si estende per circa 20 km che una volta prelevava l’acqua dalla zona di Porto Pino e dai bacini di acqua dolce per ricavare un sale integrale dalle sfumature bianche, azzurre e grigie. L’attività di estrazione del sale è ferma dal 1985, ma l’area che oggi ospita tanti animali è visitabile.



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