Kyoto, i luoghi simbolo da non perdere e le piccole meraviglie da scoprire camminando

Kyoto si identifica con la storia del Giappone. Sembra quasi un paradosso all’arrivo, tra grattacieli, palazzi e un gran via vai di automobili lungo le strade trafficate. L’aspetto moderno del centro urbano può trarre in inganno, così i quartieri più gettonati a sud, belli e pittoreschi ma ormai votati al turismo di massa, un fiorire di localini take away e negozi di souvenir. Eppure, anche dove dilaga l’overtourism è possibile svelare il vero animo della città, scoprendo angoli nascosti di inedita bellezza, distanti dalle folle chiassose e da chi sgomita per scattare qualche fotografia.
Kyoto fu capitale del Giappone dal 794 al 1868, un millennio durante il quale divenne centro dell’arte e della cultura giapponese, ma anche importante riferimento per la spiritualità del Paese. A testimoniare questo passato illuminato gli oltre 2.000 luoghi di culto tra templi buddisti e santuari shintoisti, alcuni considerati dei veri e propri simboli patrimonio UNESCO, altri, minuscole realtà incastonate tra i palazzi o vecchie case in legno: proprio dove non ti aspetti spunta qualche meraviglia, è questo il segreto di Kyoto.
L’invito è dunque quello di lasciare da parte le mappe ed esplorarla con tutta calma, assorbendo poco a poco la lunga storia che ha permeato la città. Con questa attitudine è possibile svelare la sua anima più autentica, fatta di antichi e mirabolanti fasti, che tutt’oggi descrivono l’importanza che rivestì per oltre mille anni come capitale, e i minuscoli dettagli che la rendono unica, un enciclopedico compendio di estetismo giapponese.
Questa settimana la rubrica “Altro viaggiare” vi porta alla scoperta dell’antica capitale Kyoto, chiamata “la città dai mille templi”, situata nella parte centro-occidentale dell’isola di Honshū, facilmente raggiungibile da Tokyo con il treno super veloce Shinkansen , o dalla vicina Osaka, con treni regionali.
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La Kyoto classica: i luoghi simbolo da non perdere
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Kyoto è un idillio a cielo aperto: migliaia di templi e ben 17 monumenti Patrimonio mondiale dell’UNESCO, ma allo stesso tempo un luogo che cela spazi intimi e riservati, dove le donne amano passeggiare in kimono come un tempo, e fermarsi nelle numerose case da tè per officiare la famosa cerimonia, soprattutto nel quartiere di Gion, noto come il “quartiere delle Geishe”. Ma prima di svelare gli angoli segreti della città, alcune mete meritano di essere visitate, siti che si identificano con la sua storia come il Palazzo imperiale di Kyoto, dimora della famiglia imperiale fino al 1868, quando la capitale fu trasferita a Tokyo. Nonostante nel corso dei secoli questa struttura sia stata distrutta più volte dagli incendi, il Palazzo degli Shogun mantiene intatto l’incredibile fascino, lo sfarzo e l’aura di solennità che lo contraddistingue, soprattutto le magnifiche stanze degli interni, finemente decorate da pannelli con rappresentazioni allegoriche di tigri, salici, pini giapponesi ed ortensie, simbologie che rimandano alla grandezza dello Shogun. È proprio in questi ambienti che si immaginano ancora gli incontri svolti all’insegna di ferree procedure e di una rigida disciplina, così gli intrighi di palazzo: curioso sapere che i pavimenti ad “usignolo” dei corridoi, come vengono chiamati, vennero fatti installare per scongiurare i tradimenti, ve ne renderete conto camminandoci sopra, scricchiolando ad ogni minimo movimento. Rilassante e idilliaco è invece il parco imperiale che circonda il palazzo, splendido esempio di giardino giapponese. Qui la botanica si traduce in una raffinata simbologia estetica anche attraverso il mutare della stagioni, cambiamento affine al concetto giapponese del wabi sabi, che omaggia la bellezza dell’imperfezione e della transitorietà.
Un’altra icona della città, nonché un ottimo inizio per esplorare gli oltre 2.000 templi, è il tempio di Kiyomizu-dera, magnifico santuario buddhista del XVII secolo inserito nella prestigiosa lista del Patrimonio UNESCO. Questo luogo della spiritualità viene considerato uno tra i più belli di tutto il Giappone, complice l’incredibile posizione che occupa nel quartiere orientale di Higashiyama. Il santuario è situato sulla cima di una collina circondato dal verde, e domina la città offrendo un paesaggio mozzafiato, non è un caso se è una delle mete più visitate di Kyoto. Venne fondato nel 798 ma ricostruito nel 1633, e il nome “Kiyomizu-dera” rimanda alla natura poiché significa “acqua pura”, la stessa che deriva dalle cascate di Otowa, il cui fluire scorre all’interno del complesso. Nonostante il viavai di turisti che desiderano visitarlo in ogni periodo dell’anno, non lasciatevi scoraggiare dalla folla: il tempio racchiude tutta la sacralità e la bellezza di un luogo unico al mondo, espressione emblematica della fede giapponese.
Altri luoghi simbolo da non perdere a Kyoto sono Kinkaku-ji, il Padiglione d’Oro, la pagoda realizzata per ospitare le sacre reliquie del Buddha, il Ginkaku-ji, Padiglione d’argento, il Tempio Ryoan-ji che ospita il giardino Zen più famoso del Giappone, il Tempio Higashi Hongan-ji, con le sue due maestose strutture che sorgono nel cuore del centro cittadino, e il Tetsugaku-no-Michi, ovvero il “Sentiero del Filosofo”, una delle passeggiate più belle di Kyoto che si immerge tra gli alberi di ciliegio, imperdibile a primavera. Impossibile non ricordare il Fushimi Inari Taisha, una delle mete più conosciute situata a poca distanza dal centro urbano, il santuario caratterizzato dagli accessi scenografici di numerosi torii, i tipici portali rossi.
Kyoto insolita
Alla scoperta della città camminando e mangiando
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A Kyoto è bello passeggiare, possibilmente senza fretta. Durante il periodo primaverile da non perdere una camminata nel parco del Palazzo Imperiale di Kyoto, ammantato da fiori rosa, così il Parco di Maruyama, affollatissimo durante la fioritura dei sakura, gli alberi di ciliegio, tra cui spicca il maestoso Gion Shidarezakura, il grande e antico “ciliegio piangente”. In autunno invece, consigliatissimo il Eikan-do, un’oasi di spiritualità che nel periodo dei primi freddi vi accoglie con in un turbinio di colori caldi, uno spettacolo davvero incantevole.
Le strade secondarie Higashiyama e Gion sono l’ideale per essere percorse in ogni stagione: la magia di Kyoto risiede proprio nei vecchi quartieri dove si trovano numerose machiya, le case in legno che appartenevano a mercanti ed artigiani. Vagate senza una particolare meta anche tra i vicoletti di Miyagawacho e di Nishijin, e quando cala la sera, merita una passeggiata nella romantica Ponto-Cho, una via pedonale che si anima con il buio: la luce fioca delle lanterne illumina il passo elegante di qualche geisha che cammina per raggiungere una casa da tè o un ristorante esclusivo, locali tipici dall’atmosfera unica, dove è possibile cenare solo su prenotazione.
Se invece siete amanti dello street food, da non perdere il Nishiki Market, un tempo soprannominato “Kyoto no daidokoro” (la cucina di Kyoto). Si tratta del mercato enogastronomico nel cuore della città dove assaggiare anche il Kitsune-Udon, udon in brodo con pezzi di tofu fritto, una delle specialità locali. Un consiglio: non mangiate le vostre prelibatezze take away camminando, la tradizione è quella di consumarle davanti al chiosco, accortezza da tenere a mente anche per la totale mancanza di cestini lungo le strade e nei mercati.
Negozi di artigianato, musei e teatro kabuki
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Kyoto è altresì città di tradizioni autentiche e di artigianato raffinato, nonostante quest’ultimo sia osteggiato da una produzione in serie capace di soddisfare i numeri dei grandi flussi turistici. Nonostante questa tendenza sempre più diffusa, è possibile trovare incantevoli gallerie d’arte, laboratori e negozietti che propongono delle vere e proprie eccellenze come quelli del Mercato di Aritsugu, dove trovare i coltelli da chef più famosi del Paese, un vero fiore all’occhiello della città.
Sono numerosi anche i luoghi dell’arte come il Teatro Minamiza, famoso per il kabuki, il Museo internazionale dei Manga di Kyoto , dedicato alla storia del fumetto giapponese, e il Gion Corner, dove si racconta la cultura locale con brevi rappresentazioni dedicate alla cerimonia del tè, alle danze delle geishe, alle composizioni floreali, o alla musica classica giapponese. In alternativa, ideale per gli appassionati delle ceramiche, da appuntare la Casa di Kawai Kanjiro, un tempo l’abitazione del più grande ceramista della città, autentica istituzione famosa in tutto il Giappone. Oggi i suoi spazi, splendidi esempi di abitazione giapponese, ospitano un bellissimo museo, un vero e proprio inno alle “Kiyomizu-yaku”, come vengono chiamate le ceramiche locali, acquistabili nei negozi laboratorio che spuntano lungo le stradine vicine. Se siete in vena di shopping, queste sono uno dei souvenir più autentici e sofisticati da portare a casa.