In questo borgo italiano non si riescono a vendere le case a 1 euro. Ecco perché
In origine fu la Sicilia, che per prima iniziò a voler combattere lo spopolamento dei piccoli borghi proponendo una soluzione tanto azzardata quanto coraggiosa: vendere le case a 1 euro, riuscendo così a trasformare immobili fatiscenti in possibili opportunità di migliorare le cittadine. La lista di comuni che ancora oggi propongono questa soluzione è lunga, e spazia da Bonnanaro in Sardegna a Sant’Elia a Pianisi in Molise, ma a tentare questa strada ci ha pensato anche un “peso massimo” come Taranto. Ma c’è un comune dove questa soluzione non sembra aver avuto gli effetti sperati: è Patrica, un idilliaco borgo di 3000 abitanti a sud di Roma, dove più di 40 abitazioni di inizio Novecento sono state messe sul mercato senza successo. E il caso è così emblematico da essere stato riproposto persino dalla CNN. Ecco perché.
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Un progetto bocciato in partenza
Case abbandonate da persone in cerca di fortuna altrove, con eredi oggi completamente disinteressati o anche difficili da contattare. È questo lo scenario davanti al quale si è trovato il sindaco di Patrica, Lucio Fiordaliso, ma che sin da subito ha visto molti ostacoli. “Dopo aver mappato le case abbandonate, siamo riusciti a vendere solo due case a un euro”, ha dichiarato il sindaco, per il quale è necessaria “la disponibilità dei proprietari, o dei loro eredi, a disfarsi delle loro vecchie case; solo allora possiamo mettere in vendita questi immobili con il loro consenso, il che rende il processo molto complicato. Quasi impossibile”. E dei 10 proprietari che avevano originariamente accettato di partecipare all’appello pubblico, nessuno ha poi concretizzato la vendita, rendendo così inutili gli sforzi dell’amministrazione comunale.
Molte delle difficoltà dipendono da suddivisioni tra eredi che non si sono mai concretizzate, sulle quali ci sono dissidi o addirittura molti degli eredi che potrebbero partecipare a queste vendite a prezzi ridotti sono emigrati in paesi lontani come Stati Uniti, Canada e Argentina e hanno ceduto le loro proprietà ad altri ma in maniera non ufficiale, rendendo le compravendite praticamente impossibili dal punto di vista legale.
Patrica, un borgo in cerca di una seconda vita
Grazie ad alcuni investimenti pubblici e privati, come il ripristino delle facciate di antichi palazzi o la scelta di convertire case private in B&B (strada tentata da Alessandra Pagliarosi, che ha aperto il suo Patricia per accogliere i turisti), non tutta la situazione di Patrica è così problematica. Oltre alle case “svendute”, infatti, ci sono abitazioni ready to live in vendita per poche decine di migliaia di euro, e lo stesso borgo è uno degli esempi più belli dell’architettura storica nella provincia di Frosinone. Infatti, Patrica si trova in una zona, la Valle del Sacco, particolarmente bella e incontaminata dal punto di vista naturalistico, circondata da fiumiciattoli e montagne che arrivano quasi a 1000 metri d’altitudine. Inoltre, è una località facile da raggiungere da tutto il resto della regione: Frosinone, capoluogo di provincia, dista appena 12 chilometri (in automobile oppure con autobus COTRAL), mentre Roma dista circa 100 chilometri ma la presenza dell’Autostrada A1 Milano-Roma-Napoli la rende raggiungibile in appena 90 minuti dal centro della capitale.