In Madagascar si “balla con i morti”: ecco l’incredibile tradizione del Famadihana

Il suggestivo e bizzarro rito del Famadihana che si svolge in Madagascar
Claudia Giammatteo, 29 Mar 2024
in madagascar si balla con i morti: ecco l'incredibile tradizione del famadihana

Ogni società avverte la necessità di seguire dei riti funebri per accompagnare i defunti nell’aldilà, separandoli così dal mondo dei vivi: ce ne sono alcuni, però, che sono più singolari di altri, come il rito del Famadihana (letteralmente “rivoltare le ossa”), che si svolge in Madagascar.

L’accompagnamento, infatti, non si limita al momento del funerale, ma continua per decenni e tende a sottolineare il fatto che la morte non debba essere motivo di paura o dolore, poiché il regno dei morti è strettamente connesso a quello dei vivi.

Questa antica tradizione, radicata nella cultura malgascia, rappresenta un momento di connessione e riconnessione, in cui i vivi onorano i loro antenati defunti con amore, rispetto e allegria.

Come si svolge il particolare rito del Famadihana in Madagascar

Il Famadihana, noto anche come “il rito delle tombe aperte” o “la danza dei morti“, è una pratica unica nel suo genere che si svolge in varie parti del Madagascar, principalmente tra le tribù Merina e Betsileo. La festa è celebrata in base al calendario lunare malgascio e può variare di anno in anno, ma generalmente cade tra giugno e settembre.

A intervalli regolari, di cinque oppure sette anni, a seconda della zona nord o sud del Madagascar, la famiglia celebra insieme a tutti i membri una grande festa nella quale vengono riesumati i corpi degli antenati, che per un giorno ritornano nella terra dei vivi.

Il Famadihana inizia con un grande pranzo, dopo il quale ci si ritrova sul luogo di sepoltura seguendo una lunga processione composta dagli invitati e dai membri del villaggio che si muove tra le colline e la campagna, accompagnata dalla musica.

Una volta sulla tomba, che è un vero e proprio sepolcro al quale si accede scendendo le scale, inizia la riesumazione e il rito del “riavvolgimento dei morti“, un momento di grande importanza e significato per le comunità locali, durante il quale le tombe vengono aperte e i corpi dei defunti rimossi con rispetto e devozione.

Le spoglie vengono quindi avvolte in nuovi lenzuoli, adornate con fiori freschi e profumati e accompagnate da canti, preghiere e incensi.  La famiglia organizza una vera e propria grande festa in onore del defunto  riesumato dal suo sepolcro e portato in processione dalla folla gioiosa che canta e balla accompagnata da intere bande musicali!

Una volta completato il rito del riavvolgimento, ha inizio la vera e propria festa del Famadihana. Le comunità si riuniscono per, ballare, cantare e suonare musica tradizionale, creando un’atmosfera di allegria e festa che dura per tutta la giornata e la notte. I partecipanti indossano abiti colorati e gioielli scintillanti, e le tavolate si riempiono di cibo e bevande in abbondanza. Inoltre, è tradizione che i parenti invitati offrano soldi alla famiglia che li riceve per ottenere la benedizione degli antenati. La famiglia, a sua volta, non terrà i soldi per sé, ma li userà quando invitata ad un altro Famadihana.

La rideposizione del corpo all’interno della tomba

Quando viene rinnovato il sudario in cui è avvolto il corpo, si svolge un intenso momento di emozione e di preghiera; le famiglie si stringono con forza e sincera solidarietà e il rito si conclude con la rideposizione del corpo all’interno della tomba.

 La cerimonia del Famadihana, quindi, rappresenta per le famiglie del Madagascar un’occasione speciale nella quale i vivi possono riconnettersi con i loro cari defunti, onorandoli e celebrandoli con amore e gratitudine, un momento di condivisione e di unità familiare, grazie al quale generazioni si riuniscono per ricordare e celebrare insieme i propri antenati.

 



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche