In Basilicata c’è il ponte tibetano più lungo del mondo: 586 metri di adrenalina pura e paesaggi d’autore

Immagina di fare 1160 passi nel vuoto, a passo lento e col fiato sospeso, con la bellezza della natura che si staglia intorno. Per vivere questa esperienza meravigliosa e adrenalinica non devi volare dall’altra parte del mondo, ma semplicemente raggiungere la Basilicata, precisamente Castelsaraceno, uno dei borghi più belli d’Italia dove si trova il ponte tibetano più lungo del mondo!

Il ponte tibetano di Castelsaraceno, una meraviglia sospesa tra due parchi

Viene chiamato il Ponte tra i due Parchi perché collega il Parco Nazionale del Pollino a quello dell’Appennino Lucano-Val d’Agri Lagonegrese e, con i suoi 586 metri di lunghezza, è il ponte tibetano a campata unica più lungo del mondo. Questa opera ingegneristica straordinaria dotata di tiranti laterali, pesa più di 24 tonnellate, nonostante susciti un po’ di timore, con i suoi 5500 metri di cavi in acciaio tra strutture e ancoraggi e i 1160 gradini in grigliato di acciaio zincato, mantiene la sua stabilità anche nelle giornate più ventose ed è un’attrazione adatta a tutti, anche ai bambini (di statura superiore ai 120 centimetri). Infatti, non vi è un limite di età per accedere al ponte: basta un buono stato di salute psicofisica e non soffrire di vertigini. 

Percorrendo il ponte sospeso nel vuoto, a 80 metri di altezza, è impossibile non restare affascinati dal paesaggio, una vista inedita sul selvaggio e incontaminato entroterra lucano. Il Ponte collega i due parchi citati prima e si allunga fino a uno sperone roccioso, chiamato La Tampa, tra le pendici del Monte Raparo e del Monte Castelveglia.

Come attraversare il ponte tibetano di Castelsaraceno?

Il ponte tibetano è aperto tutti i giorni ed è consigliabile acquistare il ticket di ingresso online con un sistema di pagamento sicuro (si risparmiano anche 5 €), poiché questo offre la possibilità di scegliere in anticipo, sulla base del calendario, disponibilità e slot di orario. L’ingresso al ponte è completamente automatizzato: chi è dotato di ticket accede tramite un tornello munito di lettore scanner che abilita gli ingressi. Il personale presente provvede alla vestizione con l’imbragatura di sicurezza e conduce al portale d’ingresso, dove si viene istruiti sulle regole comportamentali. Inizia così l’avventura adrenalinica che ha una durata di circa un’ora, durante la quale non vi è possibilità di staccarsi dalla linea di sicurezza, garantendo continuità di ancoraggio.

Vale la pena anche visitare il piccolo borgo di Castelsaraceno, particolarmente romantico perché al sua forma ricorda quella di un cuore, all’interno del quale svettano casette strette addossate l’una all’altra, che si snodano tra i vicoletti tortuosi.