Impressionismo e Oltre: al Museo dell’Ara Pacis in mostra fino al 3 maggio i capolavori dell’arte europea

Stefano Maria Meconi, 04 Dic 2025
impressionismo e oltre: al museo dell'ara pacis in mostra fino al 3 maggio i capolavori dell'arte europea

L’Egitto prima, l’impressionismo europeo in prestito dagli Stati Uniti d’America poi. La selezione di mostre d’arte a Roma continua a riservare grandi sorprese in questi mesi, e in vista del Natale sta per prendere il via un appuntamento imperdibile per chi guarda con rispetto, timore reverenziale e voglia di scoperta all’arte dell’Ottocento. Infatti, dal 4 dicembre 2025 e fino a domenica 3 maggio 2026, il Museo dell’Ara Pacis ospiterà la grande mostra Impressionismo e oltre. Capolavori dal Detroit Institute of Arts, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, coprodotta e organizzata dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e da MondoMostre, con il supporto di Zètema Progetto Cultura. Radio Partner Dimensione Suono Soft, Mobility Partner Atac e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

Impressionismo e Oltre: un evento unico nel panorama nazionale

impressionismo e oltre - ara pacis, esterno

Il Detroit Institute of Arts ha concesso un eccezionale prestito alla città di Roma: una selezione di ben cinquantadue capolavori dei grandi maestri dell’arte europea dal XIX al XX secolo. In mostra i pionieri dell’impressionismo Degas e Renoir, i protagonisti delle avanguardie parigine Matisse e Picasso, passando per le innovazioni di Van Gogh e infine arrivando agli sperimentatori dell’arte tedesca come Kandinsky e Beckmann. L’esposizione, curata da Ilaria Miarelli Mariani e Claudio Zambianchi, presenta gli straordinari dipinti provenienti da una delle maggiori istituzioni museali degli Stati Uniti, simbolo dell’arte per il Missouri e per l’intero territorio a stelle e strisce. La selezione riunita al Museo dell’Ara Pacis comprende un insieme di capolavori europei realizzati tra gli anni Quaranta dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, alcuni dei quali entrati nelle collezioni del museo statunitense già poco dopo la loro esecuzione e oggi finalmente in Italia, che documentano una fase cruciale della storia dell’arte, attraversata da trasformazioni profonde che contribuirono a ridefinire il linguaggio pittorico moderno. Attraverso il dialogo tra luce e colore, natura e città, realtà e astrazione, la mostra ripercorre un arco temporale in cui la pittura europea mette in discussione i modelli accademici e, sperimentando nuove modalità di osservazione, apre la strada alle rivoluzioni artistiche del Novecento.

Le opere in mostra: un viaggio nell’Europa impressionista 

impressionismo e oltre

La mostra si apre con il rinnovamento dell’arte francese a partire dalla metà del XIX secolo, quando realisti e impressionisti si concentrano sulla rappresentazione della vita moderna, sulla verità del quotidiano e sulla resa immediata della percezione della luce. È il momento in cui la pittura europea comincia a mettere in discussione i codici tradizionali e a interrogare il rapporto tra percezione e realtà, inaugurando una trasformazione profonda che porterà, nel giro di pochi decenni, alle avanguardie del primo Novecento. Seguendo l’invito di Charles Baudelaire, a rivolgere lo sguardo alla vita contemporanea, i pittori francesi trovano nella modernità urbana e nella luce naturale la materia nuova della loro ricerca.

La prima sezione, ricca di opere emblematiche, restituisce con chiarezza questo passaggio epocale attraverso cinque dipinti di Edgar Degas, il celebre Bagnanti di Paul Cézanne e il raffinato Donna in poltrona (1874) di Pierre-Auguste Renoir, scelto come visual della mostra, ai quali si affiancano due opere più tarde di Pissarro e Alfred Sisley e un dipinto di Max Liebermann che, pur realizzato nel 1916, testimonia la persistenza e la vitalità della poetica impressionista oltre i confini della Francia.

Il racconto espositivo prosegue con le ricerche sviluppate dopo il 1886, anno dell’ultima mostra impressionista, quando la pittura francese si avvia verso una crescente solidificazione della visione, una costruzione più stabile della forma e una trasformazione del colore in elemento espressivo autonomo. La Sainte-Victoire di Cézanne esposta, databile ai primi Novecento, mostra con evidenza questa evoluzione; mentre, le opere di Renoir restituiscono un artista profondamente trasformato dalla rilettura della tradizione. I due dipinti di Vincent Van Gogh interpretano la realtà attraverso una pennellata ritmica e vibrante, comunicando con forza lo stato emotivo dell’artista. In questi anni, come osservava il critico inglese Roger Fry coniando il termine “postimpressionismo”, l’opera d’arte si emancipa dal rapporto diretto con il reale e si configura come un’armonia autonoma, parallela al mondo visibile.

La parte centrale del percorso è dedicata alla Parigi dei primi due decenni del Novecento, quando la capitale francese si afferma come centro artistico mondiale e vede emergere figure decisive come Pablo Picasso e Henri Matisse. Le sei opere di Picasso esposte in mostra restituiscono la complessità del suo percorso: un dipinto del periodo rosa, due della fase cubista e tre ritratti di donne sedute, dipinti dopo il 1920, segnano tappe fondamentali della sua maturità. I tre dipinti di Matisse, realizzati tra il 1916 e il 1919, testimoniano invece un’evoluzione sorprendente, dal rigore geometrico delle prime ricerche a una pennellata più sensuale e dilatata, influenzata dall’opera di Renoir. Completano questo panorama parigino le opere cubiste di María Blanchard, unica artista donna presente nella selezione proveniente dal DIA, e di Juan Gris, insieme ai dipinti espressionisti di Amedeo Modigliani e Chaïm Soutine, figure centrali della Scuola di Parigi.

In chiusura una ricca selezione dedicata all’avanguardia tedesca, acquisita dal Detroit Institute of Arts grazie alla lungimiranza del suo direttore Wilhelm R. Valentiner, in carica tra il 1924 e il 1945, e al sostegno di importanti mecenati. Tre dipinti — di Max PechsteinWassily Kandinsky e Lyonel Feininger — appartengono ai grandi movimenti d’anteguerra, Die Brücke e il Blaue Reiter. La maggior parte delle opere risale infatti al dopoguerra e restituisce la drammaticità della Germania sconfitta, raccontata attraverso la durezza delle figure di Erich Heckel Karl Schmidt-Rottluff, e attraverso i lavori intensi di Emil NoldeOskar Kokoschka e Max Beckmann, il cui Autoritratto del 1945 riflette l’incertezza profonda dell’artista e del suo Paese nel difficile momento successivo al conflitto.

Una mostra aperta a tutte e tutti

Nell’ottica di rendere i musei luoghi aperti per tutti e nell’intento di favorire l’inclusione e la partecipazione alla vita culturale della città, la Sovrintendenza Capitolina prosegue nel suo impegno di dotare anche le mostre temporanee di servizi che rispondano alle diverse esigenze della cittadinanza, attraverso un potenziamento continuo degli strumenti di accessibilità. La mostra Impressionismo e oltre. Capolavori dal Detroit Institute of Arts è progettata pertanto per essere accessibile attraverso percorsi multisensoriali, visite integrate, laboratori creativi. I dispositivi di accessibilità e i video LIS sottotitolati, posizionati all’interno del percorso mostra, sono stati realizzati in collaborazione con l’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza e Rai Pubblica Utilità. Per tutto il periodo di apertura dell’esposizione è inoltre previsto un servizio di visite tattili e visite con interpreti LIS gratuite, in collaborazione con il Dipartimento Politiche sociali e Salute – Direzione Servizi alla Persona di Roma Capitale, la Cooperativa Segni d’Integrazione Lazio e Zètema Progetto Cultura.

Impressionismo e Oltre. Informazioni utili: orari, biglietti e prenotazioni

Degas – Matisse – Picasso – Renoir – Van Gogh. Impressionismo e oltre.Capolavori dal Detroit Institute of Arts. Una mostra a cura di Ilaria Miarelli Mariani e Claudio Zambianchi. Al Museo dell’Ara Pacis (Lungotevere in Augusta, angolo via Tomacelli), Roma, dal 4 dicembre 2025 al 3 maggio 2026.

Orari

  • Tutti i giorni 9.30-19.30. 24 e 31 dicembre 9.30-14.00
  • Apertura straordinaria il 1° gennaio 2026 11.00-20.00
  • Giorni di chiusura: 1° maggio e 25 dicembre

Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Biglietti

  • Biglietto “solo Mostra”: intero € 15,00 – ridotto € 13,00
  • Prevendita: € 1,00

I biglietti possono essere acquistati direttamente sul sito Vivaticket tramite questo link (prenotazione del posto in coda e acquisto).

Informazioni

Per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero unico comunale, tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00) oppure consultare uno dei seguenti siti:



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