Il viaggio inizia da Perth

Capitale più isolata del mondo! Italian Dreamtime in Australia
Italian Dreamtime, 09 Apr 2014
il viaggio inizia da perth
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C’è qualcosa di magico, di evocativo, da sempre, nella parola Australia. E forse ancor di più nella parola Western Australia. Dà l’idea di selvaggio, lontano, un posto da conquistare, come il Far West. E forse non è un caso che l’avventura di Italian Dreamtime sia partita proprio da qui, alla conquista del Western Australia e di Perth, la capitale “più isolata del mondo”

Per chi non lo sapesse, Italian Dreamtime è un progetto portato avanti da cinque ragazzi, quattro sognatori; un viaggio-documentario che racconta l’Australia attraverso gli occhi degli italiani. Alla ricerca di storie che facciano sorridere, sbalordire, emozionare, commuovere, siamo partiti alla volta di questo immenso continente, cercando di capire cosa ha rappresentato nel secolo scorso e cosa rappresenti oggi, per i giovani italiani, la terra dei canguri.

L’arrivo è stato caricato di attese, 20 e passa ore di volo (senza contare i mesi precedenti alla partenza), passate a fantasticare su canguri, squali e coccodrilli, su deserti sconfinati, alberi che toccano il cielo e spiagge da sogno. Appena atterrati, una leggera brezza ci ha portato all’olfatto odori che ci hanno costretto a chiudere gli occhi e pensare che tutto quanto avevamo sognato era lì ad aspettarci.

Perth è una città molto tranquilla, con uno stile di vita rilassato, si potrebbe dire provinciale, pur essendo una delle città con il più alto tasso di crescita al mondo. Un centro disegnato da grattacieli nuovissimi e poi km e km di quartieri residenziali che si estendono sino alla costa, laddove il ritmo di vita sembra quasi fermarsi e s’incontra Fremantle, elegante centro portuale che conserva l’architettura ottocentesca. Tutt’intorno, spiagge sabbiose con onde che è reato non “surfare”, circondate da una cortina di vegetazione protetta, all’interno della quale si snodano piste ciclabili, passeggiate e aree verdi attrezzate, il tutto condito dalle persone, anime rilassate che qui sembra abbiano tutto il tempo, la voglia e la possibilità di godersi la vita e il meglio che essa ha da offrire.

Sembra lo abbiano capito anche i giovani italiani, che qui si riversano a migliaia grazie al programma Working Holiday Visa, che permette di poter rimanere in Australia per un anno facendo un’esperienza lavorativa.

Non esisteva di certo un visto simile, invece, per gli immigrati che lasciavano l’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Partivano alla volta di un continente sconosciuto, dall’altro lato del mondo, ancora non sviluppato. Arrivavano dopo un mese e mezzo di traversata al porto di Fremantle, a 15 km da Perth. E molti, stravolti, decidevano di restarci e costruire un nuovo futuro nello sconfinato Western Australia.

Il nostro viaggio ha seguito le tracce dissimili, ma parallele, di queste due migrazioni. Siamo arrivati fino a sud, laddove l’Oceano Indiano incontra il Glaciale Antartico. Abbiamo visitato le famigerate farm, nei dintorni di Perth, abbiamo scoperto, quasi sempre per caso, perdendoci, spiagge che possono atterrire per la loro bellezza grandiosa, ci siamo smarriti nelle colline tappezzate di vigneti della regione di Margaret River, abbiamo camminato sulla cima di alberi alti 70 metri, guardando il mondo dall’alto in basso nella Valley of Giants.

Incontrando e ascoltando storie di italiani, storie di lavoro, di caparbietà, storie di successo e di insuccesso, storie di sogni e promesse, storie di nostalgia e di amore, storie, semplicemente storie di italiani all’estero



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