Il santuario delle 5 chiese è uno degli eremi di montagna più affascinanti d’Europa
Immaginatevi un santuario aggrappato al crinale di una montagna che si estende oltre i tradizionali confini architettonici di un luogo di culto e include non una, non due, ma ben cinque chiese diverse, costruite nell’arco di quasi mille anni, dall’XI secolo fino a poco dopo la Prima guerra mondiale. Un luogo di profondissima spiritualità e di recupero della tradizione religiosa, che si fa magnifico nel suo continuo scalare le vette immerse nel verde. Il Santuario di San Romedio si trova in Trentino, più precisamente nel comune di Predaia, tra castelli medievali e vigneti che disegnano un paesaggio da cartolina incredibile da scoprire per 365 giorni all’anno, dalle giornate imbiancate di neve a quelle più soleggiate e rigogliose d’estate.
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Una storia che dura da oltre mille anni
La storia del santuario è strettamente legata alla figura dell’eremita San Romedio, che visse tra il IV e il V secolo. Romedio, erede di una ricca famiglia bavarese e proprietario di saline nella valle dell’Inn, dopo un pellegrinaggio a Roma, decise di donare tutti i suoi beni alla chiesa e di ritirarsi in eremitaggio nella Val di Non. Scegliendo alcune grotte nei pressi dell’attuale santuario come sua dimora, fu seguito da due compagni, Abramo e Davide. Una delle leggende più famose legate a San Romedio narra di un episodio in cui, dopo che un orso aveva sbranato il suo cavallo, Romedio ordinò a Davide di sellare l’orso, che docilmente portò Romedio fino a Trento. Questo episodio è immortalato da una statua lignea posta all’ingresso del santuario.
La chiesa originaria dedicata a San Romedio fu costruita attorno all’anno 1000, utilizzando le pietre portate dai pellegrini come segno di devozione. Nel corso dei secoli, il santuario si è ampliato e arricchito di nuove strutture. Nel 1489 iniziò la costruzione della seconda chiesa dedicata a San Giorgio, seguita nel 1514 dalla chiesa di San Michele e nel 1536 dalla chiesa maggiore di San Romedio. Nel 1918 fu eretta la chiesa dell’Addolorata, come ringraziamento per la fine della prima guerra mondiale. Da qui deriva il soprannome di Santuario delle 5 chiese, che rende San Romedio un complesso davvero unico nel suo genere, non solo in Italia ma in tutta Europa.
Il santuario ha subito diverse trasformazioni nel corso del tempo. Nel 1700, furono realizzate diverse strutture per accogliere i pellegrini, tra cui stalle, rifugi e l’abitazione del custode. Furono inoltre costruiti l’appartamento dei Conti, il ballatoio, la sacrestia e la biblioteca. La scalinata del santuario, composta da 130 gradini, fu coperta e arricchita con edicole raffiguranti i misteri della passione di Cristo.
Il santuario oggi
Oggi, il Santuario di San Romedio è composto da cinque chiese, costruite nell’arco di circa novecento anni. Le chiese sono collegate da una spettacolare scalinata di 130 gradini, che offre ai visitatori una vista mozzafiato sulla valle sottostante. Il santuario è visitato ogni anno da circa 200.000 pellegrini ed è custodito da due frati dell’Ordine di San Francesco d’Assisi. All’interno del santuario sono conservati numerosi ex voto artistici risalenti al XV, XVI e XVII secolo. Gli affreschi presenti nelle chiese raffigurano scene sacre, tra cui la Madonna con Bambino, l’Ultima Cena, l’Annunciazione e l’Assunzione della Madonna.
Il Santuario di San Romedio rappresenta non solo un luogo di profonda spiritualità, ma anche un tesoro di storia e arte, che testimonia la profonda devozione del popolo trentino nei confronti del santo eremita.