Il Re del mondo
Re del Mondo è l’intermediario fra il divino e l’umano, fra l’immanente e il trascendente. Così, come l’universo ruota attorno al Creatore, l’umanità è guidata dal Re del Mondo che ne è il centro, l’asse portante. Egli è, dunque, un archetipo che, come sottolinea Guenon, si associa a quelli della rosa, del loto, della ruota, dell’albero primordiale o della vita, della svastica e del bethil. La descrizione della reggia del Re del Mondo ricorda, invece, il Potala, la residenza del Dalai Lama a Lhasa. Il palazzo, infatti, si erge sulla sommità di un’altura e domina santuari e monasteri, abbarbicati alle sue pendici. Il mito del Re del Mondo e della terra perduta d’Agartha, sono dunque simboli che rispondono all’esigenza umana di sacralizzare lo spazio e la società e di supporre il permanere di un rapporto fra creato e creante che, “al di là delle umane sventure, garantisce la salvezza finale”. Ho trovato questo libro molto affascinante. Un libro piacevolissimo, colto anche se non di facile lettura.