Il Mulino Bianco? Esiste, e si trova tra le colline più belle della Toscana
Chi non ha mai sognato di vivere nel celebre Mulino Bianco? Beh, trascorrerci qualche giorno è assolutamente possibile, perché esiste davvero. Ebbene sì, per respirare l’atmosfera familiare propiziata da biscotti golosi e merendine che tutti abbiamo gustato da piccoli (e gustiamo ancora, inutile negarlo), basta recarsi nel cuore della campagna senese, precisamente presso il Mulino delle Pile a Chiusdino, dove sembra davvero di essere catapultati in uno degli spot più iconici della storia della nostra TV.
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Il Mulino delle Pile di Chiusdino: ecco com’è diventato il Mulino Bianco
Il lancio dei primi biscotti del brand Mulino Bianco avvenne a metà degli anni ’70, con lo slogan ideato da Armando Testa “Mangia sano, torna alla natura” e il logo disegnato da Giò Rossi che, come tutti ben sanno, rappresenta un mulino che evoca le atmosfere contadine, nonché la nostalgia delle abitudini genuine. La nuova linea ideata da Barilla voleva proprio richiamare tutta questa serie di valori.
Fu così che, nel 1989, il brand andò alla ricerca di un set appropriato per girare il primo spot bucolico, al quale ne seguirono tanti altri: la scelta ricadde sull’antico mulino di Chiusdino, allora in rovina, ma che era destinato a diventare un vero e proprio simbolo inconfondibile.
L’agenzia pubblicitaria ricorse addirittura alla maestria di Gianni Quaranta, già premio oscar per la scenografia, che ristrutturò il mulino comprendolo con l’intonaco bianco, ma anche a Ennio Morricone per la musica e al regista Giuseppe Tornatore che mise in scena l’idillio della vita di famiglia in campagna, contrapponendola a quella in città. Il risultato lo conosciamo tutti!
In termini comunicativi avvenne una vera e propria rivoluzione, perché venne utilizzato per la prima volta un posto reale da un marchio alimentare per costruire l’immaginario della famiglia italiana modello e felice, quella che per tutti è diventata la “famiglia del Mulino Bianco”.
Il Mulino Bianco oggi, un agriturismo nel quale trovare pace e relax (come nello spot!)
Il Mulino protagonista degli spot è una tipica costruzione della campagna toscana, rivestito di pietre color ocra e mattone, risalente al Duecento, quando venne fondato dai monaci dell’Abbazia di Serena che lo usavano per macinare il grano e per la sodatura delle stoffe, poi rivendute al mercato.
Nel corso degli anni ’90, grazie alla Barilla, divenne un’attrazione turistica visitata dai molti curiosi che intendevano immergersi nell’atmosfera idilliaca degli spot Mulino Bianco, i quali hanno visto un susseguirsi di protagonisti importanti come Antonio Banderas.
Negli anni 2000 poi, il Mulino si è trasformato in una struttura ricettiva, interamente in pietra e non più bianca, quindi tornata all’aspetto originale. Si tratta dell’ agriturismo Mulino delle Pile che, al suo interno, ospita un piccolo museo che illustra il funzionamento del mulino e il lavoro del mugnaio. All’interno ci sono delle confortevoli camere e all’esterno, oltre alla grande e famosa ruota, c’è anche una bellissima piscina.
Inoltre, questo luogo così magico viene spesso utilizzato per ospitare dei laboratori didattici per bambini ed è la base ideale per soggiornare e andare alla scoperta della vicinissima Abbazia di San Galgano, un monastero circense, situato sempre nel comune di Chiusdino, al quale la mancanza del tetto conferisce un’atmosfera surreale, quasi al di fuori del tempo.
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