Il monumento che D’Annunzio ha regalato agli italiani è uno dei luoghi più originali del Bel Paese

Un luogo che trasuda storia, letteratura e arte, il Vittoriale degli Italiani è il monumento voluto da Gabriele D'Annunzio, creato a sua immagine.
Claudia Giammatteo, 20 Mar 2024
il monumento che d'annunzio ha regalato agli italiani è uno dei luoghi più originali del bel paese

Incastonato tra le dolci colline moreniche a sud e le montagne che cadono a picco a nord, il lago di Garda ha l’aspetto di un piccolo fiordo ed ha stupito viaggiatori di ogni epoca come Catullo, Dante, Goethe, e D’Annunzio, che qui celebrò le sue imprese letterarie, di guerra e patriottiche.

Sulle sue sponde, infatti, precisamente a Gardone Riviera, si trova un luogo che trasuda letteratura, storia e arte, il Vittoriale degli Italiani che il Vate ha costruito e progettato insieme all’architetto Giancarlo Maroni tra il 1921 e il 1938.

La storia del Vittoriale degli Italiani, la casa-museo di d’Annunzio

È risaputo che Gabriele d’Annunzio fosse una persona molto piena di sé e lo dimostrò anche attraverso questa casa-museo che occupa circa nove ettari in posizione panoramica sul Lago di Garda e che volle per commemorare sia la sua “vita inimitabile” che le imprese degli italiani durante la prima guerra mondiale.

Dopo aver acquistato affittato e poi acquistato la villa, nella quale ospitò personalità come Mussolini, il poeta chiamò l’architetto Moroni per realizzare la sua idea. Nel 1923 compare per la prima volta il nome di “Vittoriale” che identifica le “colonne memoriali” erette nel giardino delle magnolie e che, solo in seguitò indicò l’intero complesso che, nel corso degli anni, si riempie di cimeli, opere d’immenso valore, nonché una piazza, vari edifici, giardini splendidi e un anfiteatro.

D’Annunzio usò il Vittoriale come la sua casa, nella quale si dedicò, immerso nella pace del lago di Garda, alla conclusione del “Notturno”.

Vittoriale degli Italiani: cosa vedere per fare un tuffo nella storia

L’edificio della Prioria fu l’ultima dimora di D’Annunzio, la sua casa privata nella quale creò un vero e proprio museo nel quale sono conservati più di 10 mila oggetti e libri; sugli architravi sono impressi  frasi e motti che creano un gioco di affascinanti rimandi simbolici.

Quella che sarebbe dovuta diventare la nuova residenza del poeta, ma che venne ultimata solo dopo la sua morte, è lo Schifamondo, un palazzo ispirato a quello Schifanoia di Ferrara, teso a sottolineare la voglia del Vate di isolarsi dal resto del mondo in un ambiente costruito a sua immagine e somiglianza; basti pensare che  all’interno c’è è un auditorium capace di ospitare circa duecento persone al cui soffitto è appeso uno degli 8 aerei che parteciparono al celebre volo su Vienna.

Meraviglioso il parco del Vittoriale degli Italiani, un enorme area verde disseminata di opere e monumenti e sulla cui sommità si trova il Mausoleo che ospita la tomba di Gabriele d’Annunzio, dalla quale si ammira un bellissimo panorama sul lago di Garda. Il parco è attraversato dal Torrente dell’Acquapazza, la cui acqua confluisce nella fontana del delfino, la quale si trova vicino a un hangar con all’interno il MAD 96, un motoscafo anti-sommergibile utilizzato da D’Annunzio nel 1918. 

Un’altra chicca del parco è la nave Puglia, una nave militare che venne donata al poeta nel 1921 e che fu protagonista della prima guerra mondiale; all’interno della stiva è stato allestito un museo con diversi modellini di navi da guerra. Da non perdere anche il Laghetto delle Danze, uno specchio d’acqua a forma di violino e il luogo dove il poeta organizzava concerti e spettacoli di danza.  

 



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