Il Molise a ottobre ti aspetta con una delle fiere più antiche d’Italia: ha quasi 300 anni di storia

È piccolo, ma ha grandi ricchezze che spesso in pochi conoscono. È un luogo intimo, ma capace di concentrazioni significative. È antico, e fiero di portare nel pieno dell’epoca moderna le sue tradizioni secolari. Il Molise rappresenta al meglio, pur nella sua scala ridotta, tutto ciò che di buono e di bello l’Italia ha da offrire. E nel farlo ci propone un evento davvero interessante, non lontano dal celebrare il 300° anniversario della sua fondazione. Proprio nel cuore di questa regione, il mondo dell’agroalimentare si incontra nel territorio della Food Valley molisana, per un appuntamento che affonda le radici nella storia, che rappresenta una vetrina commerciale e un ponte tra passato e futuro, dove tradizione e innovazione si fondono in un evento unico nel panorama fieristico regionale. Curiosi di saperne di più?
Indice dei contenuti
Una tradizione secolare… o forse millenaria
![]()
Era l’anno 66 a.C. quando Cicerone, massimo esempio della capacità oratoria, scriveva nella sua celebre Pro Cluentio vantando la vocazione commerciale di questa città, descrivendo i suoi abitanti come “persone di primo ordine ed una specchiata onestà” dedite all’agricoltura e al commercio. Questa antica tradizione si è perpetuata nei secoli, trasformandosi nell’attuale manifestazione fieristica. Originariamente prevista nel mese di maggio in concomitanza con la festa del patrono San Pardo, fu però trasferita a ottobre a partire dal 1742 per volontà di Carlo III di Borbone, Re delle Due Sicilie. Con questa nuova collocazione si volevano prendere due piccioni con una fava: celebrare la vendita del grano ai pellegrini e soprattutto il fenomeno della Transumanza, che vedeva il passaggio di greggi e armenti dall’Abruzzo verso la Puglia attraverso gli antichi Tratturi. La vocazione per l’agricoltura qui è ben salda ancora oggi, poiché è una zona dedita alla produzione di olio extravergine d’oliva, vino, grano e cereali, che rendono questa zona la Food Valley del Molise.
Una fiera da non perdere
La 282° edizione della Fiera d’Ottobre di Larino, in provincia di Campobasso, si conferma ancora una volta come un evento che ha la capacità di coniugare tradizione e modernità. Tra gli stand sarà possibile scoprire formaggi prodotti con antiche tecniche locali, oli d’oliva di altissima qualità, salumi e vini che esprimono tutta la ricchezza enogastronomica del Molise. L’artigianato locale troverà ampio spazio con opere uniche realizzate a mano da maestri artigiani, testimonianze viventi di saperi tramandati di generazione in generazione. Gli spazi a disposizione sono generosi: duemila metri quadrati coperti e quattromila all’aperto, sufficienti ad accogliere aziende provenienti da tutto il territorio nazionale, non solo molisano. I tre giorni di manifestazione non si limiteranno alle esposizioni commerciali. Convegni, masterclass e workshop arricchiranno l’evento con momenti di formazione e confronto per operatori del settore e appassionati. Particolare attenzione sarà dedicata alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche e culturali, pilastri fondanti dell’identità locale. La fiera rappresenta infatti un’opportunità unica per promuovere i prodotti a chilometro zero e il cibo di qualità, in linea con le moderne esigenze di sostenibilità e tracciabilità.
Programma e informazioni utili
![]()
La Fiera d’Ottobre, organizzata da EmLive di Erasmo Di Pietro, si terrà nelle giornate di venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 ottobre 2025. L’evento rappresenta uno strumento di promozione e valorizzazione delle eccellenze locali, un’occasione di incontro tra cultura, agricoltura, artigianato e innovazione. La manifestazione contribuisce concretamente allo sviluppo economico e culturale del territorio, attirando visitatori da tutto il Molise e dalle regioni limitrofe. Un appuntamento da non perdere per chiunque voglia immergersi nell’autentica atmosfera molisana, tra sapori genuini, prodotti di qualità e la calorosa ospitalità di una terra che ha saputo preservare le proprie radici senza rinunciare all’innovazione.