Il futuro del pianeta: Syusy ne ha parlato con il Nobel Paul Crutzen
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La parola a Syusy
La gente ci chiede continuamente perché non siamo in televisione, quando sarà il nostro prossimo viaggio. La risposta, purtroppo, è che la Rai in questo momento, a fronte di varie proposte che facciamo, non dà… Nessuna risposta! Ciò significa che andiamo avanti per conto nostro. E per fortuna lo facciamo con successo, trattando temi importanti che ci stanno molto a cuore e che interessano anche tutti i lettori del sito. Il Premio per la divulgazione scientifica che abbiamo vinto per Evoluti per Caso ne è un esempio. Ci è stato consegnato a Vico Equense, conoscete questa cittadina? È un posto meraviglioso dove si effettua la raccolta della spazzatura porta a porta, una realtà estremamente positiva per questa parte del napoletano, afflitta dai problemi di smaltimento dei rifiuti che ben conosciamo. Un esempio di come non tutto vada come ci viene raccontato… Al nostro arrivo siamo stati accolti dal dottor Umberto Celentano, direttore del Museo Mineralogico Campano. Ovviamente l’ospitalità è stata eccezionale, tipicamente partenopea. Sulla meravigliosa Torre Saracina abbiamo incontrato la giornalista scientifica del Cern Paola Catapano e gli altri ospiti premiati: il Professor Paul J. Crutzen, premo Nobel per la chimica nel 1995 per la scoperta del Buco dell’Ozono (Premio Scientifico), l’Ing. Roberto Vacca, giornalista scientifico ed autore di libri di divulgazione scientifica (Premio Giornalismo), il Professor Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo della Scienza e tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano (Premio Management Museale) e Giovanni Minoli, Direttore di Rai Educational e innovatore della comunicazione televisiva (Premio Comunicazione Multimediale).
La lezione del Professor Crutzen
Quello che voglio condividere con voi, però, è quanto ho appreso dal Professor Crutzen che ha tenuto una lezione sulla sua teoria e sulla situazione odierna della terra, dal punto di vista degli effetti provocati dalle emissioni di anidride carbonica e di metano. È stata un’analisi della situazione attuale ma anche di quella futura che, purtroppo, non sembra assolutamente positiva. Tuttavia, alla mia domanda se lui, guardando al futuro, fosse pessimista, il Professor Crutzen mi risposto non solo che è ottimista, ma anche che tutti dobbiamo esserlo! Questo perché bisogna fare qualcosa: la situazione è molto pesante, il nostro pianeta ha bisogno di aiuto e tutti noi dobbiamo essere ottimisti e attivarci per sostenerlo. Uno studio recente, ha detto sempre il Professor Crutzen, riguarda il modo per mandare nell’atmosfera dello zolfo, affinché questo raffreddi l’atmosfera. Poi siamo andati insieme a Pompei e di fronte alla visione della distruzione prodotta da un vulcano sono saltate fuori idee particolari: ci ha colpiti constatare come l’eruzione di un vulcano, a fronte di una distruzione per l’uomo, possa tuttavia provocare proprio con l’immissione nell’atmosfera di zolfo un riequilibrio del pianeta.
Ecco, dopo queste discussioni con il Professor Crutzen forse ho capito come mai noi non siamo in televisione, mentre spopolano reality, criminologi e politici che litigano… Probabilmente non c’è nessun approccio positivo verso i reali problemi del pianeta, quindi tanto vale non parlarne e rincretinire la gente con delle cose molto più insignificanti. Però sono dell’idea che a tanta gente questa situazione non vada bene e stia reagendo, per così dire, per conto proprio. Purtroppo questa è la realtà e chi è convinto che bisogna assolutamente fare qualcosa di positivo per il nostro pianeta deve farlo da solo.
Syusy