Il Friuli Venezia Giulia ospita La realtà di fronte, la mostra dedicata a Robert Capa

Fino al 19 gennaio Villa Manin di Passariano di Codroipo, che sparge placida la sua storia, con le sculture che hanno ammiccato all’ultimo Doge di Venezia, con quelle stanze che hanno ospitato Napoleone Bonaparte durante la Campagna d’Italia, ospita una grande retrospettiva dedicata al fotografo Robert Capa (1913-1954), considerato il padre del fotogiornalismo moderno.

La mostra La realtà di fronte, voluta dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, si distingue dalle altre dedicate a Robert Capa perché, grazie alla collaborazione dell’agenzia Magnum Photos di Parigi e dell’International Center of Photography di New York, con le sue 180 fotografie, oltre a garantire un percorso antologico completo, permette di conoscere e approfondire un aspetto poco noto del lavoro di Capa, quello di cineasta e di fotografo di scena. In mostra tutte le principali esperienze che caratterizzano il lavoro del fotografo ungherese, naturalizzato statunitense: gli anni parigini, la Guerra civile spagnola, quella fra Cina e Giappone, la Seconda guerra mondiale con lo sbarco in Normandia, la Russia del secondo dopoguerra, la nascita dello stato di Israele e, infine, il conflitto in Indocina, dove Capa morirà prematuramente nel 1954.

Ma la vera sorpresa sarà una ricca sezione di fotografie dedicate al mondo del cinema. Robert Capa, fin dal 1936, ha infatti avuto modo di cimentarsi dietro la macchina da presa. Nel 1946, realizzò nel 1946 alcune foto sul set del film “Notorious” (1946) di Alfred Hitchcock, che aveva come protagonista la Bergman. Nel 1948 invece, è in Italia sul set del film di Giuseppe De Santis “Riso amaro” (1949). Qualche anno più tardi (1952) è sul set del film “Moulin rouge”.

A Villa Manin c’è pure un Robert Capa diverso, meno visto. Quello che fotografa i suoi amici, come Picasso e Matisse, Hemingway e Steinbeck. La mostra, inoltre, è arricchita da un’ulteriore sezione di ritratti di Robert Capa, realizzati da grandi fotografi come Henry Cartier-Bresson e Gerda Taro, immagini che riprendono il fotografo in alcuni momenti del suo lavoro di fotoreporter e della sua vita privata. Insomma, un’esperienza da non perdere.

Il biglietto costa 8 euro, ma l’entrata è gratuita per i possessori della Fvg Card. Inoltre, si può approfittare di un’offerta relativa alla mostra. Il pacchetto include, oltre al biglietto d’ingresso, il pernottamento in strutture 3 o 4 stelle al prezzo di 49 a notte. Ecco gli orari della mostra: dal martedì al venerdì: 9-13 / 15-18. Sabato, domenica e festivi: 10-19. Chiuso il lunedì, 24 e 25 dicembre e l’1 gennaio. Aperto il 31 dicembre dalle 9 alle 13.