Il 2025 inizia alla grande per gli amanti dell’arte: queste sono le mostre imperdibili del nuovo anno

Adriano Bocci, 26 Dic 2024
il 2025 inizia alla grande per gli amanti dell'arte: queste sono le mostre imperdibili del nuovo anno

Il 2025 promette bene per gli amanti dell’arte. Ci sono mostre che spaziano dai grandi maestri del passato agli innovatori del contemporaneo, ed è tutto uno scoprire e riscoprire (e restaurare, dove fortunatamente si può). Oggi, che ti piaccia l’arte o se sei semplicemente curioso, ti passiamo una lista di ottime esposizioni che puoi goderti nell’anno nuovo, seppur non per troppo tempo. Eccoti la nostra selection di fine anno, cominciando col botto.

Tim Burton’s Labyrinth – Milano

 
 
 
 
 
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Sta succedendo davvero: c’è un modo per entrare nell’universo visionario e surreale di Tim Burton. Per la prima volta in Italia alla Fabbrica del Vapore di Milano arriva Tim Burton’s Labyrinth, dopo edizioni passate a Berlino, Barcellona, Bruxelles, Parigi e Madrid. È un’esperienza immersiva che porta in un viaggio unico (a seconda delle porte che scegli) attraverso l’immaginazione di uno dei registi (e artisti) più iconici degli ultimi decenni.

Parliamo quindi di un labirinto effettivo, con più di 300 percorsi possibili. Puoi creare il tuo itinerario in mezzo a ricostruzioni scenografiche, opere originali, videomapping, statue a grandezze naturali, ma poi disegni, dipinti e bozzetti animati che parlano di più di quarant’anni di carriera. Edward mani di forbice? Presente. The Nightmare Before Christmas? Immancabile. Beetlejuice? Pure. Idem per Charlie e la Fabbrica di cioccolato, La sposa cadavere e pure Wednesday.

Info pratiche -> Fabbrica del Vapore di Milano, Via Giulio Cesare Procaccini 4, dal 13 dicembre 2024 al 9 marzo 2025. Sito ufficiale.

Guido Guidi. Col tempo, 1956-2024 – Roma

 
 
 
 
 
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Passione foto, o semplicemente vuoi vedere uno degli sguardi più profondi e poetici del paesaggio contemporaneo? C’è Guido Guidi. Col tempo, 1956-2024, la mostra più completa fatta fin’ora su un maestro della fotografia. Lo trovi al MAXXI di Roma fino ad aprile. Ci sono settant’anni di carriera: il tutto si sviluppa su due piani narrativi, uno con 400 stampe fotografiche con molti inediti ordinate in 40 sequenze, e l’altro con i materiali d’archivio in teche per capire meglio metodo e processo creativo di Guidi.

Le serie vengono messe in ordine cronologico dai primi esperimenti degli anni ’60 fino ai progetti più recenti. Se non lo conosci, è caratteristico per saper riflettere sul linguaggio visivo e l’approccio meticoloso all’archiviare, e all’amore per la sequenzialità fotografica. Paesaggi di tutti i giorni o capolavori architettonici specifici, viene tutto da diverse serie come Di Sguincio, Raccolta Indifferenziata e Facciata.

Info pratiche -> MAXXI di Roma, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Via Guido Reni 4/a, dal 13 dicembre 2024 al 20 aprile 2025. Sito ufficiale.

GRASSO – Torino

 
 
 
 
 
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Questa è per stare un po’ fuori dagli schemi. GRASSO è una mostra che si fa alla GAM di Torino fino al 16 marzo 2025. Potresti non conoscerla, ma non c’è problema: è un’esposizione dedicata ai primi sette numeri della rivista creata da Giuseppe Gabellone e Diego Perrone. Sono riviste gigantesche, due metri per tre, e ognuna è un’esperienza visiva e concettuale che amplia, moltiplica, e incuriosisce sul design editoriale.

Uno dei numeri, il 04, ha fatto diventare una lunga intervista in un arazzo, finché non diventa molto difficile da leggere. Il settimo, Amedeo Special, si ispira a un cocktail degli anni ’40 di Torino, fatto in origine da Amedeo Gandiglio, e poi rivisitato. Diventa una fotografia che gioca con luci e ombre, come un crepuscolo, ma ogni numero ha un linguaggio molto diverso per fare sempre dei paradossi.

Info pratiche -> GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Via Magenta 31, Torino. Dal 1° novembre 2024 al 16 marzo 2025. Sito ufficiale.

Michelangelo Pistoletto: Metawork – Caserta

 
 
 
 
 
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Per sette mesi le opere di Michelangelo Pistoletto vanno alla Reggia di Caserta per cambiare le carte in tavola. Fino a fine giugno Metawork ti mostra il genio creativo di un grande artista italiano contemporaneo, il cui focus è l’Arte Povera e il rinnovamento del linguaggio artistico. Ci sono più di 60 opere per un viaggio visionario tra i concetti di metamorfosi e di interconnessione, passando da Metawork-United Portraits (fatta con l’intelligenza artificiale) a installazioni specchianti. Ce n’è una chiamata Divisione Moltiplicazione – Terzo Paradiso.

Tra le cose più iconiche (e forse un po’ bizzarre) puoi trovarci Il tempo del giudizio sul dialogo tra religioni e culture, mentre Labirinto, fatto invece col cartone corrugato, va a simboleggiare l’introspezione personale e… collettiva. Sono tutte opere un po’ impegnative che collegano l’arte con la vita reale ma sottolineando la bellezza della diversità. Sfruttando QR code e ispirandosi a progetti passati, come Love Difference.

Info pratiche -> Reggia di Caserta, Piazza Carlo di Borbone, Caserta. Dal 27 novembre 2024 al 30 giugno 2025, La mostra è inclusa nel biglietto della Versailles italiana. Sito ufficiale.

Antonio Vivarini: il polittico restaurato – Bari

 
 
 
 
 
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Alla Pinacoteca Provinciale “Corrado Giaquinto” di Bari c’è uno dei tesori dell’arte rinascimentale italiana: i cinque scomparti del polittico di Antonio Vivarini restaurati con maestria e presentati in un nuovo allestimento. Sono quel che resta di un grande insieme di 10 tavole, alcune delle quali oggi stanno al Museo Diocesano di Andria: si raffigura l’Imago pietatis, san Ludovico da Tolosa, san Francesco d’Assisi, san Giovanni Battista e sant’Antonio da Padova.

Il restauro è stato fatto grazie al contributo del FAI e di Pradae ha rivelato dettagli stupendi, come alcuni disegni a carboncino che erano stati tracciati dietro ad alcune tavole dalla bottega del Vivarini. C’è un volume edito da Marsilio a raccontare il processo di restauro e le indagini diagnostiche fatte da un team di esperti dell’Università di Bari.

Info pratiche -> Pinacoteca Provinciale “Corrado Giaquinto”, via Spalato 19, Bari. Sito ufficiale.

El Greco: Dialoghi di Luce e Gesto – Nuoro

 
 
 
 
 
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Dal cuore del Siglo de Oro e pure al Natale di quest’anno, il Museo MAN di Nuoro porta nell’universo pittorico di El Greco, maestro del tardo Rinascimento. È una mostra che si va ad esplorare il dialogo fra due dei suoi capolavori e ti porta in mezzo al vortice di forme allungate, luci drammatiche e gesti che di emozione ci vibrano. Tra questi c’è L’Adorazione dei Magi riscoperta di recente e attribuita al genio cretese dopo secoli di oblio ringraziando un restauro meticoloso. Ad affiancarla c’è il Salvatore benedicente, prestito eccezionale dei Musei Civici di Reggio Emilia.

El Greco, se non lo conosci, era adorato da Picasso e Cézanne, visionario dell’arte europea, influenzato dalla forza cromatica del Tiziano, dai movimenti di luce del Tintoretto e dai racconti di Jacopo Bassano. La mostra ti porta al centro del suo mondo, con tanto di film documentario esclusivo del regista Stefano Conca Bonizzoni a migliorare profondità e contesto.

Info pratiche: Museo MAN, Via Sebastiano Satta 27, Nuoro. Dal 22 novembre 2024 al 9 marzo 2025. Sito ufficiale.

Crediti cover: 365 Focus Photography / Shutterstock.com



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