Grandi laghi, città quasi europee e rigidi inverni. Il Canada e la meravigliosa regione del Québec
- Periodo del viaggio: ottobre, stagione autunnale
- Costo per 2 persone: volo + hotel: circa 3000€ in totale.
La foglia d’acero che spicca anche in mezzo alla bandiera della federazione canadese, grandi laghi ed enormi foreste sono indubbiamente i simboli che identificano il Canada nella mentalità comune. Perché? Probabilmente per la vasta e incontaminata natura presente nel Paese.
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Il Canada è una confederazione di stati composta da 13 unità territoriali di primo livello, di cui 10 sono definite regioni. Quelle del Québec, dell’Ontario e del Nuovo Brunswick ne costituiscono il cuore geografico, storico e linguistico.
Natura mozzafiato e città metropolitane si intrecciano nella provincia francofona del Québec, orgogliosa di potersi diversificare dal nord America per lingua e cultura. Quest’ultimo aspetto infatti, associato all’intrattenimento, popola il calendario degli eventi culturali della regione.
Tra questi troviamo il Montrèal International Jazz Festival, The Québec Winter Carnival, Les Grands Feux Loto-Quèbec e Francofolies.
Insomma, in Québec non solo i cittadini parlano francese: l’orgoglio francofono si ritrova in ogni forma di cultura come musica, arte e letteratura.
La nostra vacanza in Canada è iniziata prima negli Stati Uniti e, dopo una breve visita alle Cascate del Niagara e Toronto, ci siamo diretti a Montreal. Sei ore di auto separano le due province.
Abbiamo noleggiato un’auto negli States per poter raggiungere senza nessun problema le nostre mete.
Non c’è un tempo giusto per ammirare tutte le bellezze che offre la regione più a est del Canada poiché dipende da quello che si sceglie di visitare. Noi (aimè) abbiamo passato qui solo 7 giorni che sono stati però sufficienti per i nostri programmi.
Day 1: NIAGARA FALLS E TORONTO
Lasciandoci alle spalle la grande mela, abbiamo raggiunto in 6 ore di auto, con una breve sosta ad Albany, le Cascate del Niagara.
Uno spettacolo assicurato, sia sul versante statunitense, sia su quello canadese. Le Niagara Falls sono indubbiamente le cascate più famose del pianeta, grazie al film “Niagara” del 1953 con la bellissima Marilyn Monroe.
Da Clifton Hills, spendendo 25$ canadesi a testa, abbiamo iniziato il nostro tour a bordo di un battello targato Hornblower Niagara Cruises. Il viaggio permette di vedere da vicino tutte e tre i salti d’acqua: Horseshoe Falls a forma di ferro di cavallo, American Falls e Bridal Veil Falls che dal basso ricorda un velo da sposa.
La duplice nazionalità delle cascate, statunitense e canadese, offre due modi diversi di vivere queste bellezze naturali, nonostante entrambe le città sulla rispettiva riva si chiamino Niagara Falls.
- Lato Statunitense: questa Niagara Falls è la più piccola delle due. Qui è possibile trovare parchi con la tipica flora nord-est americana tra cui alberi di quercia e simili. Inoltre di notte le cascate vengono illuminate per l’occasione, offrendo ai visitatori una prospettiva spettacolare.
- Lato Canadese: la Niagara Falls canadese è la Las Vegas della provincia dell’Ontario visti i numerosi casinò, che offrono ai visitatori la possibilità di giocare d’azzardo dopo aver ammirato la natura che li circonda. Una natura che continua anche al parco Queen Victoria, famoso per le composizioni floreali di rose e fiori di narciso presenti nei suoi prati.
DAY 2: MONTREAL
Dopo aver ammirato lo spettacolo notturno con le Niagara Falls illuminate, siamo partiti per Montreal arrivando nel primo pomeriggio.
Il Québec mostra nelle sue vie il forte melting pot, un multiculturalismo che colora le strade di questa provincia e la fa sembrare come quelle di New York o Londra, poiché occidentalizzate ed emarginate.
Montreal ne è un esempio. Si tratta della più moderna e grande città del Québec in cui natura e paesaggi urbani si alternano. Conosciuta in francese come La Mètropole, si compone di due zone principali: il centro storico cioè la Città Vecchia ed il Monte Royal.
La Città Vecchia, conosciuta come Vieux Montreal, è composta da edifici ottocenteschi e in pietra che hanno delineato la storia della città. Interessante è la zona pedonale vicina a Place Jacques-Cartier, che costituisce il principale punto di ritrovo di Montreal, grazie anche alla vicinanza dei molti negozi e ristoranti di cucina tipica. Per non parlare poi dei numerosi negozi di artigianato locale e delle gallerie d’arte.
Per immortalare uno dei classici paesaggi da cartolina canadese non può mancare la vista panoramica sui grattacieli della città da Park Monunt Royal: una foto dello skyline qui verrà perfetta!
Park du Mount Royal assume diverse vesti a seconda della stagione: durante l’inverno il suo lago si ghiaccia ed è possibile pattinarci sopra, in autunno invece gli alberi d’acero assumono un colore bellissimo con tutte le sfumature del rosso, offrendo uno spettacolo veramente eccezionale.
Abbiamo soggiornato a Montreal per 3 giorni e durante il secondo giorno abbiamo fatto visita al Planetario, un edificio molto imponente e costruito di recente. All’interno sono presenti due teatri separati che abitualmente ospitano mostre sullo spazio e sull’astronomia. Per gli amanti del cielo e delle stelle questa tappa è obbligatoria! Durante la nostra visita è stata molto bella la presentazione dell’aurora boreale.
La parte della città che sicuramente ci ha affascinati maggiormente è stata le città sotterranea, Il Reso. Per 12 km2, con 120 ingressi, 7 stazioni della metro, alcuni stazioni ferroviarie e terminal dei bus, 60 complessi commerciali e residenziali, 50 ristoranti, alberghi ed innumerevoli negozi, i canadesi hanno trovato una soluzione geniale per trascorrere i rigidi inverni. In Canada anche se ci sono -40 °C basta scendere qualche gradino ed ecco una città “indoor” perfetta per trascorrere i pomeriggi e le giornate invernali.
DAY 3 e 4: PARC NATIONAL DE LA MAURICE
Sveglia presto e partenza per Parc National de la Maurice.
Da Montreal servono circa 3 ore per raggiungere questo parco, quindi conviene mettersi in viaggio presto per non perdere tempo prezioso.
Il parco riflette esattamente il ritratto del Canada presente nella mentalità comune: corsi d’acqua idilliaci e foreste sconfinate. Qui la natura prende il sopravvento e la civiltà umana sembra scomparire.
Considerando la fauna, questo parco è la casa dell’orso nero. Un orso onnivoro che si nutre prevalentemente di bacche, erbe e radici. Vederlo è uno spettacolo anche se è necessario star attenti nonostante gli attacchi all’uomo siano rarissimi.
Durante la visita in questo parco vi consigliamo di partire già muniti di crema solare, pranzo al sacco, costume da bagno e di tutte le altre cose che potranno servirvi durante l’avventura.
Si può scegliere di pernottare in tenda in uno dei campeggi del parco o di uscire e alloggiare in un hotel esterno per poi rientrare. Noi abbiamo optato per quest’ultima opzione.
DAY 5 e 6: QUEBEC CITY
Québec City dista 3 ore da Montreal e a poco più di 2 ore del parco nazionale de la Maurice.
Si tratta di una piccola Europa immersa nel continente americano che costituisce un vero e proprio gioiello architettonico, dichiarato appunto dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
È la più antica città del Nord America e, sorta sulle rive del fiume San Lorenzo, fu fondata nel 1608 da un esploratore francese. La sua particolarità è il centro storico cinto da mura. Questa parte della città è conosciuta come Città Vecchia, organizzata in parte alta e bassa.
Meraviglioso è il Castello Frontenac ispirato ai castelli di Francia e Scozia, con elementi architettonici medioevali e rinascimentali. Il Castello è stata la scenografia di molti film, tra cui Prova a prendermi di Spielberg, e la meta di molti personaggi famosi come Charlie Chaplin, Grace Kelly e persino la Regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Negozi, balconi fioriti e case in pietra fanno respirare un’atmosfera tipicamente francese.
Anche qui si possono ammirare delle bellissime cascate: quelle di Montmorency Falls Park. Alte 84 metri, sono immerse nella natura di uno splendido parco verde.
Nella prima mattina dell’ultimo giorno dall’aeroporto di internazionale di Québec- Jean Lesage siamo partiti di ritorno verso casa.
Il Canada è profondamente diverso dagli Stati Uniti e molto spesso viene erroneamente paragonato alla cultura americana. Al contrario la regione dell’Ontario è orgogliosamente francofona per lingua e cultura ed i suoi abitanti ne vanno fieri. I paesaggi naturali circondano le città e i parchi fanno completamente dimenticare la civiltà.
L’Ontario delinea la tipica immagine canadese da cartolina: cielo azzurro, fiumi blu e parchi verdi. Le diverse stagioni caratterizzano i particolari colori e le sfumature di alberi e foglie di tutta la nazione.
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Scritto da Valentina e Nicola di GuardailMioViaggio, Travel Advisor Wanderoo