Emergenza Nepal
Solidarietà e iniziative per sostenere il paese dopo la distruzione del terremoto
Il disastro naturale che ha colpito il Nepal lo scorso 25 aprile è di quelli che rimangono nella storia, non solo di quel paese. Una faglia di 140 km lacerata in un minuto, magnitudo 7.8. L’ultimo evento di tale portata risale al 1934, un tempo piuttosto lungo considerata l’altissima attività sismica di quest’area (che non a caso ha eretto le montagne più alte del mondo, la catena dell’Himalaya). La conta dei danni dopo alcuni giorni resta difficile da stimare con precisione:
migliaia di vite umane, oltre 5.000 persone già accertate mentre scriviamo, con una drammatica previsione addirittura del doppio. La nostra fonte di informazioni e di aggiornamenti di prima mano in questi giorni di notizie concitate che si susseguono con allarmismo è il nostro amico
Ciclista per Caso Marco Banchelli, che da molti anni organizza iniziative di scambio culturale e solidarietà in Nepal. Marco ci spiega come durante gli anni dal 1996 al 2006 migliaia di persone siano confluite nella capitale Kathmandu, spostandosi in città dai villaggi e dalle campagne per sfuggire alla guerriglia. Una popolazione di 8 milioni di persone che oggi è alle prese con una città gravemente danneggiata, già in difficoltà a gestire tutta questa gente anche prima del terremoto. Molti dei luoghi simbolo del Nepal versano in pessime condizioni,
a volte non esistono più, come il tempio di legno
Kasthamandap a Kathmandu
. Anche la Torre Dharahara (Bhimsen Stambh), patrimonio Unesco, è crollata per la scossa.
Syusy e Patrizio hanno girato in Nepal alcune tra le puntate più interessanti e amate di Turisti per Caso negli anni ’90, in viaggio assieme a Franco Battiato. Più di recente Syusy è tornata proprio a Kathmandu, di nuovo a seguito di Battiato impegnato nella realizzazione di un bel documentario sulla spiritualità. Queste immagini, questi filmati, sono oggi dei documenti preziosi a testimonianza di luoghi che in parte non esistono più. Per questo li pubblicheremo e chiediamo a tutti voi turisti per caso di fare altrettanto.
In molti però ci avete chiesto consigli su come aiutare il Nepal nell’emergenza. La solidarietà globale si sta muovendo e le onlus più attive e conosciute propongono validi canali a cui rivolgersi, ad esempio Medici Senza Frontiere o Save the Children. Dal canto nostro vogliamo segnalarvi tre iniziative più piccole, portate avanti da persone che conosciamo personalmente e che stimiamo, a cui se volete potete prendere parte: il nostro amico Ciclista per Caso Marco Banchelli già citato, che ci terrà aggiornati direttamente (seguite la sua pagina facebook per aggiornamenti e informazioni); la fondazione Irma Romagnoli che da molti anni sostiene gli studi di studenti a Kathmandu (sul loro sito gli estremi e i riferimenti per fare una donazione) e la campagna di fundrising “Insieme per in Nepal” lanciata da Giordana Astegno, operatrice turistica che lavora in India e ha contatti diretti molto concreti sul territorio nepalese.
#PrayForNepal