La magia di dormire in un trullo nella Valle d’Itria

Redazione TPC, 02 Mag 2022
la magia di dormire in un trullo nella valle d’itria
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Foto in apertura: Locorotondo (ph. C. E. Bevilacqua)

Immergersi nell’essenza più speciale di un luogo non significa solamente visitare i suoi luoghi d’interesse, fare un giro nella natura circostante e scattare qualche foto ricordo. Per cogliere l’essenza più pura e speciale di un territorio è necessario parlare con le persone, assaporare i prodotti tipici, conoscere le tradizioni locali e soprattutto vivere come gli abitanti di quella regione. La Puglia è una terra in cui la spiritualità dei pellegrini si incontra a metà strada con i cammini dei pastori e con le divinità silvane che popolano questa natura rigogliosa dai tempi della colonizzazione greca. Qui la cultura popolare si fa ancora vibrante emanazione di quelle antichissime tradizioni legate alla solennità della natura e al culto della terra; i trulli sono l’incredibile testimonianza di un’incredibile alchimia di popoli ed epoche che l’UNESCO ha voluto inserire tra i siti Patrimonio dell’Umanità. Pertanto, se desiderate immergervi nella più vera essenza della Puglia, vivete la magia di dormire in un trullo e di riscoprire uno stile di vita rurale e puro.

La magia di dormire nei trulli, patrimonio UNESCO 

“I tetti a punta, di un nero cilestrino, si staccano improvvisi da questa base contorta e armoniosa, per riempire il cielo di magiche punte”, con queste parole Pier Paolo Pasolini immortalava l’emozione incredibile dello skyline di Alberobello. I trulli sono le tradizionali abitazioni in pietra calcarea che puntellano l’intero paesaggio della Valle d’Itria. I tipici tetti a cono fanno capolino tra uliveti e muretti a secco, ergendosi come sentinelle di una millenaria eredità agricola. Infatti i trulli sono esempi di una straordinaria edilizia in pietra, tecnica risalente addirittura all’età preistorica. Sebbene i trulli rurali siano sparsi in tutta la Valle d’Itria, ben 1500 sono concentrati e conservati nella cittadina di Alberobello tra i rioni di Monti e Aja Piccola. Proprio Alberobello, in virtù dell’eccezionale tecnica edilizia che da millenni viene devotamente portata avanti dai pugliesi, è entrata a far parte della lista dei Beni UNESCO

Per vivere la Puglia a pieno e riportare a casa con voi un pezzetto di questa terra magica, potete scegliere di soggiornare all’interno di un trullo originale. Il profumo delle piante, i colori luminosi della natura, l’atmosfera raccolta all’interno del trullo e la sensazione di vivere in un’altra epoca storica assicurano un’esperienza unica e inimitabile: quella della Puglia inedita, in cui soggiornare a stretto contatto con gli abitanti del luogo per un’emozione a chilometro zero. Il trullo è il rifugio ideale per immergersi in un mondo genuino e scoprire tradizioni millenarie, sapori autentici e antichi mestieri; per rallentare finalmente il ritmo frenetico della quotidianità, abbandonare la strada certa dello stress e intraprendere un cammino interiore fatto di profumi, sapori e suggestioni. Dormire in un trullo vuol dire affacciarsi di prima mattina e montare in bici per raggiungere il mare o passeggiare tra uliveti infiniti e ritrovarsi a camminare lungo antichi tratturi. Ma dove vivere la poesia di dormire nei trulli?

Dormire nei trulli di Alberobello e nel resto della Valle d’Itria

Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici, Borghi Storici Marinari o Bandiera Arancione, sono diversi i riconoscimenti e i titoli con i quali sono stati insigniti gli antichi paesini pugliesi dell’entroterra, arroccati sul mare, medievali o barocchi. Ma la vera specialità è poter alloggiare all’interno delle case tradizionali del territorio. Abbiamo già anticipato come dormire all’interno di un trullo è un’esperienza magica quanto unica. Sono infatti moltissimi i trulli nella Valle d’Itria restaurati e trasformati in rifugi romantici o piccole bomboniere lussuose, pronte ad ospitare i visitatori più desiderosi di immergersi nella vita locale. I trulli sono oggi forniti di tutti i comfort: piscina, aria condizionata, tavolini all’aperto e vasche idromassaggio, per intercettare le esigenze e i desideri di tutti i tipi di ospiti. 

Alberobello

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Alberobello (ph. Janet Newenham)

Soggiornare in un trullo non può che essere la perfetta conclusione di una giornata alla scoperta di Alberobello: la località simbolo dei trulli divenuta Sito UNESCO che conta oltre 1500 esemplari di questa costruzione tradizionale. Il Trullo Sovrano è il più imponente del paese e uno dei primi ad essere costruito con la malta, ma imperdibile è anche la Casa d’Amore. Qui un’epigrafe del 1797 che sanciva il passaggio da villaggio di soli trulli a città regia testimonia tutt’oggi il momento di affrancamento dal feudalesimo della zona. Inoltre Casa d’Amore rappresenta un importante passaggio intermedio dell’architettura abitativa locale, da tradizionale trullo ad abitazione più moderna. I trulli siamesi sono poi due trulli fusi in una sola costruzione dall’aspetto decisamente particolare. Secondo la tradizione, l’edificazione dei due trulli comunicanti sarebbe legata alla leggenda di due fratelli innamorati della stessa donna. E per concludere il giro di Alberobello all’insegna dei trulli, è d’obbligo una tappa presso la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, l’unica chiesa a trullo del mondo costruita nel 1927. Al suo interno le meraviglie non sono da meno, a partire dal gigantesco Albero della Salvezza che riproduce il crocifisso di Gesù circondato da ritratti dei Santi. 

Martina Franca

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Piazza Maria Immacolata (ph. Giorgio Guarini)

Martina Franca è una cittadina trecentesca che sorge nel cuore della Valle d’Itria. Seppure famoso per il suo trionfante barocco, il borgo vanta un’incredibile costellazione di trulli tutto intorno. La Villa Comunale, la Chiesa di Sant’Antonio con la facciata neoclassica, il Palazzo Ducale e la Basilica di San Martino sono perfetti esempi del fervente barocco pugliese, capolavori architettonici di questo meraviglioso borgo in cui accorrere ogni estate per partecipare al Festival della Valle d’Itria. Da metà luglio ad agosto, le note di musica sinfonica si propagano tra i bassorilievi rococò degli antichi palazzi signorili del centro storico, tra le masserie e i trulli disseminati intorno a Martina Franca. 

Ceglie Messapica

Il panorama naturalistico e urbano di questo antico borgo medievale ha dato vita ad una fusione così singolare da essere stata sottoposta a vincolo paesaggistico nel 1999. Il Castello Ducale e la Collegiata dell’Assunta sono il cuore nevralgico di un fittissimo tessuto di stradine e scalinate bianchissime, lastricate con le caratteristiche “chianche” in pietra calcarea, il pavimento tipico delle zone dei trulli. Infatti anche in questo meraviglioso borghetto della Valle d’Itria è possibile soggiornare all’interno di un’architettura tradizionale. Di origine messapica come rievoca il suo toponimo, Ceglie è circondata da terrazzamenti popolati di trulli e muretti a secco che tratteggiano un paesaggio inconfondibile mediterraneo a soli 30 chilometri da Brindisi e a due passi dalle Grotte di Montevicoli nelle quali ammirare un drappeggio geologico di stalattiti e stalagmiti.  

Locorotondo

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I trulli di Locorotondo (ph. Carlo Elmiro Bevilacqua)

Locorotondo è il villaggio ideale da ritrarre in qualunque souvenir della Valle d’Itria. Riconosciuto Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano, il borgo si erge dominando l’intero Altopiano delle Murge dei Trulli. L’inconfondibile forma concentrica e il candore uniforme degli edifici dell’abitato viene interrotto qua e là dai vivacissimi colori dei balconcini in fiore e dagli svettanti campanili delle Chiesa dell’Addolorata, del Spirito Santo, di San Nicola, di San Rocco e della Madonna della Catena. Tutto intorno al centro storico di Locorotondo si apre una suggestiva distesa di coni. Sono gli inconfondibili tetti dei trulli che si alternano alle “cummerse” locali: piccole case dalla forma geometrica, con il tetto spiovente imbiancate a calce. È possibile alloggiare all’interno di queste strutture per immergersi nell’autentica vita locale, alloggiando all’interno di alberghi diffusi della zona. 

Cisternino

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Cisternino (ph. Roberto Rocca)

Come a Locorotondo, anche a Cisternino sventola la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Inoltre questo piccolo gioiello antichissimo arroccato sulla Murgia dei Trulli è considerato uno dei Borghi più belli d’Italia. Il cuore medievale del borgo è un armonico susseguirsi di viette ed edifici in calce. La Porta Grande è il principale accesso a questa meraviglia architettonica sospesa nel tempo e lastricata di “chianche” che conducono alla centrale Torre dell’Orologio, agli edifici barocchi e rinascimentali che formano le piazzette. A Cisternino avrete l’imbarazzo della scelta nel trovare angoli da fotografare tra le tante scalette e i mille gerani che decorano le finestre. Anche a Cisternino, dopo aver assaggiato le bombette e gli gnummareddi, potrete dormire in un tradizionale trullo nella campagna circostante il borgo.  

Ostuni 

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Ostuni (ph. Carlo Elmiro Bevilacqua)

La “città bianca” per eccellenza è un borgo medievale conosciuto e amato da moltissimi turisti. Il dedalo di viette della città vecchia di Ostuni vi scorterà lungo una passeggiata sinuosissima, illuminata dal sole riflesso dall’intonaco bianchissimo del centro abitato. Piazzette inaspettate, vicoli, corti lussureggianti e ripide scalinate vi aspettano tra botteghe artigianali e ristoranti locali.  La quattrocentesca Cattedrale di Ostuni in romano-gotico domina il centro del borgo antico. La cittadina si poggia su ben tre colli in posizione panoramica a circa 200 metri sul livello del mare e a soli 8 chilometri da una costa insignita della Bandiera Blu. In questo angolo di Puglia, nel cuore della Valle d’Itria, non mancano di certo gli inconfondibili tetti a cono dei trulli nei quali dormire per vivere un’esperienza 100% locale.

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