Dai Savoia a Lady Gaga, tutti sono passati per questa incredibile villa-museo nel centro di Milano
Nel cuore pulsante di una Milano che non dorme mai, sorge un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, custode di storie, arte e innovazione. Qui, l’eleganza dell’epoca si fonde con il genio rivoluzionario del design moderno, in una dimora che è stata testimone e artefice di cambiamenti, non solo architettonici ma anche sociali. Le sue mura riecheggiano i passi di coloro che hanno percorso i suoi saloni, ammirando le opere d’arte che ornano ogni stanza, un museo vivente che racconta la storia attraverso i suoi tesori. Questo luogo non è solo un edificio, ma un simbolo della città che continua a evolversi, mantenendo però le radici ben salde nella sua illustre storia. È Villa Necchi Campiglio, un gioiello nascosto nel tessuto urbano di Milano, che attende di svelare i suoi segreti a coloro che varcano la sua soglia.
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Villa Necchi Campiglio e l’architettura rivoluzionaria di Portaluppi
Inserita nel vivace tessuto urbano di Milano, Villa Necchi Campiglio emerge come un capolavoro dell’architettura moderna. Completata nel 1935 su progetto di Piero Portaluppi, la villa rappresenta un’innovazione radicale rispetto al lusso altoborghese tradizionale milanese del tempo. Portaluppi ha lasciato il suo segno distintivo attraverso elementi come le losanghe geometriche e il soffitto zodiacale, mostrando una fiducia nel progresso tecnologico con l’uso di materiali industriali e l’inclusione di comodità come la piscina riscaldata. Gli interni sono caratterizzati da spazi minimali e forme insolite, tra cui un camino elettrico a parallelepipedo, progettati per massimizzare l’armonia e la luce naturale.
Il salotto verde e un interno arcobaleno d’arte
Il cuore della villa è la veranda-serra, un salotto verde dove le piante sono installate tra doppi vetri, creando un ambiente unico e suggestivo. Questo spazio ospita anche il bronzo “Puro folle (Parsifal)” di Adolfo Wildt, esempio preminente del suo misticismo wagneriano. La villa custodisce inoltre preziose collezioni d’arte donate al FAI, che comprendono capolavori di Canaletto, Picasso e Sironi, disposti in maniera suggestiva in tutta la dimora, comprese le sale da bagno, un accostamento apparentemente azzardato ma che riflette la volontù di rendere Villa Necchi-Campiglio un luogo dove l’arte si respira a ogni angolo, dai più scenografici sino ai più intimi e personali.
La “controriforma” degli interni di Buzzi
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i proprietari hanno commissionato a Tomaso Buzzi, rappresentante del neotradizionalismo, di “normalizzare” gli interni. Buzzi ha introdotto un arredamento ispirato al Settecento, in particolare allo stile Luigi XV, trasformando così l’originale visione razionalista di Portaluppi in un ibrido che riflette le tensioni ideologiche della borghesia milanese del tempo. La villa, donata al FAI – Fondo Ambiente Italiano dalla famiglia Necchi Campiglio nel 2001, oggi non è solo un museo di rilevanza storico-artistica ma anche un luogo dove si intrecciano storia e natura nel cuore della metropoli. La dimora ospita importanti collezioni d’arte e, dal 2022, una video installazione immersiva che esplora lo sviluppo ambientale di Milano.
Come visitare Villa Necchi Campiglio
L’apertura regolare di Villa Necchi Campiglio è dal mercoledì alla domenica, ed è inclusiva attualmente della mostra Adriano Pallini e della video-installazione Un Ambiente per l’Ambiente. L’ingresso alla villa ha i seguenti costi:
- 21 euro, biglietto intero inclusivo di visita guidata (ridotto a 6 euro per gli iscritti FAI, 15 euro per gli under 25 e gratuito per gli under 5)
- 15 euro, solo ingresso villa e giardino (gratuito per gli iscritti FAI, 9 euro per gli under 25 e gratuito per gli under 5)
La villa si trova a Via Mozart 14, a metà strada tra le fermate di Palestro e San Babila (M1, Rossa) e Tricolore (M4, Blu). Non lontano da Necchi Campiglio c’è anche Villa Invernizzi, celebre per il suo Giardino dei fenicotteri, una delle curiosità più ricercate di tutta Milano.
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