Cosimo, dall’Italia alla Finlandia inseguendo il sogno del Teatrino delle marionette

Un sogno: parlare ai bambini di tutte le età attraverso le marionette. Ecco come ci è riuscito Cosimo, un italiano in Finlandia (e la sua travolgente simpatia!)
Redazione TPC, 14 Ott 2022
cosimo, dall'italia alla finlandia inseguendo il sogno del teatrino delle marionette
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Ci sono storie che scopri così, per caso. È quello che è successo a noi, quando abbiamo saputo di Cosimo Galiano: italiano, trasferitosi da tanti anni in Finlandia, ha fondato una compagnia di Teatrino delle marionette recuperando una tradizione che nella sua nuova città (Vaasa) era molto diffusa. Un progetto trilingue, finlandese-svedese e italiano, nato nel paese di Paasilinna e di Babbo Natale, ma con un profondo background del Bel Paese. Cosimo è una forza, e non potevamo non farlo conoscere anche a voi!

Intervista a Cosimo Galiano, ideatore del Teatro del Ciuchino

Hei, Cosimo! Perché hai scelto proprio la Finlandia per il tuo teatro delle marionette?

Sono nato in Italia e vi ho vissuto fino all’anno 2004. Successivamente mi sono trasferito a Vaasa, in Finlandia, con la famiglia, la mia ex moglie è finlandese, Susanne, e ho due figli che vivono oramai autonomamente. I bambini sono nati in un famoso eco-villaggio italiano (Torri Superiore), dove tutti i tipi di attività e programmi divertenti erano molto richiesti, poiché naturalmente non avevano la televisione. Qui, tra le varie attività, organizzavo per gli ospiti e gli abitanti del villaggio una serie di programmi serali estemporanei dal cabaret al circo, dagli spettacoli di burattini alle feste di compleanno dei bambini. Volevano far divertire i nostri bambini e i loro amichetti. Volevamo ad essi raccontare storie e volevamo animarle, volevamo catturarli e così abbiamo il teatro dei burattini come forma di espressione nel variegato mondo dello spettacolo.

Correva l’anno 1998 e con Susanne preparammo il nostro primo spettacolo di burattini che sta alla base del Teatrino del Ciuchino (cioè Pikku Aasin Nukketeatteri in finlandese). Amo dar vita a burattini, marotte, marionette… anche se in effetti sono loro che mi animano! Da questo amore è nata l’idea di continuare professionalmente il Teatrino del Ciuchino in Finlandia, ufficialmente nato nel 2005. Pikku Aasin Nukketeatteri – Teatrino del Ciuchino è operativo dal 2005. Il nostro teatro di burattinai professionali è nato come teatro itinerante per bambini, ma dal 2012 abbiamo anche il nostro spazio teatrale, La Stalla del Piccolo Asino sempre a Vaasa.

Come si compone un tuo spettacolo?

La tipologia dello spettacolo da realizzare, ovviamente, determina in gran parte le dimensioni e i materiali dei burattini (giochi di ombre, teatro nero, burattini, marionette…). Ci piace provare i diversi materiali e tecniche di costruzione. Solitamente si sceglie per prima la tecnica e il materiale che si vuole utilizzare: gommapiuma, masse malleabili, lana infeltrita, legno, ecc.

Idee chiare anche in termini di mobilità del burattino e sua la personalità. Questa a volte si costruisce quasi da sola quando i materiali fluttuano nelle mani. Ci sforziamo di dare ai burattini il giusto carattere ed atmosfera.

L’arte del burattinaio è prima di tutto una passione, una priorità per la mia esistenza.. non può essere solo un “hobby”. Penso che solo in questo modo possiamo offrire qualcosa di unico, oltre che di buona qualità, a chi ci guarda. Il rispetto verso il proprio pubblico costituisce infatti le fondamenta del burattinaio. Il mestiere richiede una buona competenza in molte arti: drammaturgia, recitazione, regia, scultura, sartoria, progettualità e capacità nell’utilizzo delle tecniche moderne. Professionalità, competenza, serietà e onestà: queste sono state le mie soluzioni.

Qual è il pubblico al quale ti rivolgi di solito, e dove si tengono i tuoi spettacoli?

Il Teatrino prevede rappresentazioni per tutte le fasce d’età, dai più piccini (2-3 anni) fino alla scuola media e chiaramente oltre, diciamo sino a 99 anni! Il teatro produce ogni anno vari performances e spettacoli di burattini. Le attività includono anche laboratori e attività di compleanno per bambini. Inoltre, il teatro produce annualmente il Festival Internazionale del Teatro dei Burattini a Vaasa.

Il Teatrino è uno dei produttori più attivi di cultura per bambini in Ostrobotnia. Il teatro si esibisce anche in altre parti della Finlandia e all’estero presso asili, scuole, teatri, spazi privati ed aree adibite a Festival con strutture di diverse dimensioni.

La Finlandia vista da un italiano: cosa ci consigli assolutamente di vedere, scoprire e perché no, anche assaggiare?

L’opportunità di viaggiare, con il mio asinello (Volkswagen Caravelle classe ’84, oramai pezzo da museo) e i miei burattini, mi ha permesso di visitare e scoprire molti posti in Finlandia.

Per tutti coloro che abbiano la passione dei paesi nordici e che vogliano realmente immergersi nella tranquillità e coccolati dalla natura, la Finlandia è il giusto posto. Se cercate la “Rimini” andate a Rimini.

A me son particolarmente piaciuti questi posti:

Monastero di Valamo

Nella regione della Carelia settentrionale, è un centro attivo della vita e della cultura religiosa ortodossa in Finlandia.  Il Monastero accoglie visitatori e viaggiatori durante tutto l’anno. Alle persone frettolose nel mondo frenetico di oggi, l’atmosfera tranquilla del posto offre una rara opportunità di relax.

Centro faunistico di Era-Eero

A Lieksa, nella regione della Carelia settentrionale. Situato nel mezzo della natura selvaggia, vi sono tantissimi rifugi di osservazione e fotografici situati in una splendida posizione in riva al lago per chi ama il wild wild wild.

Le vecchie città di legno

Per chi ama fare un giro nelle cittadine di legno consiglio di visitare Porvo e Rauma.

Porvoo è la seconda città più antica della Finlandia, si trova nell’Uusimaa orientale, a circa 50 chilometri dal centro di Helsinki. Porvoo è forse il posto migliore da visitare in Finlandia tutto l’anno, ma soprattutto in piena estate e inverno, con la sua atmosfera internazionale che non puoi trovare in altre piccole città della Finlandia.

Rauma, situata tra Pori e Turku, è uno dei posti migliori da visitare nella Finlandia occidentale e la sua area unica e più grande di vecchie case in legno nei paesi nordici è anche popolare tra i turisti provenienti da altre parti della Finlandia in estate.

Hanko: per chi ama il Mare e anche per chi cerca una piccola Rimini finlandese

La natura unica di Hanko ti attrae verso lunghe spiagge aperte, rocce levigate, un mare scintillante, i sentieri delle foreste ed un arcipelago magnifico per chi ama veleggiare. La sera il piccolo porto con i suoi locali e spiagge libere si riempiono di vita (e vai col la Rimini finlandese, ma attenzione, conviene andarci nel mese di Luglio).

Cosa significa vivere in Finlandia per un italiano? Che consigli daresti a chi vuole trasferirsi “al nord”?

Consiglio a tutti coloro che vogliano fermarsi a vivere in Finlandia: imparare bene o meglio che si può la lingua Finlandese e di essere veloci in questo, senza tergiversare. Cercare a seguito di leggere riviste, giornali locali e nazionali, di vedere programma televisivi, capire e comprendere, rispettare il paese che che ci ospita (la nostra nuova casa), e perché no anche conoscerlo per amarlo. Tutto questo per meglio rispondere alla domanda con la giusta offerta. Munirsi di una bella valigia e riempirla di tanto forza, determinazione e coraggio (per i tanti momenti necessari), una buona forte e motivata idea, che sappia coniugare quello che siamo, da dove veniamo, per dove viviamo e per chi. Mai chiudersi nella nuova casa (Finlandia) relazionandosi solo ed esclusivamente con i propri vicini compaesani. Le tradizioni sono importanti per tutti: si possono e devono, in ambito sociale e professionale, condividere.

Lavoro come una sorta di libero professionista in un ambiente culturale, dove i mezzi di sussistenza incerti si guadagnano di giorno in giorno: tutti i piani e la base di clienti, compresa la quantità di pubblico, sono costantemente soggetti a modifiche. Tuttavia, l’amore per il mio lavoro e il rispetto per il pubblico danno la forza di continuare.

Mi piace la vita sociale, conoscere con discrezione gli altri e quello che mi circonda. Un buon cappuccino bevuto in una caffetteria molte volte mi apre il mondo che mi circonda. Non si direbbe ma a modo mio sono curioso… mi piace osservare l’infanzia, come comunicare con essa, come i sistemi educativi variano nel tempo e trovarne i fili conduttori.



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