Cos’è il metaverso, e come cambierà il modo di viaggiare
Il metaverso è uno spazio virtuale in cui sfumano i confini tra la realtà e il mondo digitale. Sebbene parliamo già al presente, mancano ancora un po’ di tempo affinché diventi un “nuovo mondo” dove tutti entriamo, lavoriamo, ci incontriamo, facciamo affari… e viaggiamo.
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Che cos’è il metaverso?
Il metaverso è, come già accennato, uno spazio virtuale dove i confini tra la realtà materiale e quella virtuale appunto si assottiglieranno fino a diventare impercettibili. Le sue origini affondano nella letteratura fantascientifica, quindi nella fantasia più sfrenata che elabora delle proprie regole scientifiche. Oggi tanta creatività sta diventando un mondo a tutti gli effetti. Il metaverso è oggi uno spazio virtuale tridimensionale in cui muoversi, interagire e condividere esperienze e contenuti. Tale ambiente virtuale si sovrappone alla realtà concreta, consentendo agli utenti di partecipare ad attività in maniera più coinvolgente o di prendere parte ad eventi o appuntamenti lavorativi lontani chilometri e chilometri di distanza. Dispositivi e infrastrutture ad altissimi livelli tecnologici consentono di raccogliere un’incredibile quantità di dati e di contare su una realtà aumentata (AR), connessioni superveloci e blockchain. Tutti quanti noi interagiremo con gli altri e con il mondo del metaverso attraverso avatar tridimensionali in grado di usare la nostra voce.
Per accedere al metaverso non va necessariamente usato un visore VR; certamente questo dispositivo rende l’esperienza più immersa, ma basta un pc o uno smartphone e un account sulle piattaforme del metaverso. Le potenzialità per ampliare lo spazio, le esperienze da vivere e i servizi da offrire sono indiscussi. Pensiamo ad esempio al mondo dei viaggi e a quanti posti potremo visitare indossando un visore; ma la rivoluzione legata al mondo del turismo passa anche per la possibilità di scegliere strutture e attrazioni godendone prima un assaggio o un tour virtuale.
Come il metaverso cambierà il modo di viaggiare
Ultimamente il dibattito sul metaverso ha cominciato a coinvolgere anche il settore turistico. Le possibili applicazioni del mondo virtuale nel mondo dei viaggi vanno in diverse direzioni. Ad esempio l’opportunità di effettuare tour virtuali di hotel, musei, destinazioni e mete turistiche più immersive già da casa. Chi non può permettersi viaggi esotici o lunghe avventure potrà così ugualmente assaporare un po’ di quei luoghi in maniera totale e coinvolgente. Tale prospettiva è decisamente inclusiva, infatti permetterà anche a persone con ridotta mobilità di accedere a siti particolarmente ardui da raggiungere. Visitare attraverso il metaverso luoghi a rischio o monumenti fragili, naturalistici o archeologici, consentirà inoltre di preservare il patrimonio. Proprio rispetto alla scelta della struttura in cui alloggiare il metaverso potrebbe rappresentare un decisivo cambiamento: avere l’opportunità di visitare stanze e luoghi comuni prima di prenotare sicuramente rimischierà le carte in tavola in fatto di preferenze e interazione con le piattaforme di prenotazione.
Il settore turistico conosce molto bene il valore di questo tipo di esperienze immersive e dovrebbe puntare al massimo ad abbinare realtà virtuale e loyalty programs per incentivare il ritorno degli ospiti negli hotel o fidelizzare in qualche modo.
Ma come si unisce la realtà al metaverso? Ecco cos’è la “metamobilità”
La metamobilità “costruirà un ponte tra il mondo fisico e le nuove realtà digitali”, ha affermato il presidente esecutivo di Hyundai Euisun Chung, ponendo il neologismo come emanazione ideale del metaverso dal punto di vista spaziale. Hyundai ha presentato la sua visione dell’integrazione tra robotica, mobilità e metaverso in occasione del CES 2022.
La pandemia ha impresso una chiara spinta al settore tecnologico nella direzione della metamobilità tra distanziamenti forzati, lockdown e restrizioni sui viaggi. Oltre ad essere emersa l’esigenza di realizzare una dimensione sicura di incontro e interazione, l’emergenza sanitaria ha aperto la strada verso una robotica che sostituisca gli essere umani, soprattutto per quanto riguarda mansioni rischiose o in ambienti insalubri. Ma nel futuro potremo ricorrere ai robot come avatar fisici anche per fare la spesa o portare il cane a spasso mentre siamo in vacanza a centinaia di chilometri di distanza da casa. Chang Son, il presidente di Hyundai Autonomous Transportation-as-a-service, ha affermato che alla base della metamobilità ci sono proprio robot pronti ad essere manovrati dalle persone quando ci connetteremo al metaverso. Quindi possiamo ormai affermare che questa frontiera virtuale non è più fantascienza, anzi manca poco al momento in cui saremo in grado di muoverci liberamente tra i due mondi attraverso i nostri avatar. Per questo Hyundai ha acquisito l’azienda Boston Dynamics, attiva nel settore tecnologico della robotica. L’obiettivo di Hyundai è migliorare la vita delle persone, diventando un vero e proprio fornitore di soluzioni di mobilità smart, a partire dall’ecosistema Mobility of Things (MoT) basato sulla robotica. Il lancio del Boston Dynamics AI Institute prevede un investimento iniziale di oltre 400 milioni di dollari nel progresso della robotica applicata. La rivoluzione da parte di Hyundai riguarda anche la produzione stessa di auto e veicoli dialoganti con il mondo della metamobilità. Non ci resta che aspettare e…incontrarci nel metaverso!