Circuiti turistici, buona idea!

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Turisti Per Caso.it, 01 Ott 2010
circuiti turistici, buona idea!
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Alla Summer School in Geografia del Tursimo sono stati presentati i risultati di un lavoro realizzato sulla città di Roma e Provincia, centrato sul valore del “circuito”. I circuiti turistici abilitano la consapevolezza della proposta/offerta culturale, dell’identità di un territorio, del senso di appartenenza, creando un legame tra oggetti tangibili e valori immateriali e tracciando un percorso che metta a sistema il pensiero, gli scambi, le testimonianze di un oggetto o di un soggetto che hanno, a vario titolo, disegnato la nostra storia passata e/o recente. Promuovono lo scambio interculturale attraverso una migliorata comprensione dei fatti e degli accadimenti, quelli storici ma anche quelli personali, dei soggetti coinvolti. Salvaguardano e valorizzano il patrimonio culturale, nel momento stesso in cui ne comunicano in modo esteso la presenza ed il contenuto ed aiutano a contestualizzarlo quale risorsa culturale, economica, sociale, ambientale. Restituiscono l’orgoglio del proprio valore a location che erano state dimenticate, o trascurate, rimettendole al centro dell’attenzione e promuovendone un sostenibile sviluppo.

Prove di circuiti: perché proprio a Roma?

Passando al caso pratico: perché a Roma si è scelto di sposare questo approccio e sperimentare l’aggregazione di diversi attrattori in un “circuito” tematico? Perché la visita alle testimonianze di Roma antica e della sua Provincia è una visita complessa che in alcuni casi può rivelarsi frustrante. Recenti analisi hanno dimostrato che, a Roma, il visitatore che intraprende la visita (spesso “strizzata” in tempi estremamente ridotti) della città, incontra numerose difficoltà, tra le quali: – Orientarsi all’interno di una sovrabbondanza di stimoli e dare una logica alle molte prospettive con cui può essere affrontata la visita – Reperire informazioni puntuali sul luogo che si sta visitando, inserito nel contesto urbanistico, storico ed artistico delle testimonianze circostanti – Ricreare i luoghi e le atmosfere, ricostruire gli ambienti, immaginare la vita delle persone, perdendo così un’esperienza che avrebbe straordinarie potenzialità emotive, culturali e di intrattenimento – Trattenere e rielaborare il ricordo, selezionando, tra gli infiniti stimoli, quelli più importanti che possono essere conservati raccontati e replicati con una nuova visita

Un’efficace valorizzazione del patrimonio storico-artistico, in particolare nel caso di luoghi di interesse distribuiti sul territorio e siti storici estesi e articolati, richiede la disponibilità di servizi di orientamento, assistenza e informazione, elementi indispensabili per promuovere la visita dei luoghi e per creare una esperienza di visita gratificante e “memorabile” al turista. La realizzazione del Circuito di Adriano – perché è con questo imperatore che abbiamo scelto di iniziare il nostro percorso – può rappresentare, secondo noi, un’iniziativa importante nel quadro di rilancio del turismo culturale, laddove prevede, infatti, anche la progettazione e la realizzazione di un insieme di servizi di accompagnamento-alla e di arricchimento-della visita sul piano sia culturale sia emotivo e costringe, pertanto, anche a rivedere le politiche di collaborazione ed interazione tra i diversi attori coinvolti (allargando il tema, si potrebbero aprire a ragionamenti più strategici sulla governance per il turismo della città, ndr).

l’evoluzione del circuito tematico come offerta turistica

I circuiti tematici, nati con i pellegrinaggi religiosi, sono tornati a nuova vita con la sofisticazione dei gusti del turista (circuiti enogastronomici, della memoria, letterari…) e la sua tendenza all’approfondimento. Oggi un marketing turistico efficace suggerisce di focalizzarsi su circuiti più che singoli luoghi da visitare: il circuito è “spostamento” ed è quindi molto più connaturato al senso del viaggiare. Crea una narrazione coerente e avvincente che lega fra loro diversi luoghi rendendoli tutti “indispensabili”. Se ben progettato, un circuito difficilmente può essere visto in una volta sola e diventa quindi un’occasione di ritorno. Senza dimenticare che richiede un punto di partenza privilegiato e quindi estende la sua influenza anche alla progettazione di servizi “reali” e “virtuali” di assistenza. Tenendo fede a queste dinamiche, il circuito finisce con il rappresentare la perfetta modalità per aggregare luoghi ed emozioni, attraverso una narrazione rilevante e coinvolgente che genera “esperienza”, e a produrre tutti i vantaggi attesi:

incuriosire: il turista che non ha intenzione di intraprendere un viaggio è invogliato a farlo

orientare e suggerire: senza un’idea precisa il turista evita di perdere del tempo per la raccolta di informazioni

concretizzare: abbracciando tutte le tipologie di target, il turista sceglierà la meta che più gli si addice tra una rosa di possibilità.

Insomma: i circuiti motivano verso il viaggio, riducono il tempo di preparazione alla visita e concretizzano la meta…cosa volere di più?

Ecco, una cosa ci sarebbe, magari… cerchiamo tester per il nostro circuito. Persone che abbiano voglia di testare la navigazione del sito dedicato e, magari, provare anche a seguire davvero le “rotte” che abbiamo suggerito, e farci avere un loro feedback. Se siete interessati, contattatemi a b.marcotulli@promoroma.com: vi vogliamo tutti a Roma!



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