6 segreti per Cinque Terre: goditele in modo sostenibile, divertente ed economico

Redazione TPC, 10 Feb 2023
6 segreti per cinque terre: goditele in modo sostenibile, divertente ed economico

Le Cinque Terre sono una delle mete più apprezzate dell’intero territorio nazionale, sia dai viaggiatori italiani sia dai turisti stranieri: Corniglia, Monterosso, Manarola, Riomaggiore e Vernazza sono cinque suggestivi paesi, distribuiti in appena 12 chilometri di costa, che si affacciano sul Mar Ligure e che dal 1997 sono riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Chi desidera godersi le bellezze di questi posti, dovrebbe pianificare un itinerario nei minimi dettagli, cercando di ottimizzare i tempi. A tal proposito, ecco 10 cose da sapere prima di visitare le Cinque Terre.

Lasciate l’auto a casa

cinque terre in treno

L’errore principale che molti viaggiatori sono soliti fare è quello di prendere la loro auto. Guidare in queste aree, un po’ come in Costiera Amalfitana, è davvero complicato: le strade sono strette, i parcheggi ridotti al lumicino e con prezzi non esattamente economici. La scelta migliore è quella di spostarsi in treno: grazie alla particolare conformazione di questi paesi, le stazioni sono scavate proprio a ridosso dei centri storici, e inoltre godrete di straordinari panorami comodamente seduti in carrozza. In più, farete del bene all’ambiente. Non male come alternativa, no?

Preferite la mezza stagione

Il mare italiano è amatissimo, ma quello ligure sembra far gola soprattutto ai turisti stranieri, attratti dall’allure elegante della regione rivierasca. Oltre a far alzare incredibilmente i costi degli alberghi – che infatti sarebbe meglio prenotare con larghissimo anticipo, fino a 6 mesi prima – spesso è il meteo che rende una visita alle Cinque Terre meno lusinghiera di quanto meriterebbe. Nonostante ciò, tenete presente due elementi fondamentali:

  • L’inverno in Liguria è generalmente abbastanza mite, sicuramente molto più che nel resto del Nord Italia. Non disdegnate dunque di visitare quest’angolo della Riviera di Levante anche a febbraio;
  • Evitate i periodi di alta e altissima stagione, quindi tra luglio ed agosto e in corrispondenza dei ponti festivi (Pasqua, 1° maggio, 2 giugno, Ferragosto); preferite i mesi di mezzo, con una particolare predilezione per marzo, settembre e ottobre.

Scoprire le Cinque Terre facendo trekking

cinque terre trekking

I sentieri di trekking sono davvero belli alle Cinque Terre, ma soprattutto sono un’occasione imperdibile per ammirare i tratti delle coste e i pendii ripidi che si tuffano nelle acque cristalline del Mar Ligure. In questi panorami unici, data la vicinanza alla costa, la natura domina incontrastata. I profumi degli ulivi, dei vitigni e delle ginestre sono davvero inebrianti. Per fare trekking qui occorre essere ben allenati, visto che i sentieri sono impervi e scivolosi. All’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre ci sono numerosi percorsi suddivisi per livello di difficoltà (turistico, escursionistico, esperto) e che vanno da La Spezia fino a Levanto. Il tutto, con impareggiabili viste a 360 gradi dalle scogliere al mare, dai borghi agli Appennini.

La Cinque Terre Card

Spostamenti sostenibili, sostegno ai progetti di tutela ambientale, sensibilizzazione del turista. Il Parco nazionale delle Cinque Terre ha da qualche anno dato il via a un progetto di ‘ticketing’, le Cinque Terre Card, che ha come obiettivo quello di rendere l’esperienza del viaggiatore più completa. Sono disponibili due tipi di carte:

  • La Cinque Terre Trekking Card (7,50 euro/die), che permette di attraversare i sentieri tra Monterosso, Vernazza e Corniglia – gli altri sono gratuiti – e offre una serie di ulteriori vantaggi. Tra questi, le visite guidate, l’uso dei bus di collegamento nelle Cinque Terre, l’uso gratuito dei servizi igienici nei tre comuni succitati;
  • La Cinque Terre Treno MS Card (18,20 euro/die), in collaborazione con Trenitalia, che permette di usare liberamente i treni regionali+regionali veloci tra Levanto e La Spezia, oltre a tutti gli altri servizi inclusi nella Trekking Card.

Le card sono acquistabili sul sito card.parconazionale5terre.it

Scegliere un’attività sportiva diversa dal solito

Visitare le Cinque Terre significa, anche e soprattutto, scegliere una tipologia di vacanza attiva. Per questo, la bicicletta è un’opzione da tenere assolutamente in considerazione, soprattutto se si desidera percorrere numerosi sentieri. Con una e-bike, davvero ecologica, o con una mountain bike, altamente confortevole, l’itinerario sarà ben riuscito e con l’ottimizzazione dei tempi, verranno accontentate le esigenze dei viaggiatori. La Pista CicloPedonale MariMonti tocca Levanto, Bonassola e Framura, percorrendo la vecchia ferrovia tra i monti per 6 chilometri, in un contesto paesaggistico da sogno. Imperdibile, no?

Per gli amanti dello snorkeling, l’Area Marina protetta delle Cinque Terre si estende per oltre 19 chilometri di costa, da Punta Mesco a Punta di Montenero. Le falesie, i fondali particolari e diversamente profondi, la biodiversità della flora e della fauna marina, difficilmente rintracciabile in altre parti del Mar Mediterraneo, sono aspetti che rendono unico l’ambiente: fare snorkeling qui, vuol dire imbattersi nella bianca gorgonia verrucosa o nel falso corallo nero. Chi non è in possesso del brevetto, può prendere in considerazione l’opzione delle gite in battello, dove è possibile fare i tuffi nelle acque del Mar Ligure.

Gustare le specialità della cucina ligure

vigneti cinque terre

Tra vini e prelibatezze locali, le Cinque Terre regalano soddisfazioni. I vigneti collinari, ben visibili sui pendii dei monti. Le imprese a conduzione familiare adottano ancora sistemi di coltivazione tradizionali, tra cui i celebri terrazzamenti che fanno della ligure una vinificazione eroica. Notevole è la fama dei vini bianchi: Sciacchetrà e Cinque Terre sono i due prodotti di punta di quest’area. Chi ama i vini da dessert, apprezzerà di sicuro lo Sciacchetrà DOC. Il Cinque Terre DOC è un altro bianco molto rinomato: viene prodotto insieme a Vermentino e ad Albarola tramite Bosco, un’uva autoctona.

I piatti della cucina delle Cinque Terre hanno nel pesce fresco uno dei prodotti di punta. In qualsiasi menù dei ristoranti della Riviera Ligure non mancano mai piatti a base di acciughe. Ultimamente vanno di moda non solo a pranzo, ma anche per snack veloci, tanto è vero che a giugno c’è una fiera molto conosciuta nell’ambito del territorio. La variante fritta è tra le più apprezzate. Menzione speciale poi la meritano anche le frittelle di baccalà, molto saporite. Altrettanto valide poi sono le cozze locali, farcite con verdure stagionali, le trofie al pesto, i pansoti, una pasta ricca di verdure e condita con salsa di noci, e la torta di riso di Monterosso.



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