Barcameniamoci: viaggio in bicicletta… Per caso
Barcameniamoci
di Nicola Donnoli
Questo è il nome che ho voluto dare a questo viaggio. Un viaggio sulle orme di uno dei più grandi condottieri di tutti i tempi. Annibale Barca. Un viaggio dove molto ha fatto il Caso. Per caso conobbi il preparatore atletico, per caso trovai lo sponsor che mi mise a disposizione la bici, per caso trovai una antica insegna che parlava di Annibale a Spoleto, per caso trovai la fonte d’Annibale, per caso ho trovato gente che mi ha ospitato ed aiutato. Un viaggio in solitaria di 2400 Km dai piedi francesi del Moncenisio a Crotone. Ho inseguito il condottiero cartaginese per un intero mese in sella alla mia bici. Ho visitato molti dei luoghi che hanno avuto a che fare con lui o con i suoi agguerriti avversari – i romani -. Ho capito quanto sia importante per un ciclista il vento o il sole, ho capito quanto sono importanti le nostre radici. Un viaggio a 360° insomma, solo con me stesso e con l’inesauribile voglia di pedalare che, ogni mattina, mi faceva ripiegare la tenda, raccogliere il bucato, saltare in sella ed affrontare una nuova giornata senza che sapessi come sarebbe andata, cosa avrei mangiato o dove avrei dormito la notte successiva. Dopo aver studiato la storia di Annibale individuando le tappe del suo “viaggio in Italia” ho caricato sulla mia nuova bici (regalatami dallo sponsor) le cose assolutamente necessarie ed il computer con il quale, ogni sera, aggiornavo il “diario di viaggio” on-line sul mio sito. Ogni giorno una soddisfazione, ogni tanto una delusione e continuavo a pedalare pervaso da un grandissimo senso di libertà. Non so quanti di voi abbiano fatto un viaggio con se stessi ma, se non lo avete ancora fatto, io vi consiglio vivamente di partire. Per me è stato soprattutto un viaggio verso me stesso durante il quale, pedalando lento e fischiettando allegro sotto il peso delle borse e dei chilometri ho scoperto cose che la vita di tutti i giorni e dalla frenesia mi avevano nascosto. Ho affrontato momenti di vero sconforto ma la cosa che più mi è pesata di quel mese di pedalate è stato tornare alla vita ed al lavoro di tutti i giorni. Un lavoro qualunque, trovato per caso e che fino a quel momento mi era andato bene. Dopo il viaggio, però, è durato solo altri pochi mesi. Mi sono licenziato, sono tornato nella mia città natale (Matera) e qui, adesso, cerco di diffondere la bici ed i viaggi in bicicletta. Non è facilissimo ma ci credo! Un forte abbraccio a tutti,
Nicola Donnoli