A volte ritornano: dopo 150 anni il castello-giardino della principessa Sissi lancia il suo più grande restyling
Nel quattordicesimo secolo, dove ora c’è l’attuale castello, c’era una volta un piccolo castello chiamato Neuberg. Il castello di Neuberg venne comprato nel 1500 da Nikolaus, della famiglia dei Trauttmansdorff, un soldato degli Asburgo. Col passare del tempo presero un altro paio di castelli, ma nel tempo di un paio di generazioni la parte della famiglia che gestiva il castello si spense e il resto dei Trauttmansdorff ne abbandonò l’interesse.
“Più sono ridotti in fin di vita, più Rick è contento di rimetterli al mondo”.
Il povero Neuberg venne ignorato a lungo, al punto tale che nel 1777 crollarono sia la torre che la cappella del castello. Passano 150 anni e, come gli ex che mai dimenticano, il giovane signor Joseph von Trauttmansdorff (conte di Stiria, paese d’origine della famiglia, ndr) si ricompra il castello in evidente stato di abbandono. Ricordate la frase scritta in sovrimpressione? Esattamente come successe col primo spin-off di Affari di famiglia, Missione restauro, il primo obiettivo era palese: Joseph doveva resuscitare la bellezza del castello.
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Extreme Makeover: Goth Edition
E Joseph, irrimediabilmente, riuscì nell’impresa. Nel 1846 Joseph von Trauttmansdorff si trasferisce a Merano, ricomprandosi il castello ed ampliandolo al livello che conosciamo oggi, apportando delle modifiche sostanziali: il castello Trauttmansdorff fu il primo castello neogotico tirolese. Nel 1867 Joseph morì e venne messo a riposo nella cripta sotto la cappella del castello, morto scapolo.
Dire che il castello venne apprezzato è riduttivo. Merano, la seconda città più grande dell’Alto Adige, colei che venne conosciuta come città di cura per il suo clima amato sin dall’imperatore Carlo V, divenne molto famosa. Il clima mite era considerato medicale e grandi personaggi come Franz Kafka e la principessa Sissi (con le figlie) vedevano la città come una vera e propria benedizione.
La sala Deuster del Castello Trauttmansdorff
A tal proposito il castello nel 1870 ospitò per un intero inverno Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, meglio nota come la principessa Sissi, rendendo Merano città di cura per le sue cure termali. Nel 1889 suo figlio si suicidò e Sissi prese la nomea di signora in nero, abbandonando il castello di rado.
Tempo dopo, nel 1892, il figlio illegittimo di Joseph (che ospitava Sissi) fu costretto a vendere i propri beni ed il castello passò a Friedrich von Deuster che migliorò ulteriormente il castello, facendo allestire frutteti e giardini tutto intorno, oltre a ristrutturare la parte orientale in stile neorococò. Lo splendore del castello finì con la prima guerra mondiale, con Deuster che subisce l’esproprio dei propri beni, fino alla recente rinascita con il Touriseum e la riapertura del 2003.
Il gossip di ieri è lo splendore di oggi (senza contare i giardini)
Dal soldato romantico che ne fece la sua casa al lontano parente che cercava le proprie origini, una imperatrice che odiava stare a casa, soldati usati come contadini e chi più ne ha più ne metta, Castel Trauttmansdorff è stato luogo di incontro di gossip a livello del Decameron. La mostra del castello racconta le storie più intricate e, per un tour molto veloce, lo si può anche visitare comodamente da casa propria con una visita virtuale qui.
Il caffè delle palme nel Castello Trauttmansdorff
Detto questo, lo splendore del castello è immenso quanto i suoi giardini. Dodici ettari di giardini, per la precisione, su un dislivello di 100 metri e con giusto 80 ambienti botanici e 4 aree tematiche: Boschi del Mondo, Giardini del Sole, Giardini Acquatici ed i Paesaggi dell’Alto Adige. Come nominato poco fa, comunque, il castello ospita il Museo Provinciale del Turismo (il Touriseum), con mostre temporanee e, soprattutto, il flipper turistico più grande del mondo.
Il flipper turistico più grande del mondo
Il flipper turistico nel Castello Trauttmansdorff, nel Touriseum
Cioè? Verso la fine della mostra permanente c’è un percorso interattivo fatto in legno, intagliato a mano. In una pista di 72 metri si azionano varie leve e i giocatori determinano il percorso della biglia attraverso un paesaggio di luoghi comuni sull’Alto Adige. Così facendo si mostrano in un modo stupendo i meccanismi dell’industria turistica.
Informazioni da sapere
Se vi trovate in zona o pianificate una visita, il posto è perfetto ed anche abbastanza comodo per più motivi. Passiamo subito al succo:
Non serve prenotare e il biglietto si può comprare online QUI per eliminare l’attesa all’ingresso.
Le visite più o meno vi portano via dalle 4 alle 6 ore, risolvendo la giornata.
Nel giardino c’è sia un ristorante che una caffetteria ma si può comunque pranzare al sacco. Pranzate al sacco.
Passando alle info utili, invece: ci sono 4 aree di parcheggio, di cui 2 costano 5€ al giorno e 2 sono gratuite ma a 5 minuti di distanza dalla cassa; sono presenti diversi pacchetti di visite guidate a poco prezzo. Annualmente (e a intervalli regolari) ci sono mostre e temi speciali. Non si possono introdurre animali e non si possono utilizzare i droni. Ci sono biglietti ridotti per le serate nei weekend in estate, fatene buon uso.
Detto questo, il Castello Trauttmansdorff ospita eventi tutto l’anno. Consigliamo di visitare la loro home del sito QUI per gli orari di apertura e anche degli eventi. Sono presenti anche concerti.
Crediti foto: trauttmansdorff.it. Tutti i diritti riservati.