A più di 1000 metri c’è il santuario che Giovanni Paolo II ha visitato decine di volte
Sorge su una rupe sporgente a oltre mille metri di altitudine ed è avvolto da un’atmosfera mistica: il Santuario Madre delle Grazie della Mentorella, meglio conosciuto come il Santuario della Mentorella, è un vero e proprio scrigno di storia e spiritualità che è stato visitato più volte da Papa Giovanni Paolo II: infatti, entrando in chiesa ci si trova subito di fronte la statua a lui dedicata.
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La storia del Santuario della Mentorella
Il Santuario si trova a Capranica Prenestina, precisamente nella frazione di Guadagnolo, considerato il borgo più alto del Lazio. Immerso tra i Monti Prenestini, secondo la leggenda è stato costruito per volere dell’Imperatore Costantino nel IV secolo, lì dove si convertì il tribuno romano Sant’Eustachio, vissuto tra il I e il II secolo; per questo, il Santuario della Mentorella potrebbe essere il più antico d’Italia!
L’origine del nome potrebbe essere legata al monte in cui sorge, ovvero Monte Giadagnolo che, nel Medioevo era chiamato “Mons Vulturum” che significa “Monte degli Avvoltoi” (rapaci che un tempo popolavano queste zone), dal quale sono derivati i termini “Bulturella e “Vulturella”. Nel VI secolo il Santuario venne donato ai Benedettini e diventò proprietà dell’Abbazia di Subiaco fino al XV secolo, poi venne abbandonato per quasi due secoli e, solo nel XVII venne scoperta dal gesuita Athanasius Kircher, l’artefice del suo restauro. Fu così che, nel 1857, Papa Pio IX donò il Santuario alla Congregazione della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Alla scoperta del Santuario amato da San Giovanni Paolo II
La sua atmosfera mistica e la posizione panoramica rendono questo luogo unico, e suggestivo. San Giovanni Paolo II si recò spesso qui e le sue visite erano private, lontano dai riflettori, come quelle del 29 ottobre 1978 e del 29 ottobre 2005 per rendere omaggio alla Madonna delle Grazie della Mentorella.
L’edificio è piuttosto semplice e piccolo. Il santuario presenta un’architettura affascinante con influenze romaniche- gotiche e la pietra utilizzata per la costruzione è quella caratteristica della zona.
costituito da una navata centrale un tempo interamente affrescata, ma nella quale son rimasti solo alcuni dipinti sacri risalenti ad epoche successive al restauro. In fondo alla navata sorge l’altare maggiore sormontato da un ciborio del 1305 e ai lati ci sono due cappelli, una dedicata a San Silvestro con dipinti a lui dedicati, mentre l’altra è detta la Cappella del Crocifisso, poiché custodisce un Crocifisso ligneo e il dipinto ligneo dell’XIII secolo che rappresenta San Silvestro mentre celebra la funzione religiosa. Bellissimo anche il gioiello artistico Madonna con il Bambino, una delle più importanti opere in legno della regione. Da non perdere la Grotta di San benedetto, un luogo stretto, buio tra le pareti rocciose illuminato solo dalle candele dove visse per due anni e che è inebriato da un’atmosfera surreale.
Il panorama che offre la posizione del Santuario è davvero spettacolare: è possibile ammirare la Valle del Giovenzano, i Monti Lepini e perfino le vette abruzzesi!
Il sentiero Wojtyla, un percorso speciale per raggiungere il Santuario
In primavera e in estate, così come nelle belle giornate autunnali, per raggiungere e visitare il Santuario della Mentorella è possibile seguire questo percorso che ha inizio a Pisoniano e che fa parte del Sentiero della Pace, il quale collega tutti i monasteri benedettini da Subiaco. Si tratta di un percorso abbastanza impegnativo, tutto in salita e che richiede il superamento di un dislivello di circa 800 metri. Camminando ci si ritrova immersi nella vegetazione, s’incontrano anche piccole sorgenti e animali al pascolo presso il Fosso Perazzetta.
Orari del Santuario della Mentorella
Giorni feriali: 8.00-13.00 15.00-19.00
Domenica e festivi: 8.00-19.0
Ingresso gratuito