A Monaco #alsettimocielo!
Tornando al viaggio, quando Air Dolomiti ci ha “sfidato” a partecipare, ho spulciato tra i vostri diari di viaggio per tracciare un percorso che fosse il più possibile panoramico e carpire qualche segreto. Il risultato è una massa di appunti scomposti e stampe di diari sottolineate che, come sempre, prenderanno la forma di un vero e proprio itinerario solamente sul posto, con un po’ di gradita serendipity. Ho prenotato solamente l’albergo, scelto in base alla posizione super nevralgica, al wifi free e alle ottime recensioni on line ricevute dagli altri viaggiatori: si chiama Hotel Royal e dovrebbe situarsi nei paraggi della stazione principale.
Sulle cose da fare, butto là qualche anticipazione in ordine sparso. In fatto di altezze, il punto più panoramico pare essere la cima dell’Alter Peter, il campanile dell’antica chiesa di St. Peter nei paraggi di Marienplatz. Sia i vostri itinerari che le guide parlano di “faticosa salita” senza aiuto alcuno, ma concordano tutti che lo sforzo sia ben ripagato. Se si azzecca la sincronia si può anche assistere allo spettacolo quotidiano del carillon del municipio (Rathaus Glockenspiel) direttamente da lassù. Anche la torre dell’orologio, in effetti, può essere un altro punto di osservazione privilegiata su Marienplatz e la città tutta, vedremo.
Ma interpretando il concetto di #alsettimocielo un po’ meno alla lettera, sono tante le tappe che vorrei toccare. A Monaco, ad esempio, c’è il più grande museo di scienza e tecnologia del mondo (il Deutsches Museum), con un ampio padiglione dedicato all’aeronautica e alla storia dell’uomo in volo: la storia dell’aviazione dal pallone aerostatico al jet, con tanto di sezione voli spaziali e riproduzione dello spacelab.
Su twitter mi suggerite di non perdere la Residenz, ovvero il palazzo reale in centro città con la sua camera del tesoro, e il villaggio olimpico (Olympia Park) con la famosa tensostruttura di Frei Otto.
Da un punto di vista sensoriale potrei facilmente sentirmi #alsettimocielo anche provando un autentico Münchner Weißwurst, un bretzel spropositato o la birra dell’Hofbräuhaus, il simbolo delle birrerie bavaresi. A proposito di cibo, mi sembra di capire che ci sia una bella scelta di mercati dove andare a pranzo, dal Viktualienmarkt al mercato di Wiener Platz.
Un’ultima nota un po’ greve, ma necessaria: sentirsi sul serio #alsettimocielo, secondo me, passa attraverso la conoscenza e la consapevolezza. Non si può godere davvero di quel che abbiamo intorno, senza sapere con cognizione di causa da dove veniamo e come ce lo siamo procurato. Questo preambolo per dire che di certo farò una tappa anche a Dachau, il primo campo di concentramento nazista, situato a soli 16 km da Monaco. So già che sarà un’esperienza difficile da metabolizzare, ma da qui passa la storia dell’Occidente come lo conosciamo oggi e ci tengo molto.
Dal 9 al 12 settembre, quindi. Stay tuned
…e se avete consigli da darmi, turistipercaso, sono sempre preziosi!