5 labirinti italiani dove vivere un’esperienza davvero incredibile

Perfetti per perdersi e ritrovare se stessi: scopri quali sono i labirinti italiani da visitare anche con i bambini
Claudia Giammatteo, 27 Lug 2023
5 labirinti italiani dove vivere un'esperienza davvero incredibile
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Fa parte della nostra cultura da millenni e ha sempre esercitato un certo fascino: il labirinto,  simbolo spesso ripreso nel mondo dell’arte e della letteratura, simboleggia la difficoltà nel trovare la via d’uscita, essendo costituito da un percorso complesso nel quale è complicato orientarsi. È una sorta di cammino all’interno di se stessi, nello sforzo di superare gli ostacoli.

Sapienti architetti e giardinieri nel corso dei secoli ne hanno realizzati diversi che sono dei veri e propri monumenti, ognuno con una storia particolare. Scopriamo, allora, quali sono i labirinti italiani da non perdere.  

5 labirinti in Italia nei quali perdersi è un vero piacere

Il più famoso è il labirinto di Cnosso a Creta che affonda le sue radici nella mitologia greca: si narra che Minosse incaricò Dedalo di realizzarlo per imprigionarvi il Minotauro. Anche in Italia i labirinti sono molti e offrono la possibilità di fare un’esperienza unica e intrigante sia a grandi che a piccini.

Labirinto di Villa Pisani (Stra, Veneto)

Situato nella maestosa Villa Pisani, è uno dei più grandi d’Europa. Costruito nel XVIII secolo, il labirinto è costituito da siepi alte e perfettamente curate che creano un intricato percorso da seguire. La sua struttura è stata progettata per confondere i visitatori e creare un’esperienza di divertimento e avventura mentre cercano di raggiungere il centro del labirinto, dove c’è una piccola torre al centro, chiamata “Torre dei venti“. Oltre al labirinto, Villa Pisani, esempio notevole dell’architettura palladiana, offre splendidi giardini, fontane, statue e un elegante palazzo da esplorare. Inoltre, è circondata da un ampio parco paesaggistico che offre opportunità per rilassarsi e passeggiare.

Labirinto della Masone (Fontanellato, Emilia-Romagna)

Fondato dall’imprenditore italiano Franco Maria Ricci, il Labirinto della Masone è il labirinto più grande al mondo, con oltre 200.000 piante di bambù e copre un’area di 7 ettari e offre una straordinaria esperienza di esplorazione. La sua realizzazione è stata ispirata dal libro “Siddhartha” di Hermann Hesse che descrive un labirinto di bambù meditativo. La costruzione del Labirinto della Masone è iniziata nel 2010 e ha richiesto alcuni anni per essere completata. La tenuta della Masone ospita anche un museo del labirinto, dove scoprire la storia e la cultura dei labirinti, nonché una vasta collezione di libri e oggetti relativi a questo tema e spazi espositivi dedicati all’arte contemporanea.

Labirinto di Franco Maria Ricci (Fontanellato, Emilia-Romagna)

Ideato sempre da Franco Maria Ricci, questo labirinto è costruito in metallo e offre un’esperienza artistica unica, composta da una serie di muri e passaggi intricati, creati con lamierini di metallo tagliati a laser e saldati insieme per formare un intricato percorso. L’opera è stata realizzata con grande attenzione ai dettagli e al design, creando un ambiente visivamente affascinante e intrigante. La forma e la struttura del labirinto richiamano l’idea di un enigma, simboleggiando l’avventura della ricerca del significato nascosto

Labirinto di Villa Torlonia (Roma, Lazio)

Questo labirinto storico risale al XIX secolo ed è composto da siepi alte e offre un’atmosfera magica e misteriosa. La villa è una delle più importanti della città, infatti fu residenza di diverse famiglie nobiliari e aristocratiche nel corso dei secoli, tra cui la famiglia Torlonia. Il labirinto è realizzato con siepi di bosso (Buxus sempervirens) e offre un’esperienza affascinante di ricerca del percorso corretto per raggiungere il centro o l’uscita. Oltre al Labirinto, Villa Torlonia, offre altri giardini affascinanti, monumenti, un tempio egizio, la Casa delle Civette, che è uno dei luoghi meno conosciuti della Capitale, il Casino Nobile e altre strutture architettoniche degne di nota. La villa è un luogo piacevole per una passeggiata o un pic-nic, offrendo una fuga dal trambusto della città di Roma.

Labirinto di Borges (Isola di San Giorgio Maggiore, Veneto)

Situato nella sede della Fondazione Onlus Giorgio Cini, è stato progettato dall’architetto Rondoll Coate in onore del poeta e saggista argentino Jorge Luis Borges, innamorato di Venezia che, ai suoi occhi, appariva come una sorta di grande labirinto, fatto di canali e vicoli. Inaugurato per i 25 dalla sua morte, è composto da 3250 piante che riproducono il suo nome. A differenza dei labirinti classici, non è fatto per perdersi, ma per trovare una dimensione di purezza.



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