5 cose che non sapevi sulla Reggia di Caserta, la “Versailles italiana”

Adriano Bocci, 29 Apr 2024
5 cose che non sapevi sulla reggia di caserta, la versailles italiana

Dimora storica della famiglia reale napoletana dei Borbone e Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 2016, col parco diviso in due fra il giardino all’italiana e quello all’inglese, la Reggia di Caserta nasce dal desiderio del re di Napoli.
Carlo di Borbone, stordito dalla maestosità dei paesaggi casertani, voleva ardentemente una sede che rappresentasse il governo di Napoli ma in modo da rivaleggiare con Versailles. Sarebbe dovuta sorgere a Napoli, ma nell’eventualità che gli attacchi dal mare potessero creare problemi, pensò bene di farla a Caserta.
I piani di Carlo III erano a dir poco ambiziosi. Così, incaricò l’architetto che in quel periodo stava restaurando la basilica di Loreto, Luigi Vanvitelli, di fare il palazzo, il parco e anche l’acquedotto. Voleva rendere la reggia ben efficiente in modo da spostarci dentro certe strutture amministrative e… collegarla a Napoli con un “vialetto” di più di 20 chilometri. Per gradire.
La Reggia di Caserta è stata protagonista di molte vicende ma, oltre al gossip storico, non manca di curiosità. E voi, queste cose le sapevate?

Reggia di Caserta: 5 cose da sapere

Realtà e finzione

reggia di caserta - bagno di venereIl Bagno di Venere

Come detto, il verde della Reggia di Caserta è sostanzialmente diviso in due: il giardino all’italiana e il giardino inglese. In quello inglese c’è il Bagno di Venere. Lì vicino c’è il Criptoportico che ha dentro statue romane, pavimenti non proprio safe e muri pericolanti. Sapete perché?

Il Criptoportico è un portico diroccato che serve a riprodurre una finta rovina romana, ed è lì solo per far piacere ai nobili (e soprattutto far piacere agli ospiti) che trascorrevano il tempo libero nei giardini. Dentro una volta a cassettoni adornata da finti crolli e finte crepe, però, ci sono statue effettivamente reali, come una Venere e un sarcofago di marmo pavonazzetto.

Dimensioni spaziali

cloni di star wars, in legoSalve a tutti. Generale Kenobi!

“Dobbiamo aver fiducia nella Repubblica. Perderemo la democrazia, il giorno che smetteremo di credere nei suoi valori” disse Jamillia, regina di Naboo. “Che possa non arrivare mai quel giorno”, disse Padmé Amidala, accompagnata da Anakin Skywalker.

Che ironia”, disse l’imperatore Palpatine ad Anakin, nell’episodio III. E voi, sapevate che la Reggia di Caserta ha ospitato qualche scena di Star Wars? Era il Palazzo Reale del pianeta Naboo in Minaccia Fantasma e l’Attacco dei Cloni, per l’esattezza. Se per questo fu scelta da Tom Cruise per fare da sfondo a Mission Impossible 3.

Uno strumento di ristoro da meretricio

reggia di caserta - bidet - angeloxg1 su wikimedia
Angeloxg1 su Wikimedia

L’immensità della Reggia di Caserta è indiscussa. 1200 stanze, 1742 finestre, 47.000 m2 e 34 scalinate, ottimo per i quadricipiti. Ce ne sono di cose da vedere, dopotutto: nel 1861 alcuni funzionari hanno dovuto censire la Reggia subito dopo la nascita del Regno d’Italia. Potete immaginare la mole di lavoro? Ecco, trovarono una strana chitarra.

La Reggia venne usata come residenza dei Savoia, e il censimento si doveva fare. Trovarono una strana chitarra, o meglio, uno “Strano oggetto sconosciuto a forma di chitarra”, uno di quegli strumenti oggi indispensabili in tutta Italia. Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, moglie di Ferdinando 4°, ignorò completamente l’etichetta oltremare dello “strumento di ristoro da meretricio” e fece installare nel suo bagno privato uno dei primi, se non il primo, bidet della storia italiana moderna. Questo senza considerare le arcaiche precedenti edizioni romane.

La sedia volante

reggia di caserta - sedia volante - angeloxg1 su wikimedia
Angeloxg1 su Wikimedia

Nel 1845 Ferdinando II di Borbone chiese a Gaetano Genovese ciò che ai tempi era già stata creata a Versailles e che venne identificata come la sedia volante. Non ci stiamo riferendo ad una giostra, ma bensì ad un regale “montacarichi” per le regali stanche membra. Questa sedia volante è fatta da una cabina di legno con due panche rivestite di seta, ed è (o meglio era) azionata da un meccanismo mosso a braccia, ruote dentate e corde.

Volava? No, o almeno non per tutti. La sedia volante veniva usata solo dalla famiglia reale, ergo venne rivestita in costosissima seta e fu creato anche un modo per stoppare la sedia se una di quelle funi si fosse rotta, per sicurezza. Cos’è la sedia volante? L’antenato dell’ascensore. Ora come ora nella Reggia di Caserta la si può osservare per bene tramite un modellino in scala.

Di vino e di Alessandro Manzoni

vino

Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro.

Questo per ricordare alla gentile clientela di Turisti per Caso che il 5 maggio sarà la prima domenica del mese e, come tanti musei in Italia, la visita sarà gratis.

Tornando a noi, se non lo sapevate, il vino delle vigne della Reggia si chiama OroRe Nero ed è l’antico Pallagrello Nero che non si vedeva da 253 anni. È stato presentato e ha spopolato al Vinitaly un paio di settimane fa, ma era il vino più amato dai sovrani europei ed è tornato in vita grazie alla Cantina Tenuta Fontana nel 2021.

Volete provare questo speciale Pallagrello Nero? Viene 95€ e potete trovarlo qui. Se invece avete voglia di qualcosa di più abbordabile potete optare per un onesto Pallagrello Bianco che sta tra due fiumi andando qui.



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