5 cantine più belle d’Italia dove vino e paesaggi danno spettacolo

Dalla Strada del Vino dell'Alto Adige fino alla più grande botte d'Europa, un tour delle cantine che hanno trasformato la produzione in accoglienza e bellezza
Stefano Maria Meconi, 11 Set 2025
5 cantine più belle d'italia dove vino e paesaggi danno spettacolo

Un tour lungo cinque regioni italiane dove le cantine sono il cuore pulsante del territorio e il vino diventa la chiave per scoprire l’Italia da una prospettiva inaspettata. Dal Piemonte alla Calabria, dall’Abruzzo alla Sardegna fino all’Alto Adige, viaggio alla scoperta delle 5 cantine più belle d’Italia, magnifici luoghi dove la produzione di vino è diventata anche accoglienza turistica, servizi ai viaggiatori e un invito ad assaporare l’essenza del luogo con gli occhi e con il palato. 

Castello di Serragiumenta – Altomonte (Calabria)

La passione per il vino incontra gli iconici paesaggi della Calabria cosentina ad Altomonte, uno dei borghi divini della regione: qui è possibile godere della meraviglia del Castello di Serragiumenta, un complesso che risale al XVI secolo, costruito per volontà del conte Pietro Antonio Sanseverino. Ancora oggi, il castello custodisce secoli di eredità nobiliari, dalla famiglia Sangineto fino al recupero novecentesco a cura della famiglia Bilotti. Oggi la tenuta, dove vigneti e saloni richiamano il fascino discreto delle dimore di campagna, Serragiumenta è concentrata sul portare avanti un progetto enologico che fonde tradizione e identità territoriale, coltivando i vitigni autoctoni più rappresentativi della Calabria, come il Magliocco, che regala rossi strutturati e speziati, o l’Aglianico, vigoroso e tannico, qui interpretato in un’intensa chiave mediterranea.

Tenuta Monsordo Bernardina – Cantine Ceretto, Alba (Piemonte)

Nel cuore delle Langhe, quelle colline del Piemonte ormai da anni entrate nel novero del Patrimonio Mondiale UNESCO, sorge Tenuta Monsordo Bernardina. Qui tradizione e innovazione sono al centro di un sensibile dialogo portato avanti dalla famiglia Ceretto, in una splendida cascina risalente al 1850, trasformata nel tempo ma allora come oggi circondata da oltre 30 ettari di vigneti coltivati secondo solidi principi di sostenibilità. La produzione spazia dai grandi classici delle Langhe a interpretazioni più moderne: il Langhe Arneis, fresco e aromatico; Dolcetto d’Alba e Barbera d’Alba, autentici frutti del territorio; e i grandi vini a base Nebbiolo, Barbaresco e Barolo, espressioni profonde dei suoli piemontesi, coronati dal raffinato e speziato Barolo Chinato.

Cantina Tramin – Termeno (Alto Adige)

Lungo la Strada dei Vini dell’Alto Adige, la prima a essere nata in Italia negli anni ’60 incontriamo Termeno: questo borgo è patria del Gewürztraminer (Traminer aromatico), vitigno simbolo di Cantina Tramin e del Südtirol. Fondata nel 1898 come piccolo progetto cooperativo, oggi la cantina unisce 160 famiglie su circa 270 ettari di vigneti. Il terroir alpino-mediterraneo, con suoli calcareo-argillosi e un microclima unico, regala alle uve aromi intensi, corpo e una piacevole acidità. Il Gewürztraminer sprigiona note di rosa, litchi e chiodi di garofano, perfetto per raffinati abbinamenti gastronomici. Qui nasce anche Epokale, vino che porta il Gewürztraminer oltre la tradizione, premiato da Wine Advocate con 100/100 punti Parker. Ogni bottiglia racconta rigore, dedizione e creatività, trasformando il calice in un’esperienza sensoriale che celebra storia, territorio e vino.

Cantina Argiolas – Serdiana (Cagliari, Sardegna)

Nei primi del ’900, Antonio Argiolas iniziò la sua scommessa sui vini della Sardegna con un piccolo podere di tre ettari a Serdiana, a pochi chilometri da Cagliari. Da queste radici, Cantina Argiolas è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento per la promozione della cultura del vino, del cibo e dell’ospitalità, guidata da scelte lungimiranti e innovative nella gestione dei vigneti e nell’adozione di tecnologie moderne. Una produzione chiamata a valorizzare la biodiversità e i vitigni autoctoni, in particolare l’uva Nuragus, cuore del celebre Tagliamare, simbolo di un territorio unico. Tra cantine storiche e moderne installazioni, nei calici si possono scoprire anche i rinomati vini sardi di Argiolas: il Turriga, rosso complesso e strutturato; il Costera e il Perdera, rossi da uve Cannonau e Monica; il Rosato Serra Lori; e i bianchi Costamolino, Iselis, il celebre Vermentino e il tradizionale S’Elegas Nuragus. Ogni etichetta racconta innovazione e radici culturali, offrendo un’esperienza che porta i visitatori a scoprire la Sardegna attraverso il suo vino più autentico.

Cantina Mazzarosa Devincenzi – Roseto degli Abruzzi (Abruzzo)

Mazzarosa Devincenzi ha un record da mostrare con orgoglio: è la cantina più antica dell’Abruzzo, è una straordinaria testimonianza della ricca storia della viticoltura regionale. Fondata nel 1860, la cantina conserva l’aspetto originale dell’epoca e ospita tesori unici, tra cui la più grande botte di legno d’Europa, con capacità di 1.000 ettolitri, e un raro ascensore ad acqua, simboli di una tradizione vinicola che unisce storia e dedizione. La tenuta si estende per circa 500 ettari, di cui 27 dedicati a vigneti di 20-40 anni nella DOCG Colline Teramane. Collocati su colline tra il fiume Vomano e il mare Adriatico, con esposizione a sud e sud-est, i vigneti beneficiano di luce, brezze marine e venti freschi dal Gran Sasso, ideali per sviluppare complessità aromatica e struttura. Tra cantine storiche e paesaggi naturali, i visitatori degustano Montepulciano, Trebbiano, Cerasuolo e Pecorino d’Abruzzo, oltre a vitigni internazionali e prodotti speciali come Vino Cotto e Colline Teramane Montepulciano DOCG, in un’esperienza autentica e indimenticabile.



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