Ha più di 300 anni ma non li dimostra: la Porta della Meraviglia è la testimonianza unica della Milano che non c’è più

La porta della Meraviglia di Milano, simbolo di un antico passato del capoluogo lombardo
Claudia Giammatteo, 18 Gen 2024
ha più di 300 anni ma non li dimostra: la porta della meraviglia è la testimonianza unica della milano che non c'è più
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Uno splendido portale barocco che testimonia un passato abbastanza lontano: a Milano, in via Francesco Sforza, nel centro del capoluogo lombardo, c’è quella che viene definita la Porta della Meraviglia per via della sua straordinaria bellezza. Ma qual è la sua affascinante storia?

La storia della Porta delle Meraviglie sul ponte che non c’è più

Per risalire alla storia della porta è necessario tornare indietro al diciassettesimo secolo, quando venne costruito un nuovo cimitero, in sostituzione di quello che si trovava all’interno dell’ospedale Ca Grande, ormai insufficiente e inadeguato, soprattutto a livello igienico. Fu chiaro a tutti che bisognava spostare il luogo di sepoltura da un’altra parte-

Si decise, quindi, di dar vita a un nuovo cimitero che venne chiamato il “Cimitero ai Nuovi Sepolcri” che oggi corrisponde alla famosa e affascinate “Rotonda della Besana”. Questo cimitero entrò in funzione nel 1697 con le prime tumulazioni e rimase in funzione fino al 1792, quando il governo austriaco obbligò a spostare tutti cimiteri al di fuori delle mura delle città per questioni sanitarie.

Nel 1691 venne fatto costruire un ponte, il Ponte dell’Annunciata o dell’Ospedale, in grado di scavalcare la Cerchia dei Navigli e trasportare le salme dalla struttura sanitaria fino al cimitero nuovo. Fu il primo duca di Milano e celebre condottiero Francesco Sforza, che fece costruire anche il portone che si affacciava sulla cerchia interna dei Navigli e che consentiva di trasportare le salme in modo semplice e veloce. La nuova porta che fungeva da collegamento tra l’ospedale e il nuovo cimitero era talmente bella che si guadagnò il soprannome di “Porta delle Meraviglie”.

La Porta della Meraviglia di Milano ieri e oggi

Il ponte però dell’Annunciata venne demolito durante i lavori di copertura dei Navigli, ovvero nel 1930. Furono salvate solo le sponde che sono ancora visibili a fianco del portone, di fronte alla parte absidale della chiesa dell’ospedale, dedicata a Santa Maria Annunziata. Oggi è possibile solo immaginare il ponte di fronte alla Porta delle Meraviglie che, ormai, è diventata un vero e proprio monumento che ricorda il passato lontano di una parte di Milano che no c’è più!

La scrittrice Neera (nome d’arte di Anna Maria Zuccari) nel 1911  descrisse il ponte  nel suo “Duello d’anime” con queste parole: «Con un po’ di fantasia questo cantuccio può dare un’idea di Venezia e della Laguna. Guardi laggiù il ponte dell’Ospedale come si disegna netto sullo sfondo del cielo! Chi ci impedisce di chiamarlo “il Ponte dei Sospiri”?… e come svettano superbamente i platani del giardino Sormani pari a un alto pensiero malinconico tra cento pensieri ridenti!».

 

Copyright foto: I milanesi 

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