13 Agosto: terza puntata, Ecuador e Cile
Patrizio si trova a Quito, in Ecuador, insieme a Telmo Pievani dell’Università Milano Bicocca, ai suoi studenti e al giornalista naturalista Marco Ferrari di “Geo”. Nei quartieri più poveri di questa grande città costruita 500 anni or sono a 3000 metri sul livello del mare, si trovano radicate le tracce del Microcredito: una modalità di redistribuzione delle risorse a garanzia collettiva, che permette anche ai piccoli (e piccolissimi) artigiani e commercianti di avere accesso a prestiti e migliorare le proprie attività. Il merito della diffusione capillare di queste pratiche è dei progetti equo solidali di Cepesiu, un gruppo locale collegato ai nostri Etimos e Banca Etica. Il nostro gruppo di paladini in missione per la scienza, si avventurerà poi in un epico viaggio antropologico e sociologico tra le tribù indie Espera e Shwar, cercando di capirne le dinamiche sociali e comunitarie, ma soprattutto i meccanismi di adattamento alle terre decisamente difficili che abitano (vedi il fitto della foresta amazzonica equatoriale e le inerpicate pendici andine…). È quando incomincia a piovere che si rivela il vero volto della foresta! Un volto che esalterà per il suo tripudio di biodiversità Telmo Pievani e spaventerà Patrizio, soprattutto quando il professore cercherà di incunearsi tra le grotte per individuare un esemplare di Guaciaro: un uccellino “unto, cieco e sfigato” (come direbbe Pat…) che ha sviluppato un adattamento simile al pipistrello, nonostante latitudine e specie di appartenenza li allontanino inesorabilmente. Che Pat sia troppo “antropocentrico” per apprezzare il delicato sistema della foresta? Devono essere gli 8 metri di pioggia che ogni anno vi cadono a scoraggiarlo… Anche Syusy si addentra nella Foresta Amazzonica, passando però dal Brasile, per visitare gli Indios Guaranì che vivono confinati in piccoli spazi rivendicando la terra che gli è stata sottratta. Il suo viaggio poi continua in Cile, dove nel frattempo è arrivata Adriatica, ambasciatrice delle tecnologie ecocompatibili che Enel ha installato a bordo. A Valparaiso l’accoglienza al nostro equipaggio è calorosa, Adriatica attira l’attenzione di televisioni e giornali, tanto da ospitare persino la ministra dell’energia, Karen Poniachik. Ad occuparsi di energia e di fonti rinnovabili ci sono anche gli inviati speciali Paola Catapano e Mario Tozzi, alle prese con i geyser e la geotermia. In Cile esiste infatti il campo geotermico più alto del mondo, anche se il primato nella scoperta di questa forma di energia va all’Italia, datato 1904. Geologia e geofisica saranno il filo conduttore anche della scoperta del Cile da parte di Syusy, accompagnata dal vulcanologo esperto di tsunami Stefano Tinti dell’Università di Bologna, con le studentesse Lidia e Brunella. In Cile le grandi forze che hanno modellato la natura sono evidenti e ogni anno la crosta cresce di 10 centimetri: i terremoti e i maremoti sono all’ordine del giorno, il più devastante di cui si ha memoria risale al 1960 e provocò la distruzione di Conception. Syusy e il professor Tinti ci condurranno dentro alla mitica Armada Cilena, il centro che monitora tutto il Pacifico per dare gli eventuali allarmi tsunami.
“Bisogna interessarsi di quello che abbiamo sotto ai nostri piedi“, sostiene Mario Tozzi… Ma il Cile guarda anche verso l’alto, direttamente nell’universo! Nel deserto di Atacama sta sorgendo infatti il radio telescopio ALMA, un potente strumento che permetterà di scrutare i cieli con molta più precisione, anche per captare i fenomeni che si verificano a basse temperature. A spiegarci come e perché ci penseranno Gianni Siroli (astrofisico dell’Università di Bologna) e Paola Catapano. Ma il Cile è anche storia, densa di fatti da imprimere nel ricordo. Davanti al Palazzo della Moneda e sotto alla statua dedicata a Salvador Allende, Syusy cercherà di ricostruire per tutti i giovani che non c’erano il passato recente di questo paese. Ad aiutarla il celeberrimo gruppo di musica tradizionale degli Inti Illimani e il genetista dell’Università di Ferrara Guido Barbujani sulle tracce dei desaparecidos…