10 buoni motivi per visitare Valencia nel 2024

La città spagnola apre le sue porte per un altro anno in cui ammirare il suo vasto patrimonio di monumenti, il verde pubblico e tanto altro ancora
Stefano Maria Meconi, 11 Mar 2024
10 buoni motivi per visitare valencia nel 2024
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Poche città in Europa possono dire di godere del patrimonio storico, paesaggistico e culturale che Valencia mette a disposizione dei suoi visitatori. Una città bagnata dal mare ma saldamente legata alla terra, ricca di storia eppure incredibilmente moderna, tipicamente spagnola ma allo stesso tempo inarrivabilmente cosmopolita. Scoprirla nel 2024, anno in cui celebra l’elezione a Capitale Verde Europea, significherà ancora una volta scegliere una città che guarda al futuro e fa della sua attenzione all’ambiente uno dei tanti motivi per visitarla.

10 buoni motivi per visitare Valencia nel 2024

valencia mercado colon

Oltre al focus sull’ambiente, che sarà centrale nella Valencia del 2024, sono davvero tanti e variegati i motivi per ammirare questa città spagnola nel corso di quest’anno. A iniziare dal Centro d’Arte Hortensia Herrero, che apre le sue porte con le esposizioni di artisti internazionali contemporanei come Anish Kapoor e Andreas Gursky. Arte che sarà centrale anche nella Sala Sorolla, una delle più belle del Museo delle Belle Arti di Valencia, dedicata a Joaquín Sorolla (di cui lo scorso anno ricadde il 100° anniversario della scomparsa) e che esporrà 46 opere dedicate a varie sensibilità e tematiche.

Ma Valencia è anche gastronomia d’autore: nel 2024 lo sarà con l’apertura del rinnovato Mercato del Grao, il più antico della città, che si aggiungerà agli altri 16 mercati valenciani. Al Grao troveremo una facciata completamente rinnovata, un’apertura pomeridiana e tanti spazi polifunzionali dove incontrarsi tra una degustazione e l’altra. Molto interessanti da visitare saranno anche il Mercader (quartiere El Cabanyal) e il Mercado de la Imprenta, entrambi ideali per immergersi in una gastronomia fatta di tapas, specialità di carne e di pesce e calici da bere circondati da stile ed eleganza.

Sport per ogni gusto nella Valencia del 2024, con i FIA Motorsport Games (23-27 ottobre) che porteranno in città 26 categorie di competizione e centinaia di concorrenti. Numeri imponenti anche per l’Ironman, la difficilissima competizione che mette insieme nuoto, corsa e bicicletta su un percorso di 113 chilometri che toccherà la Marina di Valencia, la Città delle Arti e delle Scienze, la Sierra Calderona e i Giardini del Turia.

Imperdibile, infine, la riapertura del Palau della Musica, che torna al suo antico splendore dopo un restauro durato 4 anni e che vedrà una stagione di ben 44 concerti di classica, operistica e sinfonico-corale. Questo ritorno farà il paio con l’inaugurazione del Roig Arena, spazio polifunzionale che ospiterà quasi 20mila persone durante i concerti, ideale anche per il basket e per tantissime iniziative.

Il patrimonio storico di Valencia, tra ieri e oggi

plaza de la virgen

Una città tanto bella quanto a misura d’uomo. Per il turista, il modo migliore per visitare Valencia è quello di dotarsi della Valencia Tourist Card, una carta multifunzione disponibile in due formati (24-48-72 ore con trasporti inclusi o 7 giorni senza trasporti) e che dà possibilità di accedere gratuitamente a musei e monumenti pubblici, con sconti fino al 50% nei siti turistici e, nel primo caso, di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici (autobus, Metrobus, metropolitana, tram, treni RENFE nelle zone AB). La card, se acquistata online, ha un costo che va dai 13,50 euro per 24 ore ai 22,50 euro per 72 ore.

Grazie alla Tourist Card, sarà possibile immergersi in una città che offre numerosi monumenti riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità UNESCO, tra cui l’antica Lonja de la Seda, la loggia della Seta (o dei Mercanti) costruita nel periodo di massimo splendore della città con il suo stile permeato di elementi neogotici e naturali. Splendida anche la Cattedrale di Valencia, nella quale leggenda vuole che sia conservato il Santo Graal, e intorno alla quale ogni giovedì alle 12.00 si riuniscono davanti alla porta degli Apostoli della Cattedrale i giudici del Tribunale delle Acque (Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO), per giudicare le contese derivanti dall’irrigazione dei campi di Valencia.Il Miguelete, ovvero il campanile della Cattedrale, è alto quasi 51 metri e dal Quattrocento domina, con il suo gotico valenciano, la città dall’alto della sua imponente mole.

Antico e moderno si incontrano in questa perla della Spagna Mediterranea, dove le cose da vedere non mancano di certo, e tra queste la Chiesa di San Nicola di Bari e San Pietro Martire, il cui magnifico impianto di affreschi le è valso l’appellativo di Cappella Sistina di Valencia. La chiesa si trova nel Barrio del Carmen, quartiere dove passeggiare tra antichissimi monumenti, reperti di epoca romana e un clima generalmente di profondo relax e contemplazione del bello. Gli stessi sentimenti che, sotto diverse forme, invogliano a gustare i prodotti del Mercado Central oppure fare una passeggiata nel verde del Giardino del Turia.

E come dimenticarsi, infine, della Città delle Arti e della Scienza? Polo attrattivo della Valencia del XX e XXI secolo, progetto iconico di Santiago Calatrava, al suo interno raccoglie il più grande acquario d’Europa (Oceanografico), un cinema digitale IMAX (Hemisfèric), il Museo della Scienza, il Palau de Les Arts, un enorme giardino pubblico (Umbracle) e l’Ágora, uno spazio polifunzionale-forum dove si tengono eventi culturali, sportivi e musicali.



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