Quattro nonni a New York

Dalla Grande Mela a Boston passando per Niagara Falls
Scritto da: Miranda Babini
quattro nonni a new york
Partenza il: 26/04/2016
Ritorno il: 10/05/2016
Viaggiatori: quattro
Spesa: 3000 €
Per festeggiare la guarigione di mio marito da una brutta malattia, dopo gli ultimi esami alla fine di marzo, decidiamo di prenotare questo viaggio a cui io in verità pensavo da tempo. Premetto che noi e i nostri amici (eravamo in quattro) abbiamo dai 53 ai 65 anni, istruzione media, solo io parlo “vagamente” l’inglese e questo è stato il nostro primo viaggio oltreoceano prenotato interamente da casa.

Francamente ero un po’ preoccupata, ma non abbiamo avuto alcun tipo di problema né con le prenotazioni, né sul posto… col mio inglese stentato me la sono cavata benissimo, tutti sono stati gentili e disponibili. Abbiamo cercato i voli di andata Bologna/New York e ritorno Boston/Bologna con Skyscanner: andata il 26 aprile con volo KLM con scalo a Fiumicino (diretti da Bologna non ce ne sono), ritorno il 9 maggio con AirFrance con scalo a Parigi… e considerato il poco tempo a disposizione prima della partenza (l’11 maggio avevamo un altro controllo medico), non abbiamo speso neanche tanto: € 1137 con assicurazione medico/bagaglio inclusa.

L’albergo a New York l’abbiamo trovato con Venere.com, dopo aver scandagliato i vari siti alla ricerca di un hotel che fosse in centro a Manhattan (Midtown per intenderci) e da non svenarci. L’Hotel Pennsylvania, che onestamente non aveva ottime referenze perché vecchio e poco curato (ed è vero!), di fatto si è rivelato per noi un’ottima scelta: 140€ a notte senza colazione (qua non te la dà nessuno!), Wi-Fi gratuito all’interno dell’intera struttura che comunque è pulita e a pochi passi dall’Empire State Building, da Times Square, di fronte al Madison Square Garden e alla fermata della Metro!

Una settimana prima della partenza, sempre on-line, abbiamo richiesto l’ESTA, ci siamo iscritti nel sito della Farnesina “dove siamo nel mondo” e abbiamo acquistato i Citypass, che convengono solo dal punto di vista economico se si è intenzionati a visitare quei siti, perché le file sono lunghe comunque e a volte nemmeno preferenziali!

Consigliatissima la Metrocard che dura 7 giorni. Arrivando nel tardo pomeriggio, il giorno 26 e 27 abbiamo girato sempre a piedi… l’abbiamo acquistata il giorno 28 così da poter arrivare fino al 3 maggio e raggiungere l’aeroporto JFK con tranquillità in metropolitana. Come già detto in tanti altri diari, è vero che bisogna fare attenzione alle direzioni Uptown (nord) e Downtown (sud), e ai treni locali o espresso, ma ci si abitua subito. Giusto in alcune piccole stazioni fuori dal centro l’entrata “Up” è da un lato della strada e la “Down” dall’altra, ma quasi dappertutto si entra, poi si sceglie la destinazione. Non mi dilungo sui vari siti visitati…solo una curiosità di cui approfittare: se volete visitare il MOMA, il venerdì pomeriggio l’ingresso è gratuito dalle 17 fino alla chiusura, naturalmente le file sono lunghe. Da NY ci siamo trasferiti a Niagara Falls. Con Orbitz.com avevamo prenotato i voli di andata NY/Buffalo e ritorno Buffalo/Boston con Jetblue al costo di 345€ e l’Oakes Hotel Overlooking the Falls a Niagara Falls (Ontario), con una stupenda vista sulle cascate, piscina, caffetteria e Wi-Fi inclusi a 160€ per notte. Raccomandato! Dato che le cascate, o meglio il fronte più grande (e anche più bello!) si trova in Canada ci siamo informati riguardo L’ETA, l’equivalente dell’ESTA, introdotto da quest’anno, ma dato che saremmo entrati in Canada via terra, non serve richiederlo! Occorre solo per chi vi si reca via aereo. N.B.: nei voli interni non è quasi mai incluso nel prezzo il Bagaglio in stiva, che bisogna pagare al desk in aeroporto oppure on-line prima della partenza (25 dollari a valigia!!), però sono compresi nel prezzo snack e bevande. Da e per l’aeroporto di Buffalo, potendo dividere la spesa con i nostri amici, abbiamo preso un taxi, anche perché a quelle ore (mezzanotte e mezza all’andata e 7 al ritorno) non ci sono autobus. Con la compagnia Amjad (716)514-6159 abbiamo speso 75 dollari a tratta, compreso il pedaggio del ponte che delimita la frontiera. Niagara Falls è una cittadina solo turistica, piena di locali e attrazioni tipo luna park, con un grande Casinò e una bella passeggiata di fronte alle due Cascate, americane e canadesi. Noi abbiamo fatto la “minicrociera” fin sotto le cascate…un po’ deludente… ci si bagna solo e non si vede quasi nulla a causa del “fumo” sollevato dalla potenza dell’acqua. Meglio forse l’Osservatorio (una torre panoramica con annesso ristorante), ma noi non siamo andati perché avevamo una vista dall’alto anche dalla nostra camera d’albergo! Una parete era tutta di vetro e le cascate la sera sono illuminate di vari colori e ci sono i fuochi d’artificio una sera si e una no. Meglio ancora forse la Terrazza “Behind the Falls” che offre un punto di vista migliore rispetto alla minicrociera. Vi si accede dall’edificio che si trova proprio a fianco le cascate canadesi, esattamente in fondo alla lunga passeggiata che dal ponte porta alle cascate. Anticamente era una stazione ferroviaria e il viale la ferrovia.

Siamo poi volati a Boston. Con hotel.com avevamo prenotato un bellissimo B&B a Salem, una trentina di km a nord di Boston, perché qui vicino abita Tony, un nostro amico americano disabile a cui abbiamo fatto visita. Il Morning Glory B&B è una struttura familiare con 4 camere, forse un po’ caro (180 € a notte), ma con Wi-fi free e una colazione superlativa, ottima e abbondante, tutta fatta in casa dal gestore, Bob Shea, persona speciale, amico di Tony. Dal terrazzo sul retro si gode una bella vista sulla baia da cui è possibile prendere il ferryboat per Boston. Purtroppo non mi ero informata bene…le corse iniziano solo a fine maggio! Abbiamo quindi ripiegato sul treno, anche se più caro dell’autobus (un biglietto andata e ritorno 14 dollari), che arriva alla stazione nord. Salem è la “città delle streghe”, dove alla fine del 1600 a seguito del più importante processo per stregoneria, furono uccise più di venti persone, 19 solo donne. C’è un cimitero dove tutti gli anni si commemora questo disgustoso massacro e dove sono poste le lapidi con i nomi delle vittime e il metodo con cui furono giustiziate. Anche le stanze del nostro B&B portano i nomi di quattro di loro… Al primo impatto la città può sembrare un po’ cupa, ma se si lasciano perdere i negozi prettamente turistici, dove tutto è in stile Halloween, troviamo un bel museo (oltre a quello sulle streghe naturalmente!) e alcuni pub e ristoranti carini! Boston è bellissima! Peccato per il maltempo che ci ha perseguitato ovunque…soltanto a Niagara non è piovuto mai! La città è costituita da una parte moderna piena di grattacieli e da una parte vecchia, costituita da edifici di interesse storico che si possono trovare lungo la Freedom Trail, un tracciato in mattoni rossi che parte da Common Park, dove è possibile ritirare gratuitamente la piantina del percorso. E’ simpatico anche il museo della scienza, soprattutto se si hanno bambini, perché ci sono un sacco di mostre interattive studiate apposta per loro! La metropolitana si gira bene, le linee sono spiegate bene e noi l’abbiamo presa per recarci a Fenway Park, dove si trova il campo da baseball dei Red Sox. Qui siamo in periferia e la metro esce in superficie… ci siamo meravigliati un sacco che alla stazione non ci fossero i sottopassaggi! Abbiamo dovuto attraversare i binari e ci siamo detti: ”Guarda un po’ questi, vanno sulla luna e non fanno i sottopassi in periferia!! :-))” Un’altra cosa che non mi è piaciuta è la faccenda delle mance, perché alcuni locali te la mettono già sul conto, oltre alle tasse naturalmente, per cui bisogna sempre stare attenti a non lasciarla due volte! Secondo me non è neppure legale che ti “impongano” la somma già sullo scontrino! Vabbè…

Un’altra cosa sono i prezzi sui cartellini, a cui generalmente vanno aggiunte le tasse. A volte mi è capitato, e non ho ben capito perché, di recarmi alla cassa e di pagare solo l’importo scritto sul cartellino! Alla fine tirando le somme, il bilancio è più che positivo!

Spero di non avervi annoiato, ma questo mio diario sia di spinta a tutti coloro che come me pensano di non essere all’altezza o sufficientemente preparati per fare tutto da soli. Viaggiare è Bellissimo! Buttatevi!



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