Quattro donne a New York e… Obama a sorpresa

Sette giorni nella grande mela tra cultura, fiction e shopping
Scritto da: patry54
quattro donne a new york e… obama a sorpresa
Partenza il: 05/04/2014
Ritorno il: 12/04/2014
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Aspettavamo un pretesto, io e mia figlia, per tornare a New York (c’eravamo state nel 2008 e ne eravamo rimaste affascinate!) e quando alcuni giorni prima di Natale mia nipote si è brillantemente laureata in Architettura, con mia sorella abbiamo deciso di festeggiare l’evento regalandoci solo noi 4 donne un soggiorno nella Grande Mela.

Abbiamo organizzato il viaggio per la primavera, ed abbiamo trovato un volo diretto A/R da Milano Malpensa al JFK a 450 €, dal 5 al 12 aprile. Volo di andata alle 13,00 con la Delta Airlines in partnership con Alitalia e volo di ritorno Alitalia alle ore 20,30.

Per l’albergo abbiamo optato per uno vicino a Times Square con colazione inclusa e wi.fi gratuita:” The hotel @ Times Square”, sulla 46^ strada, tra la 6^ e la 5^ Avenue. Abbiamo prenotato attraverso il sito booking com una quadrupla al prezzo di 450€ e persona.

Inoltre, poichè l’assicurazione per un viaggio negli Stati Uniti è decisamente raccomandata, ne abbiamo acquistata on line una che ci sembrava garantisse dei buoni massimali, e comunque con spese mediche illimitate, dal momento che anche un piccolo infortunio lì costerebbe migliaia di dollari, al prezzo di € 114,00 per coppia.

Ad un mese dalla partenza abbiamo :

– prenotato lo shuttle GO AIR LINK da e per il JFK per complessivi $ 121,50;

– prenotato la visita al Memoriale dell’11/9 attraverso il sito www.visit.911memorial.org al prezzo complessivo di $ 8,00 ( donazione di 2$ a persona);

– prenotato la visita alla Statua della Libertà fino al piedistallo perché i biglietti per l’ingresso alla corona” erano già terminati, attraverso il sito www.statuecruises.com per complessivi $ 72,00

– acquistato i biglietti per la salita sull’Empire State Building attraverso il sito www.esbnyc.com per complessivi $ 116,00

Alcuni giorni prima abbiamo richiesto l’autorizzazione al viaggio ESTA attraverso il sito https://esta.cbp.dhs.gov/ (l’autorizzazione obbligatoria per entrare negli USA) dietro pagamento di 14$ a testa

Abbiamo anche acquistato in tabaccheria una carta prepagata, di un gestore telefonico italiano, (solo 5 € per 33 minuti di telefonate) più che altro per parlare con la mamma! E’ risultata comodissima e semplicissima da usare dai telefoni pubblici.

E finalmente, si parte!

Sabato 5/4/2014 Firenze – Milano – New York

Alle 6,53 prendiamo il Frecciarossa che in un’ora e quaranta da Firenza arriva alla Stazione Centrale di Milano e da lì il Malpensa Express che ci porta direttamente il Terminal 1.

Partiamo poco dopo le 13,00 e, dopo un volo tranquillo, atterriamo al JFK in orario alle 16,10. Disbrigo delle formalità doganali che prendono un po’ di tempo perché a quell’ora i passeggeri sbarcati dai vari aerei sono tanti.

Ci dirigiamo quindi verso il “Ground Transportation Desk” (un banco informazioni presente in ogni terminal del JFK) per prendere il Bus navetta che ci porta dall’aeroporto all’’hotel.

L’hotel è carino e veramente vicino a Times Square. Nella hall c’è un salottino con poltrone, divani, TV e 2 computer Apple con stampante a disposizione degli ospiti (tempo max per ciascun ospite 20 minuti).Inoltre prima di arrivare all’ascensore c’è una macchinetta, sempre a disposizione degli ospiti, che dispensa caffè, tè, cioccolata o cappuccino! Ne approfitteremo diverse volte!

Inoltre c’è uno spazio dedicato alle varie attrazioni da visitare, con depliants, cartine, con una persona a disposizione degli ospiti per rispondere a qualsiasi necessità.

La camera non è grandissima, ci sono 2 letti alla francese e comunque il bagno è abbastanza spazioso. C’è l’occorrente per fare tè o caffè, inoltre c’è anche un minuscolo stanzino, adibito a guardaroba, con cassaforte e tavola con ferro da stiro

Depositiamo i bagagli e poi fuori a Times Square! Fa freddino, fortunatamente abbiamo i piumini!! Restiamo abbagliate dalle luci e frastornate dalla folla che c’è, è bellissimo. Siamo proprio al centro del mondo!

Decidiamo di cenare in un locale lì vicino, Friday, dove mangiamo una buonissima insalata di pollo. Da bere solo acqua e ci rendiamo conto di essere delle mosche bianche in quanto qua tutti bevono coca cola o altre bibite gasate dentro le quali galleggiano decine di cubetti di ghiaccio! In 4 spendiamo circa 40 $.

Un altro giro veloce a Times Square per le foto di rito da “postare” su facebook per fare invidia ai parenti ed amici a casa, e poi a letto!!

Domenica 6/4/2014: Columbus Circe – Central Park – 5th Av.

Ci svegliamo con un sole stupendo! Dopo una bella dormita scendiamo a fare colazione e possiamo servirci con pancakes e sciroppo d’acero, bagels (tipici panini americani a “ciambella”), frittata, yogurt, frutta,burro, marmellata, muffin, caffè, tè, formaggio spalmabile. Abbiamo quindi la carica per iniziare ad esplorare la città, oggi tocca a Central Park!.

L’aria è abbastanza frizzante! Ci dirigiamo sulla 6^ Av. per vedere il Rockfeller Center che è un complesso di 12 edifici disposti su pianta ottagonale lungo la 5^ Avenue (tra la 48^ e la 51^ Street) e la Avenue of the Americas o 6^ Avenue (tra la 47^ e la 51^ Street).

Oltre ai numerosi uffici il Rockfeller Center, comprende ristoranti, negozi, studi televisivi e radiofonici (da uno dei quali viene trasmesso in diretta un popolare programma della NBC), sale per esposizioni e un museo.

Vediamo il Radio City Music Hall all’incrocio con la 51^ str. e poi quando siamo sulla 57^ . ci spostiamo sulla 7^ Avenue per passare davanti la Carnegie Hall che è uno dei luoghi più importanti della musica classica e leggera a livello mondiale, in fase di ristrutturazione.

Quindi andiamo verso Colombus Circle. Questa piazza ospita, tra i vari edifici, il Time Warner Center, il Trump International Hotel and Tower, la Porta del Mercante di Central Park e il Museo delle Arti e del Design.

Visitiamo il Time Warner Center. Costruito nel 2000 sul luogo in cui sorgeva il New York Coliseum, il palazzo è caratterizzato da due torri alte 229 metri circa. All’interno troviamo statue di Botero, poi saliamo le scale mobili per poter godere le splendide vedute su Central Park attraverso la facciata in vetro.

Al centro di Columbus Circle c’è la colonna sormontata dalla statua di Cristoforo Colombo, opera dello scultore italiano Gaetano Russo, e fu eretta nel 1892, in occasione del quattrocentesimo anniversario dello sbarco di Colombo nelle Americhe. L’opera è costituita da un piedistallo, sul quale è posto un angelo che tiene tra le mani un globo, sopra il quale si erge la colonna con rilievi bronzei, raffiguranti la Nina, la Pinta e la Santa Maria.

Ci inoltriamo in Central Park, e ci rendiamo conto che gli alberi sono spogli e l’erba è inesistente ( infatti c’è stata la neve fino alla scorsa settimana!). Ci dirigiamo verso the Rink (pista di pattinaggio), si trova all’altezza della 63^ Street, ed è una delle più famose piste di pattinaggio (seconda solo a quella del Rockefeller Center) di New York.E’ molto suggestivo il panorama: la pista con le persone a pattinare e come sfondo i grattacieli! Poi troviamo :Gapstow bridge, the Diary, all’altezza della 65^, la vecchia latteria che era meta in passato delle visite dei bambini che vi potevano bere il latte appena munto

Ancora, The Literary Walk ,la statua del cane Balto, the Mall, e la Bethesda Fountain. E’ la fontana pubblica ancora in funzione, più antica della città, fa parte del progetto originario del parco e fu inaugurata nel 1873. Qua troviamo tanti ragazzi di colore che, con lo stereo a tutto volume, intrattengono i visitatori ballando hip hop e raccogliendo al termine dell’esibizione qualche dollaro. Orientarsi nel parco è semplice, basta raggiungere il lampione più vicino e leggere le cifre riportate sopra: le prime due indicano il numero della strada più vicina.

Proseguendo troviamo Bow bridge uno splendido ponte in ghisa , visto in tanti film, e poi ci dirigiamo verso “Strawberry Fields”. In questa zona dedicata alla memoria di John Lennon, possiamo osservare il caratteristico mosaico pavimentale con la scritta Imagine, e infatti di fronte c’è il Dakota Building, l’edificio in cui abitava Lennon e vicino al quale fu assassinato nel 1980. Il nome “Dakota” è dovuto al fatto che l’edificio presenta alto sopra l’entrata che dà sulla 72^ Str., la statua di un indiano Dakota.

Proseguendo troviamo il San Remo Apartments, caratterizzato dalle due alte torri, e quindi il Museo di Storia Naturale.Io e mia figlia avevamo già visitato tutti i musei di New York nella precedente visita, mia nipote invece è interessata solo al Guggenheim e al MOMA, quindi entriamo solo nell’ingresso dove si trova il famoso scheletro di dinosauro!

Attraversiamo quindi Central Park in orizzontale passando il Belvedere Castle e arriviamo lungo la 5^ Avenue al Guggenheim (89^ Str.). Mia nipote e mia sorella entrano per la visita e ci diamo appuntamento più tardi davanti al Metropolitan Museum. Io e mia figlia ce ne andiamo su una panchina nel parco, circondate da bimbi, nonne e mamme che approfittano della bella giornata per stare all’aria aperta.

Quando ci raggiungono compriamo l’hot dog ad uno dei tanti chioschi che sono davanti al Museo.

Proseguiamo a piedi e , all’incrocio con la 59^ str. arriviamo in Grand Army Plaza ( con il famoso Hotel Plaza del film “mamma ho riperso l’aereo”), entriamo alla Apple e poi da FAO Schwarz (58^) dove mia sorella acquista un gatto di peluche da riportare al nipotino. Entriamo quindi da Tiffany per un breve giro dei piani e poi nella Trump Tower per gustarci un caffè da Starbucks.

Quando usciamo vediamo che dall’altra parte della strada diverse persone sono in fila per entrare nel famoso negozio Abercrombie e Fitch!

Noi comunque proseguiamo e arriviamo alla cattedrale St. Patrick’s , che è in fase di ristrutturazione . Una visita all’interno e poi quando arriviamo alla 46^ str. ce ne andiamo in hotel per un riposino. Di kilometri ne abbiamo fatti e siamo solo al 1^ giorno!

Ritorniamo verso Times Square e ceniamo da Sbarro tra la 49^ e la Broadway. E’ un self service/pizzeria dove si paga “ a peso”. Le persone si servono mettendo il cibo su piatti di plastica “ a scompartimenti” e poi al momento di pagare i piatti vengono messi su apposite bilance. Una volta pagato possiamo sistemarci ai tavoli. Il cibo è buono e vario; ci sono alcuni tipi di pasta, di carne, verdure lesse e crude, e spesso, per non dire quasi sempre, torneremo qua durante la settimana.

I prezzi sono molto buoni, basti pensare che in due la cifra massima che abbiamo speso (mangiando il dolce) sono stati 28 $.

Ancora un giro a Times Square, come non farlo? Ci sono tanti negozi di abbigliamento a buon prezzo , tra cui Aeropostale e quello che vende le famose “Polo” che costano veramente poco rispetto a quelle che troviamo qua in Italia.

Lunedì 7/4/2014: Palazzo ONU- Grand Central Station- Flatiron Building- Memoriale dell’11/9 – Century 21

Mentre facciamo colazione guardiamo la mappa dell’itinerario programmato e decidiamo, almeno per la prima parte, di non prendere la metropolitana e di goderci a piedi la città anche se il percorso da fare è abbastanza lungo e comunque il tempo anche oggi sembra buono. Per le 15 abbiamo prenotata la visita al memoriale dell’11/9.

Ci dirigiamo, quindi, verso la 5^ Av., poi seguiamo la 45^ str. ed al termine, sulla destra, troviamo il Palazzo ONU. Il complesso edilizio che ospita lo United Nations Headquarters (il Quartier Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite) è ubicato in un’area di più di 6 ettari compresa tra la 42^ e la 48^ Street.

L’edificio è alto 154 mt. Sebbene di proprietà degli USA, la zona gode dei diritti di extraterritorialità.

Poi proseguiamo sulla 42^ ed arriviamo al Chrysler Building, il secondo grattacielo più alto, e ne visitiamo l’atrio.

Il Chrysler Building fu ideato in stile Art Decò, con una guglia in acciaio inox che con le sue campate a tre archi e le finestre triangolari doveva riprendere il motivo dei radiatori delle auto dell’epoca, infatti la sua forma caratteristica lo rende unico. Terminato nel 1930 alto 77 piani, detenne per un breve periodo il primato di edificio più alto del mondo, e anche quando fu superato in altezza dall’Empire State Building, continuò a restare un simbolo inconfondibile della città. Il Chrysler Building è alto 319 m e ha 77 piani, oggi è la costruzione cittadina più alta soggetta a vincolo monumentale.. Gli angoli dell’edificio sono invece ornati da fregi che riproducono, enormemente ingranditi, i tappi dei radiatori delle vetture della Chrysler. Tutta la parte alta del grattacielo è rivestita in acciaio inox e l’’atrio fu progettato come un immenso salone per esporre le automobili, nel 1978 fu restaurato e ancora oggi si possono ammirare le decorazioni in marmo, granito e acciaio cromato. Particolari sono i 18 ascensori le cui porte sono in legno pregiato decorate a intarsio con motivi che ricordano un loto stilizzato. Si può anche ammirare un soffitto dipinto da Edwardrumball che rappresenta i mezzi di trasporto del XX secolo.

Lì vicino troviamo la Grand Central Station che è senz’altro la principale stazione ferroviaria della città .

Costruita tra il 1903 e il 1913 su progetto di Whitney Warren e Charles Wetmore, la stazione presenta una facciata caratterizzata da un grande orologio, sormontato da tre sculture raffiguranti Mercurio, Ercole e Minerva; e dalla statua del magnate delle ferrovie Cornelius “Commodore” Vanderbilt. All’interno, molto bella è la grande volta decorata con la costellazione dello zodiaco ed il famoso orologio al centro della grande stanza, che abbiamo visto in tanti film.Possiamo notare che è un via vai di persone oltre che di turisti.. Si tratta della stazione con più binari al mondo, ben 67. E’ piena di negozi, ma soprattutto di posti dove mangiare

Dopodichè ci dirigiamo verso la New York Public Library e attraversiamo Bryant Park.

Ci si immette sulla 6^ ( chiamata anche Av. Of the Americas) fino a Herald Square, dopodichè si imbocca la Broadway, l’unica Avenue che attraversa Manhattan in diagonale. Ci infiliamo dentro ad un negozio pieno di oggetti per la casa e con sorpresa mia nipote incontra un’amica di università!!! Quant’è piccolo il mondo!!!

Arriviamo davanti al Flatiron Building. Questo edificio, è un grattacielo di 22 piani che raggiunge l’altezza di 95 metri. E’ stato il primo grattacielo autonomo fornito di un sistema antincendio e dotato di una centrale termica per la produzione di energia il cui vapore residuo viene utilizzato per riscaldare gli ambienti interni e per alimentare l’originale meccanismo di funzionamento dell’ascensore. Il Flatiron venne edificato nel 1902, su un progetto di D.H. Burnham, al fine di ospitare la sede della compagnia Fuller Construction (da cui la sua originaria denominazione, Fuller Building). All’epoca della sua costruzione era il più alto edificio di New York e detenne il primato fino al 1909, quando venne superato dalla Metropolitan Life Tower. Il nomignolo successivamente affibbiatogli (in italiano, palazzo ferro da stiro) è dovuto al suo particolare aspetto: il corso diagonale della Broadway costrinse infatti l’architetto Burnham a disegnare un edificio dall’insolita e originale forma a triangolo, una caratteristica che ne fece, a inizio secolo, un simbolo di New York oltre che un soggetto immortalato dai fotografi.

Poi si prosegue sempre sulla Broadway fino alla 17^ str. a Union Square. Inaugurata nel 1831, Union Square è oggi un importante punto di ritrovo per i newyorkesi.

C’è un mercato di frutta e verdura, diamo uno sguardo alle bancarelle e proseguiamo sulla Broadway.

Mentre camminiamo ci rendiamo conto di quanto sia veramente grave il problema dell’obesità negli USA. Infatti tantissimi giovani, ma ragazzine in particolare, sono in soprappeso dovuto alle loro abitudini alimentari basate su cibo fritto, hamburger straboccanti di salse con dentro di tutto e di più, bevande gassate e dolcissime!

Ci fermiamo a mangiare ad un “Pret a manger”,catena molto famosa anche a Londra per i sandwich freschissimi e poi, quando troviamo Baked by Melissa, il famoso negozio di cupcakes, entriamo e ne acquistiamo una per ciascuna!

Quando siamo di fronte al City Hall ci fermiamo da Starbucks per un caffè, poi visitiamo la St. Paul’s Chapel, che ospitò i feriti dell’11/9.

Da qui andiamo a piedi a Vesey Str. dove alle 15 abbiamo appuntamento per visitare il Memoriale dell’11 settembre (9/11 Memorial).Sono le 14 e comunque ci fanno passare. Mostriamo il pass che abbiamo stampato e che è nominativo ma non ci viene richiesto il documento di riconoscimento. Dobbiamo affrontare i soliti controlli tipo “aeroporto”. Al posto delle Twin Towers ci sono ora due enormi cavità quadrate – che ne ricalcano la pianta originale – con pareti alte 20 metri in cui scorre un flusso d’acqua perenne. Lungo tutti i quattro lati dei perimetri sono posizionate delle grandi placche di bronzo con incisi i nomi delle quasi 3.000 vittime. Vengono i brividi al pensiero di cosa deve essere stato vivere quei momenti e vedere persone che si lanciavano dalle torri! Alle spalle del Memoriale sorge il WTC 1, quasi completato, con i suoi 104 piani, con in cima una lunga antenna. E’ un bell’edificio comunque le due torri erano senz’altro un’altra cosa! Erano proprio il simbolo di New York!

Il tempo si è rabbuiato e qualche goccia di pioggia inizia a cadere

Lasciato il memoriale, proprio di fronte a Ground Zero in Vesey Street c’è il famoso outlet Century 21 e ci dirigiamo lì per un po’ di shopping. Rispetto al 2008 è molto più grande e ben organizzato. Ci sono le firme più famose, specialmente quelle americane più in voga: Michael Kors, Guess, Steve Madden,Tommy Hilfiger, Nine West, Marc Jacobs, Ralph Lauren……

Probabilmente ci passiamo più di due ore ed abbiamo già diversi acquisti: 4 borse, magliette e scarpe per mariti e nipoti! E senz’altro ci ritorneremo!

Proprio all’uscita, in Cortland Str. c’è una stazione della metropolitana (subway) e qui c’è giusto la linea R gialla Uptown che ci porta fino a Times Square.

Diciamo che per chi è abituato alla metropolitana di Londra o Parigi ,all’inizio, sembra abbastanza complicato capire le direzioni ed il tipo di treno da prendere.

Per spostarsi all’interno di Manhattan e per Brooklyn, bisogna verificare la direzione della metro: se si deve andare verso nord bisogna prendere la metro verso uptown, verso sud downtown. Inoltre è necessario fare attenzione che la metro da prendere sia local e quindi fermerà in tutte le stazioni, express fermerà solo nelle principali, infatti occorre leggere sulla mappa delle metro quale lettera si ferma alla stazione che ci interessa.

Decidiamo di non fare la metro card ma la Pay Per Ride Metrocard (regular): questo tipo di Metrocard è adatto a chi pensa di fare poche corse con la metropolitana o con gli autobus. Infatti come dice il nome, paghi il costo di ogni corsa. Possiamo farla alla biglietteria all’interno della stazione della metropolitana o alle macchinette caricandoci sopra una cifra. C’è la biglietteria e decidiamo di caricarci 40 $. Per ogni corsa verranno scalati $2,50, a persona. Possono utilizzare la stessa Metrocard fino a 4 persone, per cui va benissimo!.

Lasciamo i pacchetti in hotel, una doccia e poi usciamo per cenare da Sbarro e poi ci dirigiamo all’Hard Rock Cafè, in Times Square, per acquistare delle “spille” ed una maglietta da regalare.

Martedi’ 8/4/2014: Statua della libertà-Ellis Island – Wall Street- Brooklyn Bridge,-Century 21

Per le 11,00 di stamani abbiamo la prenotazione per il traghetto che parte da Battery Park per la Statua della Libertà

Facciamo colazione e andiamo a Times Square per prendere la linea 1 rossa downtown della metropolitana.

Ci fermiamo a Rector Street e facciamo un giro a piedi a Battery Park, per vedere dove è posizionata la Sphere , la sfera bronzea dello scultore Fritz Koenig. La sfera si trovava nella Austin J. Tobin Plaza, tra le Torri Gemelle, e per questo motivo ha subito gravi danni in seguito all’attentato dell’11 settembre 2001.

Sembra quasi impossibile ma c’è nebbia!! Si sentono le sirene dei battelli, che non si vedono, che avvertono della loro presenza!

Prendiamo quindi il battello per andare a vedere “Miss Liberty”. Esistono tre tipi di biglietti (tutti includono il battello che va anche a Ellis Island): noi abbiamo quello per il Piedistallo: è il secondo livello.

Peccato, non è proprio possibile vedere lo skyline di New York ed anche la Statua la vediamo quando siamo proprio vicino!

La Statua della Libertà, fu un regalo fatto dalla Francia agli Stati Uniti per il centenario dalla Guerra d’Indipendenza, ed è riconosciuta universalmente quale simbolo di libertà e democrazia.

Soprannominata dagli americani “Miss Liberty”, si eleva sulle rovine di un’antica fortezza ottocentesca a Liberty Island, un isolotto roccioso, di poco più di 5 ettari situato nella Upper Bay, a circa 4 km a Sud-Ovest di Battery Park. Proclamata nel 1924 monumento nazionale, dal 1937 la Statua della Libertà viene gestita dal National Park Service. E’ alta 46 m (93 compreso il basamento) e pesa 225 tonnellate. Consiste in un’armatura in acciaio (realizzata da Gustave Eiffel) rivestita di tavole di rame spesse 2,5 mm e raffigura la dea della libertà nell’atto di calpestare le catene della schiavitù. Il capo è ornato da un diadema a sette raggi (simboleggiante la libertà che si irradia verso i sette continenti e i sette mari), la mano destra è sollevata a innalzare una fiaccola laminata in oro mentre la mano sinistra regge la Dichiarazione d’Indipendenza con la storica data del 4 luglio 1776. Soliti controlli di rito e saliamo i 195 scalini che ci portano al piedistallo e da lì lo spettacolo è veramente mozzafiato! La nebbia si sta alzando e piano piano ci appaiono i grattacieli della grande mela sullo sfondo!

Una volta visitata la statua ci imbarchiamo nuovamente, però verso Ellis Island, il posto dove arrivavano i vari immigrati da tutto il mondo che qui venivano registrati ed iniziavano la loro avventura americana Oggi sarebbe chiamato “Centro di prima accoglienza”. C’è il Museo dell’Immigrazione che raccoglie resti e testimonianze di persone ed intere famiglie.

Ritorniamo a terra e ci dirigiamo verso Wall Street, ma prima come da manuale, e’ doveroso fermarsi davanti al Charging Bull, una enorme statua di bronzo raffigurante appunto un toro pronto alla carica che adorna la piazza di Bowling Green , al quale dobbiamo toccare gli…attributi perché sembra che porti fortuna!! Poi Trinity Church e infine la NY Stock Exchange. Ammiriamo la Federal Hall e annessa statua di George Washington (è il luogo dove fu proclamato presidente).

Ci fermiamo ad un Mc Donald’s per un pranzo “all’americana”: hamburger e patatine fritte!! Sempre a piedi proseguiamo fino ad arrivare al City Hall Park, dove è posizionato il municipio e il Woolworth Building che, con i suoi 319 metri d’altezza, è rimasto l’edificio più alto del mondo fino a quando il Chrysler Building gli rubò il primato nel 1930.

Da qui iniziamo la passeggiata pedonale che attraversa il ponte di Brooklyn, il primo ponte sospeso in acciaio del mondo, costruito nel 1883 e diventato uno dei simboli della città. Il Ponte di Brooklyn collega i due distretti newyorchesi di Manhattan e di Brooklyn. Sorretto da due imponenti piloni in granito con doppia arcata neogotica (alti 89 m), che lo tengono sospeso a circa 40 m sul fiume, il ponte ha una lunghezza di 1052 m (senza contare le rampe d’accesso) e una larghezza di circa 26.

Ci si impiega circa mezz’ora ad attraversarlo tutto e la vista che si ha su Manhattan è impareggiabile. Bisogna fare attenzione però alle biciclette che sfrecciano a tutta velocità sulla corsia a loro destinate!

Prima di arrivare a Brooklyn si scendono delle scalette sulla sinistra che permettono di raggiungere il Brooklyn Bridge Park . Solo pochi minuti a piedi e davanti ai nostri occhi si apre una vista straordinaria, tutti i grattacieli di Lower Manhattan allineati davanti all’East River! Una coppia di cinesi, lei in abito da sposa, stanno facendosi le foto con lo sfondo dello skyline di New York. Sulla nostra destra Il quartiere DUMBO (Down Under the Manhattan Bridge Overpass) che si trova da un lato tra il Manhattan Bridge e il ponte di Brooklyn e dall’altro tra la zona ad est del Manhattan Bridge e il Vinegar Hill.

Con il richiamo dei turisti e quindi con la crescita dell’interesse verso Dumbo, il quartiere sta diventando molto richiesto tanto che gli affitti degli edifici sono abbastanza cari.

Riattraversiamo il ponte e poi decidiamo di rituffarci al Century 21 dove passiamo altre due ore di shopping anche perché rispetto a ieri ci sono cose nuove e quindi perché non approfittarne? Fortuna che per le valigie possiamo trasportare fino a 23 kg!!

Di nuovo la metro R gialla uptown fino a Times Square, un salto all’hotel per lasciare i pacchetti e per una doccia e poi di nuovo a cena .da Sbarro!!

Mercoledì 9: Washington Square -Village-Chelsea (high line)- Macy’s- Empire

Oggi iniziamo a vedere anche gli altri quartieri di New York. Il programma odierno prevede il Village e poi una passeggiata sulla High line a Chelsea. Prendiamo la linea R gialla downtown a Times Square e ci fermiano all’8th str.. Andiamo in Washington Square, la piazzetta del “Villaggio”, ritrovo preferito di universitari . Il simbolo della piazza e’ il grosso arco sotto il quale si ritrovano gli studenti della New York University, che si trova su di uno dei lati della piazza. Proseguiamo su Grove Str., questa è la zona in cui è stato girato il famoso serial “Friends”

Ritorniamo poi sulla destra sulla Christopher Str. Questa strada è, a partire dagli anni ‘70, la via simbolo del movimento gay e del gay pride..

Ci dirigiamo a destra sulla Bleecker Str.ed incrociamo Perry Street, dove al n. 66, nella serie televisiva Sex and the City, c’era la casa di Carry Bradshaw e la riconosciamo subito da lontano perché alcuni ragazzi e ragazze si stanno immortalando sugli scalini!. Foto di rito anche per noi!Sempre qui vicino a Charles Street, sembra che ci viva proprio l’attrice Sarah Jessica Parker con suo marito Matthew Broderick..

Proseguiamo sulla Bleecker Str. e all’incrocio con la 11th str., c’è Magnolia Bakery dove assaggiamo le famose cupcakes. È qui che hanno girato diversi episodi di Sex and the City, che l’hanno resa famosa.

Questa parte della città e’ nota come il Village, infatti assomiglia proprio ad un villaggio con case dai tipici mattoncini marroni. Riprendiamo il cammino e quando incrociamo Washington Str. invece andiamo sulla destra e proseguiamo fino alla High Line, che inizia vicino alla 14th street, a GANSEVOORT Str. La High Line, così come suggerisce il nome, è un percorso pedonale sopraelevato situato nel quartiere di Chelsea. Lungo circa due chilometri, prende il posto di una vecchia ferrovia. Da qui si sale attraverso una rampa d’accesso(utilizzata una volta dagli operai della ferrovia) e ci si impiega circa 45 minuti per percorrerla tutta (con passo lento), è una sorta di giardino pensile interamente costruito su una vecchia linea sopra-elevata della metropolitana. Peccato che, essendoci stata la neve fino a pochi giorni fa, non ci sono alberi in fiore e l’erba quasi non esiste!

Resta comunque un ottimo pretesto per sfuggire dal traffico e dai rumori di Manhattan. Per scendere utilizziamo l’ultima rampa sulla 29^ str. e in pochi minuti a piedi siamo al Madison Square Garden, di fronte c’è la Penn Station, e quindi entriamo da Macy’s, uno dei più “Grandi Magazzini” del mondo che dobbiamo assolutamente visitare(al Visitor Center di Macy’s la “Welcome International Saving Card” permette di ottenere uno sconto dell’10% su tutti gli acquisti, anche sui prodotti già in saldo), e poi finalmente all’ Empire, dove saliamo in pochissimo tempo fino all’86^ piano.

Gli scavi delle fondamenta di questo prestigioso edificio iniziarono poche settimane prima del terribile crollo della borsa dell’ottobre 1929 e i lavori furono ultimati nel 1931, non molti mesi dopo l’inaugurazione del Chrysler, a cui rubò il primato di edificio più alto del mondo, superandolo di circa 60 metri. Per innalzare l’Empire State Building occorsero 14 mesi di lavori serrati, durante i quali fu battuto il record di costruzione di quattro piani alla settimana e, cosa mai successa prima di allora, le spese furono inferiori a quelle previste durante la progettazione. Per la prima volta infatti si pensò di dotare un edificio di quell’altezza di un osservatorio panoramico aperto ai turisti. Nel 1933 l’Empire fece la sua apparizione nel cinema, diventando celebre la sua scalata da parte di King Kong, che da lassù cercava di catturare gli aerei che lo attaccavano.

Finita la visita, ci incamminiamo a piedi fino a Port Authority dove ci fermiamo a mangiare un dolcetto da Carlo’s Bakery (il famoso “Boss delle torte”) tra la 42nd str. e l’8^ Avenue. I prezzi sono abbastanza alti e sinceramente i muffin che abbiamo mangiato non ci hanno entusiasmato più di tanto! Su schermi televisivi, all’interno del locale, vanno in onda gli episodi della serie televisiva il Boss delle torte.

Ci incamminiamo verso l’albergo, una doccia e poi decidiamo di ritornare a piedi sulla 34^ strada dove nel pomeriggio avevamo visto un locale chiamato “Bistrot” dove anche qui si mangia “ a peso”, tra cui anche cibo cinese.

Mangiamo discretamente e poi ritorniamo, sempre a piedi, verso Times Square.

Giovedì 10: Union Square – Broadway Av. -Canal Str.- Centre Str- Century 21.

Prendiamo la metro linea R gialla downtown da Times Square fino a Union Square 14

E da qui percorriamo la Broadway (oramai la conosciamo benissimo!!)e quando incrociamo Canal Street ci tuffiamo a “China Town”E’ un quartiere molto caotico, soprattutto per i turisti che lo affollano, e per i cinesi che ad ogni passo si avvicinano e chiedono se vuoi comprare un orologio o una borsa o altri oggetti; ovviamente contraffatti. Questo quartiere è il paradiso delle griffe contraffatte!

Le bancarelle coloratissime sono pieni di prodotti che non riusciamo a capire cosa siano, specialmente le verdure (?) e i crostacei!

Poi passiamo per Mulberry Street, ovvero quel poco che rimane di Little Italy, mangiata dalla vicina Chinatown. Ristoranti dai nomi italiani e camerieri che invitano a entrarvi. Noi ne abbiamo incontrato uno che parlava perfettamente italiano, ma era albanese!

Ritorniamo sulla Broadway, ci fermiamo a mangiare un hot dog nel giardino davanti al City Hall, poi andiamo a Centre Street a vedere i luoghi in cui si svolge il famoso telefilm americano “Law and Order”.

“Purtoppo” nelle vicinanze c’è il Century 21 per cui non resistiamo a tornarci ancora una volta ( questa volta veramente l’ultima) per vedere se ci sono gli stessi prodotti o qualche novità! Chissà perché ma qualche altra cosa da comprare riusciamo a trovarla!

Riprendiamo la metro fino a Times Square, una sosta in albergo per posare gli acquisti e per una doccia e poi di nuovo ci rituffiamo “nell’ombelico del mondo”!

Per la cena, vuoi per la vicinanza, vuoi perché c’è veramente tanta scelta di pasta, carne e verdura, decidiamo di ritornare da Sbarro.

Venerdì 11: Chelsea Market – Grand Central – Moma

Avevamo in programma la visita a Coney Island ma le previsioni del tempo viste alla televisione non sono buone per cui decidiamo di tornare verso Chelsea per visitare il Chelsea Market che è senza dubbio il mercato gastronomico più famoso della zona. Questo enorme mercato si trova in un edificio recuperato da una ex fabbrica, la National Biscuit Company (dove, tra l’altro, sono stati inventati i biscotti Oreo) e si trova tra la 9th Avenue e la 15esima strada .

All’interno ci sono diversi negozi che vendono prodotti italiani, tra cui quello di Giovanni Rana!

Usciamo e c’è il sole (previsioni sbagliate!!).

Troviano un supermercato ed entriamo incuriosite. Restiamo meravigliate dalle dimensioni dei prodotti: è tutto “oversize”!!, dalle bottiglie delle bibite alle bistecche!!

Acquistiamo dei biscotti tipo “cookies” ed altri dolcetti da riportare in Italia.

Decidiamo poi di andare a piedi verso la Grand Central per assaggiare i famosi hamburger di SHAKE SHACK. In effetti sono buonissimi! E’ simpatico il fatto che una volta pagato danno un telecomando che inizia a vibrare quando il menù è pronto!

Ritorniamo all’albergo per posare i sacchetti delle compere fatte al supermercato, telefoniamo per confermare la navetta per l’aeroporto e poi ci incamminiamo per accompagnare mia nipote al Moma che nel pomeriggio è possibile visitare gratuitamente. Siamo nella 5^ strada e proprio all’altezza del Moma vediamo macchine della polizia, sbarre alle strade e persone che sembrano in attesa di qualcosa. Chiediamo cosa succede e ci viene detto che sta per passare Obama! Senz’altro, pensiamo, si tratta di uno scherzo, hanno visto che siamo turisti per cui ci prendono in giro!! Invece sta proprio arrivando la macchina presidenziale nera con ai lati dei finestrini anteriori le bandierine americane che sventolano. Le persone cominciano ad applaudire ed a gridare dalla gioia! Che emozione anche per noi! Abbiamo poi saputo dalla televisione che Obama e Michelle erano all’hotel Sheraton, proprio lì vicino, ad una convention del loro partito

Accompagniamo mia nipote al Moma e poi ci dirigiamo nel negozio di Abercrombie per dare uno sguardo alle novità.

Rientriamo in hotel per una doccia e non appena mia nipote ci raggiunge ce ne andiamo a cena, dal solito Sbarro! E poi per l’ultima volta ci godiamo Times Square di notte!

Prima di salire in camera facciamo il check in on line e stampiamo la carta di imbarco (comodissimi questi PC con stampante!)

Sabato 12: Ultimo giorno

Mattinata ….vagabonda…..tra la 5^ strada e Times Square a terminare le ultime spese e ad “immagazzinare” le immagini di N.Y…..

Alle 15,05 arriva lo shuttle che ci riporta al JFK . Lungo il tragitto mi tornano in mente le note di una famosa canzone: “leaving New York never easy”, infatti non è facile lasciare questa stupenda città! La malinconia ci avvolge tutte! Arriviamo silenziose all’aeroporto dove partiamo alle 20,30.

Atterriamo alle 10 a Malpensa e purtroppo ci troviamo subito catapultate in una realtà “nostrana”: lo sciopero nazionale dei treni, per cui tra varie vicissitudini riusciamo a mettere piede in casa dopo le 20,00. …c’è voluto più che andare a New York!!

Bye Bye “grande mela”, see you soon!

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4 DONNE A NEW YORK...........E OBAMA A SORPRESA!

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4 DONNE A NEW YORK...........E OBAMA A SORPRESA!

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4 DONNE A NEW YORK...........E OBAMA A SORPRESA!

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4 DONNE A NEW YORK...........E OBAMA A SORPRESA!



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