Un posto per tutti a New York City

Sono stata animata nelle giornate newyorkesi da sentimenti contraddittori (penso sia l’effetto New York!) che oscillavano tra l’entusiasmo e l’incanto, l’indifferenza e il disorientamento. Ma ho comunque imparato alcune cose su questa città che, molto umilmente, provo a condividere! :)
Scritto da: Silvia*
un posto per tutti a new york city
Partenza il: 24/10/2013
Ritorno il: 04/11/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Ho selezionato alcuni dei miei scatti del recente viaggio a New York perché credo esprimano bene le tante anime di questa città (o, perlomeno, quelle che io vi ho trovato). Premetto che non ho mai avuto il mito americano e che, tendenzialmente, sono più amante delle città europee, con i loro vicoli, le piazze come luogo di incontro, la loro storia. Aggiungo anche che, come hanno già scritto in molti, New York è talmente impressa nell’immaginario di chiunque grazie al cinema e alla tv che è difficile partire senza avere già un’idea perlomeno vaga di quello che ti aspetti di vedere. In ogni caso devo comunque ammettere che la città di New York è riuscita a stupirmi ed emozionarmi. Ho amato tantissimo alcuni luoghi tanto da sentire quella sensazione di “casa” che solo certi posti al mondo riescono a regalarti così come invece ho odiato e sono rimasta delusa da altri posti che mi hanno al contrario lasciata spaesata e disorientata. Sono stata animata nelle giornate newyorkesi da sentimenti contraddittori (penso sia l’effetto New York!) che oscillavano tra l’entusiasmo e l’incanto, l’indifferenza e il disorientamento. Ma ho comunque imparato alcune cose su questa città che, molto umilmente, provo a condividere!

Ho imparato che a New York ognuno può trovare il proprio posto. Forse è questo uno degli aspetti newyorkesi che mi è piaciuto di più. È una città che offre talmente tanto e in talmente tanti modi diversi che è difficile non potersi cucire addosso il proprio abito da queste parti. Puoi trovare la quiete dei parchi pubblici (magici nei colori autunnali) o le luci stroboscopiche di Times Square, una tranquilla libreria in una strada secondaria dove bere un caffè (ovviamente annacquato!) così come locali all’ultima moda dove sfilare come fossi sul red carpet, puoi fare indigestione di alcune delle più belle opere d’arte del mondo così come perderti tra le vetrine scintillanti della 5th Avenue.

Ho imparato che a New York è tutto grande, big, esagerato, ogni cosa sembra sempre alla ricerca di un primato…e questo a volte è un bene a volte è un male…ma nonostante questo a Manhattan puoi spostarti con facilità con i mezzi pubblici e anche a piedi e non sentirti poi così spaesata.

Ho imparato che qui non importa quanto sei strano, non importa come ti vesti, non importa il colore dei tuoi capelli…nessuno ti noterà per le strade di New York, perché anche la cosa più stralunata che tu possa fare probabilmente qualcuno lì l’ha già fatta molto prima di te!

Ho imparato che pur nella sua frenesia, confusione, spersonalizzazione anche questa città può regalare squarci di grande umanità. Ho impressa nella mente e nel cuore l’immagine di una famiglia che pranza insieme al fast food o quella di un giovane che offre qualcosa da mangiare ad un senza tetto alla fermata della metro o della signora sull’autobus che ci vede con la cartina in mano e ci offre il suo aiuto per trovare la strada o della ragazza all’uscita dal Madison Square Garden che ci regala la maglietta dei Knicks o l’immagine del matrimonio a Central Park o, infine, l’immagine del tifo e del calore del pubblico per i corridori disabili della Maratona. Sono questi sguardi, questi gesti, questa umanità e questi momenti di tenerezza uno dei ricordi più belli che “riporto a casa” da questo viaggio.

Quel che è certo è che sentirò sempre un legame a doppio filo con New York City, che in ogni caso prima o poi dovrò tornarci perché ci sono ancora milioni e milioni di cose che vorrei vedere e che avrò sempre un debito di riconoscenza nei confronti di questa città (e delle mie compagne di viaggio naturalmente!) perché mi ha regalato in un momento difficile attimi di vera serenità, fiducia e libertà.

P.s. A breve l’itinerario di viaggio!

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