Il sogno americano… New York

La Grande Mela è il sogno americano di tutti... ecco il nostro racconto di viaggio
Scritto da: Si1vi4
il sogno americano... new york
Partenza il: 03/04/2011
Ritorno il: 09/04/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
New York di Silvia & Andrea

New York è il sogno americano di tutti e in particolare di tutti gli appassionati di cinema e serie tv come lo sono io. E’ impressionante quanto tutto sia così familiare anche se è la prima volta che metti piede negli States.

Il nostro viaggio è iniziato mesi prima: dal momento che abbiamo deciso di partire e abbiamo iniziato a prenotare volo e soggiorno io mi sono immersa nella rete alla ricerca di informazioni, commenti e opinioni di altri disperati come me che cercavano di organizzare il loro viaggio in modo da sfruttare al massimo i 6/7 giorni che quasi tutti hanno a disposizione per questa immensa città. Devo però dire che 7 giorni sono giusti per visitare la città se si ha le idee chiare e si riesce a capire quali sono le proprie priorità: noi ad esempio non eravamo molto attratti da spese e negozi rinomati ma volevamo più vivere la città e assaporare l’ambiente.

Se voi invece venite a New York per fare spese allora dovete decidere di rinunciare a qualcosa oppure mettere in conto qualche giorno in più: almeno uno se volete visitare il famoso outlet del New Jersey.

Io ho letto e stampato di tutto, tanto che alla fine ero quasi diventata amica delle persone che hanno messo i loro resoconti di viaggio in rete: ho quindi deciso di fare lo stesso per permettere a chi viene dopo di me di usare la mia esperienza per godersi la grande mela alla grande.

Noi abbiamo deciso di visitarla nella prima settimana di aprile sia per motivi di lavoro ma anche perché nelle guide era riportato insieme a maggio uno dei mesi migliori per la visita: purtroppo non siamo stati fortunatissimi col tempo in quanto nel 2011 la stagione era, probabilmente, molto indietro. Se volete andare sul sicuro forse meglio fine aprile inizio maggio. Cmq il tempo a New York cambia molto velocemente: nella stessa giornata abbiamo beccato sole, nuvole, vento, freddo, caldo e pioggia quindi armatevi di pazienza e non fatevi prendere dallo sconforto se la mattina vedete il cielo coperto: la sera potrebbe riaprirsi e offrirvi un tramonto favoloso. Vi consiglio di controllare le temperature prima della partenza in modo da rendervi conto se le medie stagionali sono valide o se dovete mettere in valigia vestiti più leggeri o pesanti. Ormai su internet c’è il meteo in tempo reale di ogni parte del mondo e non costa nulla controllare: eviterete così di fare la fine di molte persone che mi sono trovata accanto che probabilmente si aspettavano temperature più in linea con le medie del periodo e giravano con sandali e senza calze! Io ho ringraziato il cielo di essermi portata guanti, sciarpa e cappello anche perché quando il vento decide di tirare è abbastanza gelido! Nella nostra settimana le temperature sono variate da 2 a 15 gradi… e poi con i gradi farenight non ci si capisce niente!

Abbiamo trovato un buon volo da Firenze con scalo a Monaco (andata) e a Francoforte (ritorno) per (più o meno) 380 euro a persona andata e ritorno. Per l’albergo invece abbiamo soggiornato al Dream Hotel tra Brodway e la 55 st che è veramente ottimo. Inizialmente abbiamo cercato anche soluzioni più economiche ma la differenza di prezzo non valeva la differenza tra le recensioni : 100 euro in una settimana e il rischio di finire in qualche stanza col bagno in comune o in qualche bettola scomoda e con scarafaggi in camera!

Al momento della prenotazione abbiamo chiesto se era possibile avere una stanza alta e silenziosa e devo dire che ci hanno accontentato con un 6 piano con finestre nella corte interna. Di certo il panorama non esiste ma vuoi mettere la tranquillità: in fondo noi abbiamo usato la camera per dormire e quindi quello che ci interessava era il silenzio, la pulizia e la comodità. Inoltre è molto complicato su internet capire il prezzo finale degli alberghi in quanto di solito le tasse non sono incluse nel prezzo e vengono aggiunte al conto al momento del pagamento in albergo: c’è la tassa sul soggiorno, la tassa statale e un’altra tassa giornaliera… insomma un vero casino se si vuole fare i conti al centesimo e si rischia di scegliere una struttura rispetto ad un’altra perché creduta più economica e poi ci si rende conto che non è così.

Se poi volete la vista sulla strada non lamentatevi del rumore!

Noi alla fine di tutto abbiamo speso sui 1000 dollari con le tasse e considerato il cambio non è molto. La camera era pulita, c’è stato qualche inconveniente con le pulizie giornaliere ma solo perché non ci avevano spiegato bene come funziona il pulsante non disturbare: il nostro pessimo inglese non ha aiutato a renderci la comprensione facile! ^_^ Poi risolto il problema è stato tutto ottimo! (per chi ne avesse bisogno il pulsante del campanello deve stare sul verde altrimenti quando da fuori suonano viene la scritta non disturbare e gli addetti non entrano… e quindi lasciano un biglietto e non puliscono)

La biancheria da letto è meravigliosa e il letto morbidissimo. Noi non siamo due stanghe quindi la misura ci ha soddisfatto, forse per una persona più alta i letti americani sono un po’corti, ma se volete stare sicuri prendete un letto più grande. Ah… l’acqua fredda si apre verso destra e l’acqua calda verso sinistra: ho letto critiche ad alberghi per questa cosa ma credo che sia una convenzione americana e poi non è che sia questa tragedia quando si capisce!

Asciugamani ottimi e in bagno oltre agli splendidi saponi e saponette l’acqua calda era subito a temperatura e ottima pressione. L’unica cosa che posso dire è che lo scarico era un po’ lento ma dato che il bagno era pulitissimo non mi ha infastidito molto… e io sono una che si infastidisce per queste cose!

La stanza non era gigantesca e l’arredo non era proprio nuovo di pacca però nel complesso l’ambiente era accogliente e l’uso di giochi di luce la rendevano sofisticata e molto newyorkese! Alla reception non parlano altro che inglese, anche se nel sito c’è scritto personale multilingue, in compenso i facchini e le persone di servizio parlano tutti anche uno spagnolo dignitoso. Quindi anche se siamo stati sfortunati con la reception alla fine ci siamo fatti capire.

Come già detto la posizione è ottima: a piedi in 5 minuti sei a Time Square e con qualche minuto in meno sei a Columbus Circle! A 20 metri dall’ingresso c’è la metro linea gialla che taglia praticamente in due Manhattan: noi l’abbiamo sfruttata quanto potevamo e non abbiamo mai preso nemmeno un taxi!

Per arrivare in albergo abbiamo prenotato dall’Italia lo shuttle GoAirLink che con 17 dollari ci ha portato da Newark direttamente all’albergo. Il servizio è ottimo se si considera che il pulman di linea costa solo 2 dollari in meno e ti lascia alla Grand Station: unico inconveniente è stato la persona che è alla reception degli shuttle all’aereoporto (per tutti è uguale) che sembrava si divertisse a mettere fuori strada la gente e farla girare per i terminal degli autobus quando bastava restare li ad aspettare un gentile autista che ti veniva a prendere direttamente accanto alla sua postazione. Ripeto che il nostro inglese non è granchè però lei non si è nemmeno sforzata, bastava indicare con un gesto della mano o fermarci quando ci ha visti allontanare! E non siamo stati gli unici caduti nelle sue grinfie! ^_^ Anche letteralmente dato le unghie super laccate che aveva!

Se arrivate al Jfk potete anche decidere di prendere la metro direttamente dall’aeroporto (non mi sono informata sui costi dato che non ci interessava) ma da Newark, dato che non c’è la metro, per due dollari dopo 12 ore di viaggio qualcuno che ti lascia davanti all’albergo fa piacere.

Primo giorno: Lunedì 4 Aprile

Ci siamo svegliati prestino a causa del Jet-leg e quindi eravamo tra i primi a fare colazione al dinner davanti all’albergo che poi abbiamo scoperto pure un posto famoso: dopo un po’ il posto si è riempito! Abbiamo fatto la classica colazione americana con pancake e sciroppo d’ acero, uova e bacon accompagnati da the e caffè a ciclo continuo se vuoi.

Dopo abbiamo iniziato a gironzolare un po’ nei dintorni e ci siamo accorti che il MoMa era veramente a due passi dall’albergo. Abbiamo visitato il museo che è molto interessante al 5 piano e una parte del 4 piano dove c’è l’arte moderna americana più famosa. Gli altri piani se avete poco tempo li potete anche saltare dato che dopo il “Cielo Stellato” di Van Gogh, Picasso e una serie di autori famosissimi quello che viene dopo a me è sembrato molto scialbo. Bisogna essere appassionati d’arte per goderselo veramente tutto: noi ci abbiamo messo più o meno 3 ore ma siamo passati molto velocemente sui piani poco interessanti.

Dopo il museo abbiamo fatto la prima conoscenza della immensa rete di metro di new york.

Abbiamo fatto le nostre metrocard alla macchinetta automatica pagando direttamente con il bancomat (non carta di credito).

Nel midtown west sono concentrati negozi famosi e grattacieli prestigiosi: Apple store: per gli apassionati della casa nella mela, Fao: bellissimo negozio di giochi che ti fa tornare bambino e dove puoi anche suonare il pianoforte coi piedi in pieno stile “Big”, Nike Town: 5 piani delle ultime novità della famosa marca e poi Tiffany, Gucci, Bulgari e tutto quello che riuscite ad immaginare. I grattacieli non sono da meno e nella zona troverete la Trump Tower, il Crysler Bulding, IBM Building, Sony Building, la Lvmh, l’Hotel Astoria con la sua bella galleria di negozi e la splendida hall dove ti puoi sedere senza che nessuno ti dica niente e perfino navigare gratis.

Dopo ci siamo diretti al palazzo dell’Onu ma siamo arrivati era tardi (chiude alle 16 e 30) quindi se siete interessati alla visita programmate il palazzo per la mattinata. Noi abbiamo fatto solo qualche foto dell’esterno e della hall.

Dato che nella serata il tempo era migliorato dopo un giro alla Grand Central abbiamo deciso di salire sul Empire state Building per ammirare il tramonto. Credo che se siete interessati a salire sui grattacieli è il momento migliore in modo da godersi il panorama di giorno, col tramonto e con le luci della notte.

Dopo, stanchi e affamati, abbiamo cenato in locale rinomato per il pastrami “2nd avenue deli”: a me non ha entusiasmato ma è nell’ottica di New York assaggiare più cose possibile in quanto la grande mela ti offre veramente quasi tutto quello che esiste al mondo e dato che non esiste il piatto tipico newyorkese come lo intendiamo noi sperimentare è d’obbligo!

Secondo Giorno: Martedì 5 Aprile

Colazione con cheescake e visita alle ultime cose che non eravamo riusciti a vedere il giorno prima del midtown come Time Square, Toy’s U R: altro negozio di giocattoli più spettacolare ma meno fornito, la biblioteca di “The day after tomorrow”.

Dato che il tempo era peggiorato ci siamo rifugiati al Metropolitan Museum. Anche questo è molto grande e alla fine non riesci a goderti appieno tutto dato che dopo una parte inizi ad essere molto stanco e traboccante di cultura: noi ci siamo stati più o meno 4 ore ma alla fine non ci entrava nel cervello più niente. Magari scegliete la sezione che vi interessa di più e approfondite quella visto che ogni sezione è un museo a se stante e sono tutte cose diverse le une dalle altre.

Dato che ancora il tempo non era un gran che la nostra prima bevanda calda da asporto, come fanno tutti i neworkesi, è stata molto piacevole: ottimo modo per scaldarsi mani e spirito. Smesso di piovere ci siamo diretti verso il Rock Feller center dove oltre alla sede della NBC, il Radio city hall e la famosa piazza con la pista di pattinaggio si più accedere al grattacielo Top of the Rock. La serata era molto bella e l’aria molto più limpida del giorno prima quindi ci siamo goduti appieno questa visita che forse è anche più bella di quella che si gode dall’empire: anche perché puoi vedere anche lui che si accende con tutte le altre luci della città. Inoltre il “Top of” è molto più aperto dato che non ci sono sbarre ma vetri e sembra propri di stare in cima al mondo, portatevi qualcosa di caldo perché il vento è molto forte.

Dopo abbiamo mangiato un ottimo pollo e un buon hamburger nella famosa polleria Chirping Chicken del West Upper Side dove la clientela è veramente varia, dal poliziotto in divisa al rapper stile 50cent al gentleman in giacca e cravatta, tutti a spolpare ali di pollo.

Terzo Giorno: mercoledì 6 aprile

Dato che la giornata era prevista bella ne abbiamo approfittato per visitare Central Park. Prendetevi un po’ di tempo e gironzolate in pace per godervi il clima del posto, magari prendetevi da mangiare al piano interrato del centro commerciale Warner in Columbus Circle e fate come i Newyorkesi che il fine settimana vanno li a fare i pick-nic e godersi il verde. Noi ci abbiamo fatto colazione ma ricordatevi una protezione solare se siete delicati in quanto 3 ore di sole in aprile sono state sufficienti per farci arrossare tutti quindi non immagino come saremmo tornati se avessimo beccato una settimana serena!

Dopo siamo andati ad Harem, abbiamo fatto un giro per cercare l’Abissinian Church e visto il famoso Apollo Teather. Noi non avevamo una domenica a disposizione quindi niente coro Gospel ma già passeggiare per quelle vie ti da l’impressione di essere in una zona molto diversa dal resto di New York e per un bianco non è facile mescolarsi all’ambiente come nel resto della città! ^_^ Da vedere senza preoccuparsi della sicurezza… in tutta manhattan sia di giorno che di notte ci siamo sentiti sempre tranquillissimi.

Ritornati in centro abbiamo fatto un giro da Mecy’s, giusto per vedere com’era e abbiamo avuto la fortuna di assistere alla spettacolare esposizione floreale che fanno tutti gli anni in onore della primavera. Medison Square e poi il favoloso bar rotante del hotel Marriot a Time square: la cosa non è proprio economica ma non si vede tutti i giorni quindi il prezzo vale lo spettacolo. Poi anche solo fare in su e giù con i loro futuristici ascensori è divertente!

Dopo ci siamo diretti verso il west village per cenare al ristorante CowGirl in stile Farwest molto carino e accogliente.

Quarto giorno: Giovedì 7 Aprile

Dato che le previsioni avevano messo pioggia ci siamo diretti al Museo di storia Naturale e ci siamo stati circa 5 ore. Il museo è interessante ma sempre molto molto molto grande. Anche qui, soprattutto se avete dei bambini o un livello di attenzione basso, dovete scegliere cosa vedere e sorvolare il resto. Sicuramente è diventato famoso per il film “Una notte al Museo” ma non ce la potrete fare a vedere tutto. Da non perdere la sezione dei dinosauri e la vita sottomarina con la ricostruzione della balena a grandezza naturale. Interessante anche la parte riguardante lo spazio e il planetario.

Cotti siamo usciti e ci siamo diretti verso “Big Nick burger Joint” che dentro ti trasporta in un episodio di Happy Days. Abbiamo fatto una merenda pranzo abbondante in quanto la sera avevamo prenotato lo spettacolo Mamma Mia! al famoso Winter Garden Teather a Browday che iniziava alle 8 di sera.

Devo dire che il musical è stato fantastico: un esperienza sicuramente da fare se capite un minimo di inglese. Magari come noi scegliete un musical che conoscete e vedrete che se vi piace il genere non rimarrete delusi. Noi abbiamo prenotato tramite “NewYork60.com” e sono rimasta soddisfattissima: praticamente te scegli la zona e loro ti assegnano il miglior posto disponibile ad un prezzo vantaggioso, noi abbiamo speso 110 dollari ed eravamo in 5 fila! Sembrava di avere gli attori accanto! Potete anche andare direttamente a teatro e vedere cosa c’è disponibile.

Quinto Giorno: Venerdì 8 Aprile

Dopo aver colazionato con un’ottima Apple Pie ci siamo diretti al Financial District: un giro a piedi per farsi un’idea dell’ambiente. Thrinity Church, la borsa, la federal riserve, la city hall, il famoso toro e grand zero. Visitina veloce al locale di “Henry ti presento Sally” dove non abbiamo mangiato perché c’era un casino infernale e giratina per china town e quello che rimane di Little Italy (e cioè una sola via). E molto bello fare il ponte di Brooklyn a piedi: potete arrivare di là con la metro e tornare verso Manhattan! Noi purtroppo siamo stati sfortunati col tempo ma con un tramonto sereno deve essere bellissimo.

Per cena volevamo andare a Dinosaursos Bbq ad ovest di Harlem di cui avevamo letto ottime recensioni ma ci siamo decisi troppo tardi e quando siamo arrivati li c’era da fare 1 ora e 45 minuti di attesa. Dato che non avevamo poi così fame abbiamo rinunciato ma è comunque un posto da vedere: se volete mangiarci potete prenotare anche on line il giorno prima… molto comodo!

Sesto Giorno: Sabato 9 Aprile

Abbiamo preso una colazione da asporto da Starbrusk per sentirsi veri Newyorkesi e ci siamo diretti verso battery park per visitare la statua della libertà ed Ellis Island. Eravamo titubanti all’inizio ma poi ci siamo detti che non si può visitare New York senza vedere Miss Liberty. In fin dei conti cosa fatta capo ha! Quindi anche se credete non vi interessi molto andateci lo stesso. Fate qualche bella foto e potete dire di esserci stati. Se no tutti parlano del battello gratuito per Staten Island ma a me è sembrato che passi un po’ troppo lontano per godersi la statua… però è gratuito e dal mare lo skyline è comunque bello. Se volete salire sulla statua c’è un solo modo… prenotare direttamente sul sito con almeno 5 mesi di anticipo…(se 5 mesi prima avete già intenzione di andare a New York).

Ancora non ho parlato del City Pass che direi è essenziale per visitare New York: per la statua ad esempio abbiamo saltato una fila enorme stimata per 2 ore e direttamente col nostro carnet di biglietti ci siamo messi in coda e siamo passati in 10 minuti.

Per la Statua comunque non ci vuole fretta in quanto devi aspettare i battelli su ogni isola e le file sono lunghe… prendetela con calma ci vuole almeno 3 ore col city pass senno di più.

Per concludere in soggiorno siamo andati a mangiare cinese a china town e abbiamo fatto un giro per comprare i regali da portare in Italia: come si fa a tornare da New York senza un pensiero per gli amici? Abbiamo trovato buoni prezzi in un paio di negozi più o meno all’altezza della 30esima strada tra Brodway e la 5 vicino al Flatiron Building che abbiamo cercato per farli un paio di foto… molto simpatico. Poi direzione albergo dove abbiamo ripreso i bagagli lasciati in custodia e dove già ci aspettava lo shuttle per l’aeroporto: i newyorkesi sono molto precisi e il pulmino è arrivato almeno 10 minuti prima dell’appuntamento. Quindi per concludere noi abbiamo stra-usato la nostra metrocard e c’è stata più che sufficiente la city pass: tutto quello che abbiamo fatto era compreso e anche volendo non saremmo riusciti a fare di più. Ero stata molto indecisa dato che su internet non avevo trovato informazioni chiare e molti consigliavano la NYpass. Non vale la pena se state una settimana! Non ha senso avere a disposizione 90 posti da visitare se non si riesce a farne più di 2 al giorno: poi dovete anche girare un po’ a piedi senno non vedete New York ma solo i musei!

La metro è un po’complicata e non basta guardare i colori: bisogna stare attenti alla direzione, al numero del treno dato che spesso lo stesso colore si divide in più rami, al fatto che il treno possa essere local (si ferma a tutte le fermate) o express (fa solo le principali) e soprattutto che in alcune stazioni prima di entrare bisogna controllare se la direzione è downtown o uptown perché una volta entrati non si può più cambiare direzione! Se uscite per 18 minuti non potete riusare la carta: noi abbiamo dovuto saltare!

In conclusione credo che New York vada veramente vista e vissuta per poter capire la sua magia!

Buon viaggio a tutti quelli che avranno la fortuna di visitare questa meravigliosa città.



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