Just married ma a New York

Rubic ci racconta il suo matrimonio... unconventional!
Scritto da: rubic
just married ma a new york
Partenza il: 13/03/2010
Ritorno il: 20/03/2010
Viaggiatori: 6 (4 adulti e 2 bambini di 3 e 5 anni)
Spesa: 2000 €

METTIAMO LE BASI, CI DOCUMENTIAMO e PRENOTIAMO:

Raccogliamo le informazioni pratiche sul da farsi dal sito dell’Office of City Clerk di New York che ospiterà poi il nostro matrimonio. Siamo a dicembre, a marzo ci sposiamo, e prenotiamo: – hotel: Park Central Hotel, era stato il nostro hotel già a maggio dell’anno prima, ci siamo trovati benissimo e senza esitazione l’abbiamo scelto di nuovo. Assolutamente consigliato per il rapporto qualità-prezzo e per la sua posizione nel cuore pulsante di Manhattan, esci dall’hotel e vedi le luci di Times Sqaure e sei inoltre a due passi da Central Park. – volo diretto (???!!!!) Venezia-New York JFK della Delta Airlines per 460 euro A/R – assicurazione sanitaria Io e il mio futuro sposo siamo pronti. Abbiamo le fedi, abbiamo i testimoni, la damigella e il paggetto. Mio fratello con la famiglia ci accompagneranno in questa avventura partendo da Roma dato che abitano in Sardegna e noi in Veneto. Ci ritroveremo a NY.

IL METEO…SI DICE MARZO PAZZERELLO… Siamo un po’ preoccupati per il tempo, ci sposeremo a marzo. Temiamo il freddo e la neve, invece, a parte il primo giorno, troveremo un tempo stupendo e un a temperatura molto piacevole.

PRONTI VIA! SI PARTE: Sabato 13 marzo 2010 ore 12 si parte. Il volo passa velocemente, anzi arriviamo pure con un’ora di anticipo, salvo poi…

CONTRATTEMPI … Ci ci avvertono che su NY il tempo non è dei migliori e incontreremo un po’di turbolenza in fase di atterraggio…balliamo un bel po’ finchè il pilota decide che non possiamo atterrare e ci porta ad Hartford nel Connecticut (circa 120 miglia da NY). Dobbiamo fermarci lì per fare rifornimento ma non possiamo scendere dall’aereo perché all’aeroporto di Hartford non c’è la dogana. Ci armiamo di pazienza e dopo 1 ora e mezza ripartiamo per NY pieni di belle speranze. …ma no… La fortuna non è dalla nostra parte e il tempo è troppo brutto per atterrare a NY…arriveremo fino ad Atlanta in Georgia (1424 KM da NY). Atterriamo lì alle 9 pm ora locale, scopriamo che mio fratello e la sua famiglia sono riusciti ad atterrare a NY, con un atterraggio un po’ turbolento, ma ci sono riusciti e mentre noi siamo ad Atlanta a chiederci che ci facciamo lì, loro sono fortunatamente tranqulli in hotel a godersi la prima serata newyorchese. Ok, scendiamo dall’aereo e in aeroporto c’è una marea di gente nella nostra situazione, il tempo non ha perdonato tanti altri viaggiatori che come noi si mettono in fila in attesa del re booking per poter ripartire il prima possibile e mettere finalmente il piede nella tanto agognata NY City. Ci mettiamo in fila e siamo fortunati perché nell’attesa di conoscere la nostra sorti facciamo amicizia con altri viaggiatori. Formiamo una piccola colonia di italiani desiderosi di arrivare a NY e la nottata passa con piacere, nonostante la stanchezza e le voci di corridoi che dicevano non ci fosse modo di ripartire in mattinata. Ok è il nostro turno per il rebooking sono le 3 del mattino, la hostess mi dice che non ci sono più posti per partire in mattinata. Panico! Ma noi dobbiamo sposarci! “La prego, ci dobbiamo sposare, dobbiamo partire!” Per fortuna la compagnia aerea era organizzata e hanno messo in piedi tutti i voli necessari per riportarci tutti a NY. Alle 7 del mattino, (4 ore dopo) si parte col primo volo…finalmente!

ENTRATA A MANHATTAN: SORSEGGIANDO BRANDY IN LIMOUSINE 4 ore di volo e siamo al JFK, sono le 11 am. Il nostro amico incontrato in aereo, esperto di viaggi e compagno di avventura ci dà un passaggio fino all’hotel con l’auto da lui noleggiata… Una limousine nera con autista…che ci porta all’hotel in tutta comodità sorseggiando un bicchierino di brandy! Non male come arrivo per una coppietta di futuri sposi!

JUST WALKING IN THE RAIN Finalmente ci riuniamo ai nostri compagni di viaggio. C’è una leggera pioggerellina ma non dà fastidio, anzi, crea una particolare atmosfera mentre passeggiamo sotto il Plaza Hotel (incantevole), Fao Swartz (i bimbi si sono scatenati sul pianoforte gigante del film TOYS con Tom Hanks). Ci facciamo una passeggiata lungo la Fifth Avenue. Tanta gente, negozi dalle vetrine accattivanti. Arriviamo a Rockfeller Center, guardiamo la gente pattinare e ci gustiamo dei cupcakes deliziosi che compriamo da Magnolia (famosa pasticceria specializzata in cupcakes conosciuta anche grazie al telefim Sex and the City). Torniamo in hotel, cominciamo ad essere stanchi e dopo un panino comprato in uno dei numerosi localini sotto l’hotel andiamo a dormire. Domani iniziano i preparativi per il matrimonio.

DURATA DEI PREPARATIVI: TEN MINUTES! Ci alziamo presto e andiamo al Office of City Clerk di Manhattan in zona Lower Manhattan. Alberto, Roberta e i bimbi vanno a vedere Ground Zero e noi ci rechiamo all’ufficio per ritirare la licenza matrimoniale. In 10 minuti ce la sbrighiamo (siamo in USA) e raggiungiamo gli altri. Il giorno dopo dobbiamo tornare per il “Sì”… Ops … Per il “YES”! Raggiungiamo gli atri a Ground Zero. C’è un cantiere enorme dove gli americani stanno ricostruendo con una dignità e umanità che commuove. Visitiamo il museo dedicato all’11 settembre. È molto toccante, ed oltre alla tristezza nasce un senso di ammirazione per questo paese che sa ricostruire se stesso e allo stesso tempo ricordare con rispetto i suoi fratelli volati in cielo. Visitiamo la zona di Lower Manhattan, nell’ordine Trinity Church, Wall Street, la Federal Hall e la Borsa di New York. Andiamo poi a vedere “the bull” il grosso toro in bronzo e dopo le “foto di rito” col toro ci infiliamo in un taxi e andiamo nel Lower East Side, destinazione Katz’s Deli. Il Katz’a è famoso per essere il locale dove è stata girata la scena cult del film “Harry ti presento Sally”, alzate la testa verso il soffitto quando entrate e saprete esattamente dove era seduta Meg Ryan! Ordiniamo tutti Sandwich al pastrami (carne di manzo stufata tipico della cucina ebraica) e io mi tolgo lo sfizio ed assaggio un egg cream, che è una bevanda tipica newyorchese (non mi fa impazzire, si tratta di acuqa frizzante con cacao, ma ci pensa il mio nipotino Simone a finirla!) Con la pance piene passeggiamo per Chinatown, poi andiamo a Little italy che pullula di localini dal nome italiano. Entriamo in uno di questi per un espresso italian style!

ADDIO AL CELIBATO E ADDIO AL NUBILATO: L’addio al celibato degli uomini Giuliano (lo sposo), Alberto e Simone (3 anni) sarà dalle Hooters. Una catena di locali stile pub molto caratteristico, in legno dove mangeranno a sazietà con cheesburger, patatine, coke e birra! Il tipico addio al celibato da uomini!!! Noi donne io (Cristina, la sposa), Roberta e Sara (5 anni) ce ne andiamo a vedere un musical a Broadway. Scegliamo Mamma Mia. Un’esperienza unica, gli attori sono bravissimi, il teatro è un sogno e lo spettacolo con le canzoni degli Abba è coinvolgente e frizzante!

IL GRAN GIORNO: Martedì 16 marzo 2010. Credevo sarei stata molto più rilassata, infondo abbiamo scelto un matrimonio molto intimo e informale…invece sono agitatissima! Decidiamo di rompere tutte le tradizioni e invece dell’incontro fra sposo e sposa davanti al municioio, partiamo tutti insieme dall’hotel con il taxi giallo che ci porterà al luogo del “Yes”. Arriviamo all’Office of City Clerk, prendiamo il nostro numero (stile supermercato) e in meno di mezz’ora è il nostro turno. Davanti a noi infatti c’erano altre 4 coppie in attesa … Entriamo in una saletta, noi sposi con i nostri testimoni e i bimbi e in 5 minuti ci ritroviamo sposati. La formula matrimoniale recitata in inglese è d’impatto, ci emoziona e in pochi minuti il ministro dice a Giuliano che può baciare la sposa e si allontana con qualche “Congratulations!”. Usciamo con i nostri anelli al dito e siamo felici, sposati e a Manhattan. Lo rifarei mille volte.

“RICEVIMENTO”: Restiamo in zona per sbrigare le pratiche per il riconoscimento del matrimonio in Italia (dobbiamo passare in 2 uffici che si trovano nelle vicinanze). Finiamo ed è ora di pranzo, i bimbi hanno fame e anche noi. Ci infiliamo in una tavola calda assieme ad impiegati e lavoratori del posto. Non avrei mai immaginato che il pranzo del mio matrimonio sarebbe stato in una tavola calda … ma era tutto così perfetto!!!!! Un altro pezzo di vita americana entra a far parte dell’esperienza del nostro matrimonio.

REGALO DI MATRIMONIO: Il mio sposo mi sorprende con un regalo che diventerà anche un po’ un ricordo di quest’avventura. Torniamo sulla Fifth Avenue ed entriamo da Tiffany’s. Io e mia cognata usciremo di lì con al polso il famoso braccialetto col cuore. Unico! Concludiamo il pomeriggio sulla pista di pattinaggio del Rockfeller Center, sembra di essere in un film.

FESTEGGIAMENTI MADE IN USA: La sera festeggiamo il matrimonio con una tipica cena all’americana e andiamo al BBQ Dallas, zona Times Square e scelta azzeccatissima. Il locale è accogliente e vivace, ordiniamo steak con french fries. Anche la cena di matrimonio dunque all’insegna del made in USA.

ULTIME FATICHE – DA GROOM AND BRIDE A MARITO E MOGLIE: Nei giorni seguenti concluderemo le pratiche per il riconoscimento del matrimonio in Italia (altrimenti è valido solo nello stato di New York). Si tratta solo di recarsi al Consolato Italiano e depositare dei documenti. Si occuperanno poi loro di mettersi in contatto con il nostro Comune per formalizzare il tutto. In 2 settimane eravamo legalmente sposati anche per l’Italia.

ED ORA … LUNA DI MIELE TRA LE STRADE DI NEW YORK Nei giorni seguenti abbiamo ammirato e spiato la città in lungo e il largo. In metropolitana, sui pulman, dai taxi e soprattutto a piedi. Questa è una città che va vissuta, respirata, assaggiata e ammirata. Le cose da vedere sono tante e noi abbiamo visitato tutto ciò che le guide dicono di andare a vedere. Ma la cosa bella di New York è mettere la cartina in tasca e passeggiare. New York è una città che ti accoglie, c’è un’atmosfera unica, ti basta passeggiare tra la gente, sedersi ad un caffè con le vetrate e ti senti in men che non si dica uno di loro, come se un pezzetto di New York fosse in fondo anche un po’ casa tua, per un po’. Tra le altre cose visitate fra le più belle c’è stata la visita al Ponte di Brooklyn. Arriviamo a Brooklyn a ora di pranzo e scegliamo di mangiare da Grimaldi’s una pizzeria molto famosa che si trova sotto il ponte. Ambiente molto americano con le tovaglie a scacchi e le foto delle leggende del jazz alle pareti. La pizza è buonissima. Ci mettiamo poi nel parco sotto il ponte e stiamo lì, ad ammirare il panorama.

Harlem: siamo lontani dai grattaceli e dal lusso di Manhattan. Qui c’è la gente comune, i colori vivaci. Passeggiamo lungo la Martin Luther King Blvd, andiamo da un parrucchiere e Saretta si fa fare le treccine come le portano le ragazze di colore, bellissima! Siamo ad Harlem, vogliamo immergerci completamente in questa atmosfera fatta di gente comune, di colore, di vita vera, di sapori autentici e di tradizione. Proviamo il soul food. La guida turistica ci consigli a Sylvya’s. Il locale è bellissimo nel senso di molto tipico, il personale è caloroso e ti fa sentire il benvenuto. Si mangia benissimo, noi ci siamo fatti consigliare da loro qualcosa di tipico: costolette d’agnello, pollo fritto, fagioli, mac and chees, mash potatos, patate dolci fritte.

Passeggiata a Central park e salita sull’Empire State Building. Arriviamo esattamente per goderci il tramonto. Non si può descrivere, è un’emozione che va vissuta. Bella da togliere il fiato.

IL LIBRO DEL MATRIMONIO: Il nostro libro con le foto del matrimonio è pieno di immagini di New York City. Foto del giorno del matrimonio si intervallano a foto che ritraggono l’Empire State Buiding, Times Square, Lady Liberty, e si chiude con il nostro brindisi a bicchieri incrociati accanto alla foto del ponte di Brooklyn.

Se dovessi descrivere il mio matrimonio solo con un’ immagine, sarebbe quella … Il ponte di Brooklyn e la sua meravigliosa vista su Manhattan, non si può spiegare ma chi ha visto questo panorama sa cosa si prova! Grazie New York per essere stata la location e la coprotagonista del nostro matrimonio!

CHEERS!



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