New York 11

Scoprire come la città più famosa del mondo sia in realtà molto più umana di quanto si possa immaginare
Scritto da: eliottu
new york 11
Partenza il: 14/10/2010
Ritorno il: 20/10/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
La pianificazione di questo viaggio è stata abbastanza accurata, sia per quanto riguarda la prenotazione dei servizi sia per la raccolta di informazioni relative alle mete da noi prescelte. Per quanto riguarda i documenti necessari per accedere agli Stati Uniti oltre al passaporto elettronico abbiamo compilato preventivamente dall’Italia il modulo Esta (https://esta.cbp.dhs.gov/) che fino allo scorso settembre era gratuito ora è a pagamento ed ha validità di due anni, inoltre abbiamo compilato in aereo un ulteriore modulo di ingresso. La durata del viaggio è stata 15 giorni, articolati in 5 notti a NY, una ad Atlanta e le restanti in Florida, ma in questo diario mi soffermerò sulla prima parte, e cioè i 5 giorni nella Grande Mela. Abbiamo prenotato voli e hotel in agenzia con largo anticipo. Le sistemazioni sono piuttosto care a Manhattan, soprattutto ad ottobre, che è un periodo piuttosto inflazionato per visitare questa splendida città. Noi abbiamo scelto il Gershwin Hotel, un eccentrico edificio decorato sia esternamente che internamente in maniera molto originale, pieno di opere di Wharol e della pop art. La nostra camera era una “standard” (nella “superior” c’è qualche optional in più), molto spartana e con qualche problemino agli impianti, dovuto all’età probabilmente, ma la posizione era ideale, a 10 passi dalla Fifth Avenue, e a metà strada tra la parte sud di Manhattan e la parte nord dove inizia Central Park. Inoltre è vicinissimo a Union Square e Madison Square dove spesso si trovano dei mercatini gastronomici e artigianali deliziosi. Siamo arrivati al Jfk alle 19 e 40 (ora locale) e il check out è stato piuttosto lungo perchè il mio compagno è stato scelto per un controllo a campione che ci ha fatto perdere un pò di tempo per rispondere a varie domande sul titolo di studio, impiego, motivo del viaggio, durata della permanenza negli usa, ecc. Dopo aver ritirato i bagagli ci siamo diretti verso la zona d’uscita dove abbiamo atteso lo Shuttle Bus prenotato e pagato dall’Italia. Noi abbiamo fatto questa scelta perchè siamo arrivati sul tardi e non volevamo sorprese, ma se arrivate di giorno potete prendere anche il taxi, la tariffa da e verso l’aeroporto è fissa e si aggira attorno ai 50 dollari. Il giorno successivo usciamo presto a causa del fuso orario di 6 ore e scegliamo un locale nelle vicinanze tipicamente americano dove facciamo colazione con muffins e pancakes dalle dimensioni esagerate. La nostra passeggiata esplorativa si dirige verso sud, superiamo il Flatiron Building e attraversiamo Chinatown e Little Italy per arrivare al ponte di Brooklin. In questa zona è possibile affittare la bici per attraversare il ponte e fare un giretto a Brooklin, noi però non ne approfittiamo e proseguiamo a piedi perchè ci fermiamo spesso per fare foto e in bici sarebbe un pò scomodo. Torniamo indietro passando per Tribeca e Soho e ci fermiamo per pranzo in una delle piccole “Deli”, a metà tra un mini market e una tavola calda, dove preparano insalate e panini al momento e c’è anche una gran quantità di frutta fresca. La città è piena di posti come questo dove il cibo si paga a peso e c’è veramente molta scelta, una valida alternativa all’hamburger, inoltre il cibo viene posto in contenitori di plastica utili per il take away se si vuole portar via uno spuntino. Nel pomeriggio visitiamo il MoMa, che di venerdì è gratuito. Avendo acquistato dall’Italia i biglietti per 6 attrazioni con il NY CityPass (http://www.citypass.com) ci siamo ritrovati con un biglietto inutilizzato ma comunque la spesa per il pacchetto è ampiamente ammortizzata anche con sole 5 attrazioni: oltre al MoMa sono compresi il Met, il museo di Storia Naturale, l’Empire State Building, e a scelta il Rockfeller Center o il Guggenheim e il traghetto per Liberty Island o la crociera attorno a Manhattan. Il sabato mattina decidiamo di andare verso nord, passando per la Grand Central Station e la sede dell’ONU per arrivare a Central Park, dove ci godiamo una tiepida mattinata di sole, e io non riesco a resistere alla tentazione di rincorrere gli scoiattoli che vivono numerosi nel parco, facendo però attenzione a non toccarli a causa della rabbia. In seguito visitiamo il Met: qui grazie al City Pass evitiamo la fila per il biglietto ma siamo obbligati (come in ogni altro luogo di interesse turistico) a sottoporci ai controlli al metal detector e a depositare le borse e gli zaini. Una volta usciti dal museo rientriamo a Central Park all’altezza di Strawberry Field e continuiamo verso sud lungo la Broadway, finendo la nostra giornata nella psichedelica Time Square. La domenica grazie al bel tempo decidiamo di salire sull’Empire per immortalare il panorama e poi scendiamo a Battery Park per prendere il traghetto per Liberty ed Ellis Island. Nel biglietto è compreso anche l’ingresso al museo dell’immigrazione. Come il giorno precedente evitiamo la lunga fila con il nostro pass e ci sottoponiamo ai controlli consueti. Dal traghetto si gode una visuale mozzafiato sulla skyline di Manhattan, ma se si vuole fare un giro in barca gratis si può usufruire della Staten Island Ferry, che non si ferma alla statua della libertà ma arriva direttamente a Staten Island ed è usata dai pendolari e dai newyorkesi, non solo dai turisti. Di ritorno dalla gita sull’Hudson ci dirigiamo verso Wall Street , passando accanto a Ground Zero e raggiungiamo il Greenwich Village, poi la sera visitiamo il Top of the Rock per goderci le luci della città dell’alto. Vi consiglio però di visitare il Rockfeller di giorno e l’Empire di notte, al contrario di come abbiamo fatto noi, perchè dal primo si vede bene Central Park con i suoi caldi colori autunnali ma non si vede bene il Crysler Building, che illuminato è molto più suggestivo e l’Empire ne ha un’ottima visuale. Il giorno dopo visitiamo il museo di Storia Naturale e il Guggenheim e poi, avendo ormai familiarizzato con le strade, cerchiamo i luoghi per noi interessanti dal punto di vista mediatico, come il negozio di Tiffany, il teatro dove registrano il Late Show con David Letterman e il Fao Shwartz, il negozio di giocattoli dove hanno girato Big, il film con Tom Hanks. I mezzi di trasporto che abbiamo usato sono stati prevalentemente i piedi, una volta il traghetto e un paio di volte la metro, che è abbastanza complicata e inoltre nei giorni della nostra permanenza c’erano dei lavori di manutenzione in atto che ci hanno ulteriormente demotivato. Comunque se avete intenzione di servirvi più spesso dei mezzi pubblici c’è la Metrocard (http://www.mta.info) che vi permette di utilizzare metro e bus risparmiando parecchio. La sera del penultimo giorno torniamo a Time Square per vedere come i pannelli luminosi la trasformino e facciamo un pò di shopping al Bubba Gump Shrimp, negozio/ristorante che si ispira al film di Forrest Gump. Il giorno dopo è dedicato interamente al relax e allo shopping, a proposito del quale vi consiglio di usare la carta di credito, specialmente se il cambio euro/dollaro è favorevole, ma considerate che ai prezzi esposti vanno spesso aggiunte le tasse. Anche nei locali ci siamo trovati bene usando la carta, in questo modo si evitano errori sull’ammontare della mancia (è già compresa) e comunque dove c’è un barattolo con scritto “tip” abbiamo sempre infilato qualche moneta (può sembrare banale ma il Dime, moneta più piccola di quella da 1 centesimo, ne vale 10, noi ci abbiamo messo un pò a capirlo!).


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