Indian Summer nel New England e Québec

Autunno nel New England, per godere appieno del fenomeno dell’Indian Summer e del foliage, quando tutte le foreste assumono dei colori fantastici
Scritto da: Pepeto
indian summer nel new england e québec
Partenza il: 17/09/2017
Ritorno il: 07/10/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Siamo una coppia di cinquantenni svizzeri-italiani, con tanti viaggi alle spalle, dei quali anche diversi negli Stati Uniti e in Canada. Quest’anno per diversi motivi abbiamo dovuto annullare un viaggio previsto in estate nel deserto della Namibia e del Botswana. A corto termine abbiamo quindi organizzato un viaggio a inizio autunno nel New England, per godere appieno del fenomeno dell’Indian Summer e del foliage, quando tutte le foreste assumono dei colori fantastici.

Da casa abbiamo organizzato ovviamente i voli, l’hotel a New York per le prime 3 notti e il noleggio dell’auto. Tutto il resto l’abbiamo fatto in loco tramite il nostro i-pad.

Ogni hotel, B&B, ristorante e bar ha la rete wi-fi disponibile, così che prenotavamo sempre uno o al massimo due giorni in anticipo il nostro pernottamento. Ci siamo affidati molto anche alle recensioni di Tripadvisor su hotel, B&B e ristoranti. Premettiamo che essendo delle vacanze, desideravamo avere una certa comodità, così che abbiamo sempre scelto delle strutture con 3 o più stelle, e in media (a parte new York che è più cara) abbiamo pagato in totale circa 100$ a notte, calcolando anche che la prima settimana eravamo in tre, quindi in due. Nel diario facciamo sempre un giudizio delle infrastrutture trovate: ottimo, buono, medio, mediocre e pessimo.

Per i pasti si può spaziare dal fast food, allo Street Food (opzione interessante), ai Diner degli anni 60, ai ristorantini tipici e/o etnici fino ai ristoranti di lusso, a dipendenza del luogo e del portafoglio. I prezzi sono sempre affissati fuori. Attenzione alla particolarità nord-americana di mostrare i prezzi senza tasse e mancia, così che alla fine si paga sempre almeno il 30% in più di quanto scritto (a parte che nei fast food).

Per l’affitto della macchina ci siamo rivolti a Europcar. Attenzione, volevano affibbiarci per 25$/giorno un sistema per non pagare i pedaggi. Alla fine non lo abbiamo preso, ma siamo passati in due posti con pedaggio automatico, e non avendo questo sistema automatico, ci hanno addebitato sulla carta di credito due volte il pedaggio da 5$ più 25$ di spese amministrative. Devono assolutamente trovare una soluzione migliore. Per viaggiare ci siamo affidati alle cartine che distribuiscono nei Visitor Center di ogni stato, oltre che all’app Map2Go, scaricabile gratuitamente sul telefonino. Per telefonare (a casa) non abbiamo acquistato nessuna carta locale, ma abbiamo sempre utilizzato Skype nei Wifi delle strutture.

Facciamo seguire il diario che abbiamo scritto in macchina durante gli spostamenti. Ovviamente si tratta di impressioni personali opinabili. Non è nostra intenzione tediare il lettore, bensì eventualmente offrire degli spunti a chi volesse intraprendere un simile viaggio. Del nostro viaggio ci rimarrà un bellissimo ricordo, nonché un album con oltre 700 fotografie, selezionate tra le quasi 2000 immagini scattate.

Domenica 17 settembre 2017, Svizzera – New York City NY

Il volo Zurigo-Newark con Swiss l’abbiamo prenotato a corto termine, ma non essendo alta stagione, si trovano delle soluzioni a prezzi molto ragionevoli. Dopo 6434 km e 8 ore di volo atterriamo alle 20:00 ora americana, con 6 ore di fuso orario. Il controllo dei passaporti si svolge abbastanza velocemente e dopo una ventina di minuti possiamo già ritirare i bagagli. Dall’aeroporto di Newark a Manhattan circolano treni regolari. Essendo stanchi abbiamo però optato per un taxi, non proprio conveniente, che oltre più è rimasto imbottigliato nel traffico. La prossima volta prendiamo decisamente un treno. Abbiamo prenotato una camera con due letti matrimoniali per 3 notti all’Hotel Sleep Inn die Long Island City (buono, con colazione). L’hotel è poco fuori Manhattan in un quartiere un po’ decaduto, ma in 10 minuti di metro si arriva a Times Square. Oltre più si gode una bellissima vista sulla Skyline di New York e costa la metà di quelli in Manhattan. Nostro figlio, che è ritornato il giorno prima dal suo giro in tenda con un gruppo di amici studenti, già ci attende in camera. Dopo esserci raccontati le ultime vicissitudini, ci buttiamo a letto stanchi morti. Sono le 23:00 passate, ma per noi sarebbero già le 05:00 del mattino.

Lunedì 18 settembre 2017, New York City NY

Verso le 10:00 siamo già a Times Square, dove acquistiamo il biglietto valido 2 giorni per il bus City Sightseeing New York (Hop-on-hop-off Gray Line). Incominciamo a fare il giro dell’Uptown, girando attorno a Central Parc. Al Guggenheim Museum lasciamo il bus per camminare nell’immenso polmone verde della Big Apple. Dopo il pranzo a base di Hamburger e patatine, camminiamo fino a Times Square, per poi riprendere il bus in direzione sud e il quartiere finanziario. Dopo la visita di rito al sito dove c’era il Wordtrade Center, ci spostiamo a Brooklyn, sempre in bus. Rientriamo quindi a piedi lungo tutto questo ponte famoso, inaugurato nel 1883. In serata ci spostiamo a China Town, dove ceniamo, prima di rientrare in metro al nostro Hotel.

Martedì 19 settembre 2017, New York City NY

Ci svegliamo verso le 5:30 a causa del jet lag. Solo verso le 8:00 però facciamo colazione. Lasciamo l’Hotel con la solita metro per Times Square. Riprendiamo quindi il bus Hop-on-hop-off fino a Battery Park, completamente a sud dell’isola di Manhattan. Qui ci imbarchiamo per una crociera attorno a Manhattan, passando sotto il ponte di Brooklyn, per poi rientrare e passare davanti alla Statua della Libertà e a Ellis Island. Alla 42th Street scendiamo dal battello e ci incamminiamo prima lungo il fiume Hudson, e poi lungo la High Line, una vecchia linea ferroviaria sopraelevata, convertita a zona di svago e passeggio. Mangiamo qualcosina a Chelsea Market. Quando usciamo veniamo sorpresi da una pioggerella insistente. Ci spostiamo quindi fino in zona Wall Street, per visitare il centro finanziario. Nel tardo pomeriggio prendiamo la metro nella modernissima nuova stazione del Worldtrade Center, costruita dall’architetto svizzero-spagnolo Santiago Calatrava, per spostarci in circa 20 minuti a Jersey City, nel New Jersey, per assistere allo stadio Prudencial Center all’incontro amichevole di hockey su ghiaccio tra i New Jersey Devils e i Washington Capitals, essendo grandi fan di questo spot. Nella squadra locale debutta lo svizzero Nico Hischer, che quest’anno è stato il primo giocatore assoluto draftato nella NHL. Dopo la partita rientriamo a Times Square per mangiare qualcosina e fare alcune foto notturne, prima di tornare al nostro Hotel.

Mercoledì 20 settembre 2017, New York City, NY – Mystic, CT (230 km alla guida)

Alle 10:00 lasciamo l’Hotel Sleep Inn, e con la Subway ci rechiamo all’aeroporto JFK per ritirare la macchina prenotata presso Europcar. Verso mezzogiorno partiamo alla volta di Long Beach. Dopo essersi fermati a pranzo in un tipico Diner Anni 60, continuiamo tra amene spiagge deserte, visto il tempo freddo e piovigginoso, campi, brughiera e vigneti lungo tutta la penisola fino all’estremo Nord a Orient Point, dove ci imbarchiamo sul traghetto Susan Anne, per arrivare a New London nel Connecticut verso le 18:30. Proseguiamo in serata fino a Mystic, dove prendiamo possesso delle camere all’hotel Howard Johnson Inn (ottimo). In serata ci rechiamo in centro a Mystic, che si affaccia sull’Oceano Atlantico, con belle casette variopinte in stile vittoriano, nonché tanti negozietti e gallerie d’arte. Al Mexican Restaurant Margaritas (ottimo) ci gustiamo specialità messicane, con sottofondo musicale e decorazioni d’interni tipici del Messico. Verso le 22:30 rientriamo al nostro albergo.

Giovedì 21 settembre 2017, Mystic CT – South Harwich MA, 267 km

Lasciamo l’hotel, dopo aver mangiato pancake, baggels e caffè nel vicino Diner. Facciamo quindi una breve passeggiata per la cittadina di Mystic. Lasciamo presto il Connecticut ed i suoi paesini tipici di mare per entrare nel Rhode Island. L’Hurricane Jose ci segue con forti venti e piogge sparse. Arriviamo a Newport, un centro turistico conosciuto per la vela, e dove si è svolta anche l’America’s Cup. Seguendo la Scenic Drive vediamo il porto, il Fort Adams costruito tra il 1824 – 1857 (la più grande fortificazione sulla costa americana a scopo militare fino al termine della Seconda Guerra Mondiale). Facciamo quindi un bel giro tra le innumerevoli ville principesche dei magnati di New York e Boston. Proseguiamo sulla 195 fino a New Bedford, Massachusetts, centro storico baleniero. Visitiamo l’ospizio per i balenieri e la cappella dei marinai. Continuiamo quindi verso Cape Cod fino a South Harwich, dove abbiamo prenotato l’hotel Handkerchief Shoals Inn (buono). Sotto una pioggia battente ci rechiamo quindi in zona a cenare al „The Talkative Pig“ (ottimo), gustandoci una squisita clamchowd e una pizza gigante in tre.

Venerdì 22 settembre 2017, Giro di Cape Cod, MA, 222 km

Oggi siamo sempre accompagnati dall’Hurricane Jose, con forte vento e pioggia. Dopo una colazione al Dunkin’ Donuts, lasciamo il motel verso Hyannis, dove visitiamo diversi siti e il museo legati al Presidente John F. Kennedy e il suo clan, che qui avevano la loro villa di vacanze. Ripartiamo verso Nord Est lungo la penisola di Cape Cod. Dopo aver pranzato a Wellfleet (mediocre), visitiamo il faro di Cape Cod Highland Light. Raggiugiamo quindi la punta settentrionale della penisola, dove visitiamo il Province Lands Visitor’s Center, tra le dune e la brughiera. Qui guardiamo due filmati: uno sulla pesca alle balene e uno sulla natura della penisola. Proseguiamo per la cittadina turistica di Provincetown. Il tempo è sempre inclemente. Lasciamo la baia dopo aver passeggiato lungo la zona pedonale ammirando i vari negozi, gallerie d’arte, bar e ristoranti. Ci avviamo verso sud prendendo nuovamente la 6, raggiungendo di nuovo il nostro Motel Handkerchief Shoals Inn a South Harwich. Ci riposiamo un’oretta, poi al Pate’s Restaurant di Chatham (buono) ci gustiamo specialità americane come steaks, shrimps, chicken e french fries.

Sabato 23 settembre 2017, New Harwich MA – Boston MA, 180 km

In mattinata lasciamo la penisola di Cape Cod verso ovest. Passiamo per la Myles Standish State Forest, dove vediamo alcune coltivazioni di cranberry. Il raccolto di queste bacche avviene tramite inondazione dei campi. Proseguiamo quindi per Plymouth per vedere la famosa imbarcazione Mayflower, ma purtroppo è stata trasferita per manutenzioni. Proseguiamo quindi verso Boston, dove pranziamo a sud della città, prima di recarci a visitare la J.F. Kennedy Library. Prendiamo possesso quindi della nostra camera al Courtyard by Marriott Boston South (ottimo). In serata ci trasferiamo in centro a Boston con la metropolitana, dove passeggiamo per il parco e i vecchi quartieri, prima di andare a cena in un ottimo ristorante italiano da Lucia (ottimo). Finalmente il tempo si è messo veramente al bello e caldo.

Domenica 24 settembre 2017, Boston MA

Dopo la colazione al Dunkin’ Donuts (sta diventando un’abitudine), attraversiamo tutta Boston con la metropolitana fino alla cittadina di Cambridge, dove si trova la famosa Harvard University. Visitiamo il parco dell’università e del campus. Quindi prendiamo in consegna delle biciclette con il sistema Hubway (bici disponibili in tutta la città con un sistema automatico di ripresa e restituzione) per recarci all’altro istituto famoso, il MIT (Massachusetts Institute of Technology). Consigliamo vivamente questo sistema per visitare una città. Dopo la visita, continuiamo in bici fino a Bunker HIll, dove saliamo in cima all’obelisco, a godere un’imprendibile vista su tutta la città e la baia. Dopo il pranzo in un bar-sport, visitiamo il Boston National Historic Park (con un vecchio veliero e un cacciatorpediniere della 2. Guerra Mondiale). Attraversiamo quindi la baia della città con un battello fino al porto turistico, da dove, sempre in bici, ci trasferiamo in centro per gironzolare nei bellissimi parchi pubblici. Nel tardo pomeriggio rientriamo in bici fino all’albergo, dove facciamo una doccia ricostituente, prima di ritornare in città con la metro per cenare nella zona pedonale nel ristorante messicano Mija Cantina (buono).

Lunedì 25 settembre 2017, Boston MA – Freeport ME, 290 km

Dopo colazione ci accomiatiamo da nostro figlio alla stazione della metropolitana. Egli rientrerà in bus in 4 ore di viaggio fino a New York e prendere in serata l’aereo da JFK a Zurigo. Le vacanze per lui sono finite, per noi due invece continuano in direzione nord. Usciamo dalla città e dopo un’oretta siamo alla cittadina di Salem, famosa per le sue streghe, dove facciamo un giretto nei vicoli con un tempo stupendo e caldo. Alle 12:00 riprendiamo la Essex Coastal Scenic Byway, consigliata dalla guida, passando da Manchester e Gloucester, per fermarci a scattare alcune foto allo scenico faro di Eastern Point. Deviamo quindi per il paesino tipico di mare Rockport, dove sostiamo per pranzo, gustandoci un Lobster Roll con French Fries e Cole Slaw. Dopo aver lasciato il Massachusetts, attraversato per una ventina di chilometri il New Hampshire, arriviamo in serata a Portland, nel Maine. Facciamo un giretto del porto, per poi cenare a base di sushi nel ristorante giapponese Sapporo (buono). Dopo cena ci godiamo una birra e le note di un gruppo rock-country in riva al mare. Lasciamo quindi Portland verso nord-ovest per una ventina di chilometri, fino a Freeport, dove passeremo la notte nell’albergo Econo Lodge (pessimo).

Martedì 26 settembre 2017 Freeport ME – Bar Harbor ME, 348 km

Alle 05:40 un WhatsApp ci avvisa che nostro figlio è rientrato sano e salvo a Zurigo senza problemi. Dopo la doccia e la colazione in albergo ci trasferiamo al vicino Freeport per fare un giro nell’immenso negozio della sede principale di L.L.Bean, negozio completamente dedicato all’Outdoor. Dopo alcuni acquisti proseguiamo sulla 295 fino a Brunswick, per poi deviare sulla vecchia strada nazionale 1, verso Rockland, dove pranziamo. La costa del Maine, molto frastagliata, forma lunghe lingue di rocce inserite nell’Oceano Atlantico. Il tutto coperto da foreste dipinte con i meravigliosi colori dell’estate indiana, che si specchiano nel blu intenso del mare. Meraviglioso.

Passando oltre Ellsworth proseguiamo fino alla penisola di Schoodic, che è la parte più a est dell’Acadia National Parc. Dopo una passeggiata lungo le rocce sulla costa di questa penisola, ritorniamo a Ellsworth e entriamo nella Mt. Desert Island, dove si trova la parte principale del parco, arrivando al Motel Acadia Ocean View (buono). Dopo una siesta ci rechiamo non lontano al ristorante The Chart Room per cena (ottimo). Prima di coricarci, raggiungiamo il centro turistico di Bar Harbor, facendo un giretto tra i vicoli con negozietti, bar e ristoranti.

Mercoledì 27 settembre 2017, Bar Harbor ME, 135 km

Dopo aver lasciato il Motel, alle 9:00 siamo già al Visitor Center dell’Acadia NP, che si trova in gran parte sulla Mt. Desert Island. Qui paghiamo il biglietto per l’entrata al parco e su uno schermo gigante verifichiamo quali siano le attrazioni principali da non perdere. Ci rechiamo quindi in centro Bar Harbor, dove all’Irish Pub facciamo colazione (mediocre, soprattutto il servizio). Entriamo quindi in macchina nel parco, seguendo il percorso a senso unico lungo l’Oceano con l’unico problema che quasi subito entriamo in un banco di nebbia fitto che ci impedisce la vista. Dopo aver osservato il Thunder Hole nella nebbia, continuiamo fino alla vecchia abbazia di Sieur de Monts. Qui facciamo il giro del laghetto The Tarn a piedi. Continuiamo quindi verso sud e, tutt’ad un tratto, la nebbia si leva. Dopo aver fatto un’ulteriore piccola passeggiata al Jordan Pond, verso le 14:00 decidiamo di fermarci a Northeast Harbor per pranzo, gustandoci un immenso hamburger (buono). Ritorniamo poi nel parco raggiungendo la cima della Mountain Cadillac, da dove si gode una stupenda vista su tutto il parco, la Mt. Desert Island e l’oceano che la circonda. Ritorniamo quindi alle attrazioni viste in mattinata, dato che il tempo è girato al bello. In tardo pomeriggio, passando da Bar Harbor, facciamo ritorno al Motel per un pisolino, prima di ritornare al villaggio a cena al Fish House Grill (ottimo), dove gustiamo i tipici piatti del New England: aragoste e cozze.

Giovedì 28 settembre 2017, Bar Harbor ME – Miramichi NB, 486 km

Oggi è giornata di spostamento. Lasciamo presto il Motel Acadia Ocean View, che ci ha ospitato per due notti, in direzione nord-est. Facciamo colazione a base di caffè e pancakes in un McDonald’s a Ellsworth. Prendiamo quindi la 179 verso Aurora, lungo il Graham Lake, deviando quindi sulla 9 verso Calais, percorrendo quasi solitari un’amena strada nella Washington County, tra boschi, colline e pascoli colorati dall’autunno. A Calais/St. Stephan attraversiamo senza alcuna formalità il confine tra gli USA (Maine) e il Canada (New Brunswick). Seguendo la 3 raggiungiamo Fredericton, capitale del New Brunswick alle 14:15. Visitiamo velocemente il centro città e mangiamo un pic-nic nel parco adiacente al Fredericton Regional Museum. Riprendiamo quindi la macchina verso nord-est, sulla strada che in serata ci porta a Miramichi, dove prendiamo possesso della camera prenotata nel Regent Street Bed & Breakfast (ottimo). In serata ci spostiamo a piedi fino al Mike’s Bar and Grill (buono), consigliato dalla padrona del B&B, mangiando uno squisito steak con diversi contorni e una buona birra, mentre il bar si affolla di indigeni per la serata.

Venerdì 29 settembre 2017, Miramichi NB – Gaspé QB, 534 km

Altra giornata di spostamento. Lasciamo il B&B Regent Street alle 9:00, dopo aver gustato una squisita colazione, a base di uova strapazzate, patate saltate in padella e contorno, macedonia di frutta e caffè. Il tutto servito dalla gerente e cucinato da suo marito. Tutto il giorno le strade si snodano tra magnifiche foreste di foglie colorate e conifere, in riva alla Baie-des-Chaleurs. Alle 10:15 ci fermiamo a Bathurst a fare il pieno, passando da un ponte decorato da una moltitudine di reggiseni per aderire alla raccolta di fondi per la ricerca per il cancro al seno. Seguiamo poi la costa fino a Campellton, dove superiamo un ponte e ci spostiamo nella regione francofona della Gaspesie in Québec. Qui perdiamo di nuovo l’ora di fuso orario che avevamo guadagnato in New Brunswick. Percorriamo quindi la 132 fino a Carleton-sur-Mer, dove pranziamo al ristorante Airone (medio). Dopo pranzo continuiamo lungo la 132 fino alla punta più a est della Gaspésie, a Percé. da dove si può osservare il famoso faraglione forato che dà il nome al luogo: Rocher Percé. Qui beviamo un caffè e facciamo una passeggiata, visitando anche un piccolo museo d’arte. Il tempo è abbastanza bello, ma estremamente freddo (5 gradi) e ventoso. In lontananza si vede anche l’isola Bonaventure, un parco nazionale ornitologico, che però non abbiamo il tempo per visitare, dato che bisognerebbe recarsi in barca. In serata continuiamo per Gaspé, dove abbiamo prenotato due notti all’Hotel des Commandants (ottimo) A cena ci rechiamo a piedi in centro fino al ristorante Brise Marine (ottimo), consigliato da Tripadvisor.

Sabato 30 settembre 2017, Parc National de Forillon, QB, 137 km

Lasciamo in prima mattinata l’albergo e continuiamo fino dopo Cape-aux-Ox dove entriamo nel Parco Nazionale di Forillon. Dove finisce la strada, parcheggiamo e continuiamo a piedi per circa 4 km. fino alla punta estrema ad est del parco, dove su di un’altura c’è un magnifico faro. Facciamo anche una passeggiata discendendo lungo la falesia fino quasi in riva al mare. Mentre scattiamo delle foto al faro, ecco che sulla collina accanto appare un magnifico alce maschio che passeggia cosciente che niente e nessuno lo possa disturbare. Lungo la via del ritorno verso il parcheggio, vediamo anche delle balene e delle foche che nuotano nella baia. Continuiamo quindi in auto fino a Cap-Bon-Ami, per fotografare le alte falesie sul mare. Poco lontano ecco che in mezzo ad un campeggio (chiuso) tutt’a un tratto possiamo osservare per lungo tempo un orso nero che passeggia cercando bacche da mangiare. Che spettacolo. A Cap-des-Rosiers ci fermiamo ancora per fotografare un altro bel faro, questa volta sembra sia il più alto dei 14 fari della Gaspésie. Passando per Rivière-au-Renard rientriamo al nostro hotel di Gaspé. Siamo stanchi delle passeggiate, e dopo una doccia e un pisolino, decidiamo di rimanere in Hotel per cena (buono), assaggiando deliziose specialità della Gaspésie, come la Poutine aux Homards.

Domenica 1 Ottobre 2017, Gaspé QB – St.e Flavie QB, 370 km

Dopo aver mangiato colazione all’Hotel des Commandants, lasciamo Gaspé e la sua baia omonima. Sono le 9:30 e il termometro non supera i 10 gradi. Seguiamo la strada 198. Dopo tanti chilometri di foresta, arriviamo alla cittadina di Murdochville, a 660 m di altezza. Deviamo per una ventina di chilometri di sterrato nella Riserva Chic Choc, passando da Lac Adam, Lac de la Madleine, Lac Gagnon e Lac St. Anne. Rientriamo sulla strada principale 299 nord ed entriamo nel Parc National de la Gaspésie. Del parco vediamo solo le belle montagne e ci fermiamo al Visitor Center per un’informazione generale. Arriviamo quindi a Ste. Anne des Monts, in riva al fiume San Lorenzo, dove mangiamo in un Fast Food (pessimo) e visitiamo l’Exploramer a Cap Chat, un museo ed acquario dedicato alla fauna del grande fiume. Continuiamo lungo l’estuario del St. Lorenzo, seguendo la 132 fino a raggiungere Sante-Flavie. Sono le 18:00 passate quando ritiriamo la camera al Motel Le Gaspésiana (buono) non prima di scattare alcune fotografie del tramonto sul mare/fiume. Mangiamo poi una squisita cena a base di pesce e crostacei nel ristorante stesso del Motel (ottima).

Lunedì 2 Ottobre 2017, St.e Flavie QC – Ville de Québec QC, 362 km

Ci gustiamo una buona colazione al Motel. Risaliti in vettura, prendiamo la 132 Ouest, verso la cittadina di Trois Pistoles. Raggiungiamo giusto in tempo la rampa del traghetto che parte alle 11:00. La traversata dell’Estuario del S. Lorenzo dura ca. 1 ora e 30 minuti. Ci godiamo il bel tempo, benché freddino dal ponte della nave ad ammirare un magnifico panorama. Attracchiamo sulla sponda nord a Les Escoumins, che lasciamo subito verso ovest, raggiungendo velocemente sulla Route des Baleines la cittadina di Tadoussac, sull’imbocco del bellissimo fiordo del Saguenay, dove eravamo già stati nel 2004 con i ragazzi. Facciamo un giro della cittadina, con il suo famoso albergo bianco con il tetto rosso. Quindi osserviamo dalle rocce anche una balena che gironzola nella baia. Prendiamo quindi il traghetto gratuito che attraversa il Saguenay fino a Baie Sainte Catherine, dove pranziamo, malgrado siano già oltre le 14:30. Continuiamo quindi lunga la bellissima strada sul Côte Nord du Saint Laurant fino alla Ville de Québec, dove prendiamo possesso della nostra camera nel vetusto, ma centralissimo Hotel Terrace Dufferin, proprio di fronte al famoso Chateau Frontenac (stato medio, ma posizione e rapporto qualità/prezzo ottimi). In serata facciamo un giretto della bella capitale di provincia, che però conoscevamo già, fermandoci a cena in un tipico ristorante (Buche Cuisine Québequoise), un po’ trappola-acchiappaturisti.

Martedì 3 ottobre 2017, Ville de Québec QB – Colebrook NH, 352 km

La colazione la prendiamo in albergo. Possiamo quindi lasciare l’auto all’hotel, così che ci rechiamo a piedi sulle pianure di Abraham, il parco che sovrasta la città. Facciamo tutto il giro del forte, per raggiungere quindi l’imponente Hotel Chateau Frontenac passando dalla Terrazza Dufferin, proprio di fronte al nostro hotel. Scendiamo quindi nella città bassa per passeggiare nella Rue du Petit Champlain, l’elegante quartiere di boutique e ristoranti in riva al San Lorenzo. Dopo un caffè con brioche nella Place Royale, ci trastulliamo un po’ tra boutique, negozietti di souvenir, gallerie d’arte, bar e ristoranti. Poco dopo mezzogiorno riprendiamo la nostra automobile e lasciamo la città dal ponte Pierre-Laporte in direzione sud. Alle 14:15 ci fermiamo a Saint Victor per il pranzo nel ristorante Route 66 (buono). Continuiamo per Lac Mégantic, un bel villaggio turistico sul lago omonimo. Verso le 16:30 passiamo il confine tra il Canada (Québec) e gli USA (New Hampshire) in una dogana secondaria. Al confine non passa praticamente nessuno, così che la guardia americana ci fa un terzo grado sulla Svizzera e i confronti con gli USA, non per dovere, ma più che altro per interesse proprio e per far passare il tempo. Una cinquantina di chilometri dopo il confine ci fermiamo all’hotel Country Club di Colebrook, NH (mediocre). Ceniamo alla taverna Black Bear (buono), in centro a Colebrook.

Mercoledì 4 ottobre 2017, Colebrook NH – Lincoln NH, 275 km

Mangiamo la colazione al Mouse Muck Coffee House (ottimo) poco distante. Proseguiamo verso Errol, Milan, Berlin e Gorha, raggiungendo quindi il punto di partenza della Auto Road Mount Washington. L’importo da pagare per salire la montagna con la propria vettura é di 29 $ per l’auto e conducente + 9 $ per un passeggero. Sanno quello che vogliono. Raggiungiamo la vetta a 1970 m.s.m, che è il punto più alto delle White Mountains e di tutti gli Stati Uniti orientali, percorrendo la strada in parte sterrata ricca di curve e abbastanza ripida. Dopo aver parcheggiato, passeggiamo in vetta, con un tempo che continua a cambiare, e con un forte vento. Vediamo tra l’altro il museo e la capanna dei primi scienziati che studiavano il clima estremo oltre 100 anni fa. Qui hanno misurato il vento più forte al mondo, con quasi 400 km/h negli anni 1930. Dall’altra parte del monte sale il trenino a cremagliera, chiamato Mt. Washington Cog Railway. Dopo tante foto, ci gustiamo una zuppa, prima di far ritorno a valle, usando il freno a motore, come altamente consigliato dal cd che ci hanno consegnato all’inizio. Raggiunto il fondo della vallata, proseguiamo sulla 302 verso il famoso Resort Bretton Woods, dove nel 1943 sono stati stabiliti i criteri della politica monetaria mondiale applicati dalla fine della guerra fino agli anni 70. Da turisti facciamo un giro nel lussuoso Hotel storico. Continuiamo quindi tra magnifici paesaggi colorati dall’Indian Summer, per arrivare a Lincoln al Motel Mt. Coolidge (buono) in serata. Dopo una siesta, ci rechiamo in centro per cenare nel ristorante cinese Chieng’s Garden (mediocre).

Giovedì 5 ottobre 2017, Lincoln NH – Bennington VT, 286 km

Durante la notte piove, ma in mattinata il tempo è di nuovo al bello. Lasciamo il Mt. Coolidge Motel verso le 8:30. Incominciamo la traversata del New Hampshire e del Vermont, che in questi giorni raggiungono il massimo della bellezza dei colori autunnali dell’Indian Summer. Ci fermiamo spesso a fare foto e a visitare i piccoli villaggi, dove ci sono tra gli altri diversi negozi di antiquariato. Tipici della zona sono anche i tanti ponti coperti. Passando dalla Green Mountains and Finger Lakes National Forest arriviamo in serata a Bennington, VT. Qui visitiamo tra l’altro anche l’obelisco costruito in ricordo di una battaglia nel 1777, decisiva per la Rivoluzione americana. Prendiamo quindi possesso della nostra camera nel Motel Paradise Inn (mediocre), dove prepariamo le valigie per il volo del giorno dopo. Sono le 19:00 quando andiamo in centro per la cena, mangiando uno squisito steak e del tonno alla brace nel Madison Brewing Company Pub (ottimo).

Venerdì 6 ottobre 2017, Bennington VT – JFK NY – Volo, 357 km

Dopo alzati finiamo di impaccare tutti i nostri averi e, dopo aver fatto colazione in un Diner a Bennington, partiamo dapprima verso Ovest verso Troy, dove attraversiamo il Hudson River, quindi prendiamo l’autostrada della Hudson Valley che, passando da Albany, la capitale dello Stato di New York, ci porta fino a nord della città del Big Apple. Qui riattraversiamo l’Hudson River sul Tappan Zee Bridge. Per fare gli ultimi 20 km. fino all’aeroporto ci imbottigliamo nel traffico del fine settimana e ci mettiamo oltre due ore. Passiamo anche da due ponti a pagamento, senza avere il pass automatico. Dovremmo quindi versare a posteriori 2 multe da circa 30 US$. Per fortuna abbiamo calcolato bene i tempi e arriviamo all’aeroporto a riconsegnare la macchina oltre due ore prima del decollo, con 4’807 km. in più sul contachilometri da quando l’avevamo presa in consegna. Ci trasferiamo quindi al check-in, e all’interno ceniamo al Palm Steakhouse (medio). In orario saliamo a bordo del nostro volo Swiss, che verso le 18:10 decolla.

Sabato 7 ottobre 2017 Volo – Kloten ZH – Frauenfeld TG – Poschiavo GR, 316 km

Dopo una nottata passata in aereo a mangiare, dormire e guardare film, atterriamo a Zurigo-Kloten in orario alle 08:00. Riprendiamo le valigie e all’uscita dell’aeroporto nostro figlio già ci attende con la macchina con la quale rientriamo verso casa.

Così finisce un bel viaggio alla ricerca dell’Indian Summer nel New England e in Québec!

Guarda la gallery
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Cena tipica del New England

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Parc National de Forillon

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Rockport MA

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Quebec

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Parc National de Forrilon

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Vermont



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