Contadini e Turisti uniti nella lotta!

I viaggi anti-crisi sono ecologici, vicini e slow. Riscopriamo il paesaggio agricolo!
Patrizio Roversi, 10 Gen 2011
contadini e turisti uniti nella lotta!
Essere turistipercaso significa – secondo noi – essere curiosi. Significa essere appassionati di turismo, ma in senso lato: non si tratta soltanto di guardare alla nostra specifica vacanza, ma al fenomeno in generale. Per capire dove andare a fare i turisti, e come, in futuro, bisogna anche capire dove va il turismo, e cosa rappresenta in termini economici e culturali. A noi ha colpito l’affermazione fatta dal Presidente della Coldiretti (la principale organizzazione degli Agricoltori) durante una manifestazione contro la Finanziaria, la scorsa estate. Ha detto più o meno che, vista la crisi pesantissima dell’Industria in Italia, una risorsa da salvaguardare è l’Agricoltura, che a sua volta si occupa direttamente di Prodotti, di Territorio e di Paesaggio, che a loro volta sono le risorse fondamentali del Turismo, che a sua volta rappresenta per l’Italia l’ultimo autobus su cui salire per uscire dalla suddetta crisi.

In pratica: contadini e turisti uniti nella lotta!

Tutto questo significa sviluppo rurale, significa turismo ecologico, significa che l’Ambiente diventa un’occasione per viaggiare, villeggiare, conoscere. E non parliamo di noccioline: questo genere di turismo in Italia (pescando fra dati Coldiretti/Unioncamere/Osservatorio del turismo/SWG ecc) vale 10 miliardi di euro l’anno! Praticano questo genere di vacanza l’8% degli italiani. I turisti ecologici – continua la Coldiretti – cercano soprattutto il contatto con la natura (38%), ma anche relax e tranquillità (13,7%), le tradizioni culturali, folcloristiche ed enogastronomiche (12,6%), la possibilità di avere prezzi più bassi rispetto alle altre tipologie di turismo (10,3%) e, infine, sport (trekking, mountain bike, birdwatching, sci, equitazione, climbing) e attività all’aria aperta (9,9%), secondo il rapporto Ecotur.

Per chi vuole fare una gastro-vacanza in Italia ci sono 772 fra Parchi e Aree protette, 142 strade dei vini e dei sapori, diciottomila agriturismi, 63mila frantoi, cantine, malghe e cascine, 206 prodotti con denominazioni di origine riconosciute, 4.471 specialità tradizionali censite dalle regioni, 498 vini a denominazione di origine controllata. In molte Regioni ci sono già i risultati della fusione del concetto di Agricoltura & Turismo, cioè di “Ospitalità Rurale”. In Emilia Romagna per esempio c’è Verdeccellenza, un “club” che raccoglie delle aziende agricole biologiche, che fanno raccolta differenziata, che risparmiano acqua per l’irrigazione, che fanno manutenzione ai sentieri e al paesaggio, che organizzano trekking, mountain bike e ippoturismo. Il tutto garantito dal disciplinare di Legambiente Turismo (Marchio Visit). In Puglia hanno istituito invece un Premio Buone Pratiche che riguardano il paesaggio agrario tutelato a scopi turistici: ha vinto una Masseria in Murgia, composta da trulli, che ha costruito una bio-piscina naturale e che promuove anche mostre di pittura.

Conclusione. Vogliamo spendere poco? E quel poco che spendiamo, vogliamo che vada a favore della malmessa Azienda-Italia? Vogliamo allungare la stagione delle nostre vacanze, facendo molti viaggetti anche brevi, vicino a casa? Vogliamo star bene, star sani e mangiare bene-e-sano? Vogliamo essere eco-positivi e bio-compatibili? Tutti i numeri di cui sopra confermano che le possibilità non mancano. Anche sul nostro sito è pieno di itinerari di questo tipo, e di resoconti di viaggi e vacanze eco. Abbiamo voluto la bicicletta e la pista ciclabile, adesso possiamo davvero cominciare a pedalare…

Syusy & Patrizio