Namibia, Africa vera

Una cavalcata attraverso i deserti aridi e inospitali della Namibia fino alle coste dell'Oceano di Swakop per chiudere con i big 5 dell'Etosha Park
Scritto da: piroga
namibia, africa vera
Partenza il: 13/08/2013
Ritorno il: 29/08/2013
Viaggiatori: 12
Spesa: 3000 €
E’ proprio vero : il mal d’Africa esiste! Dopo 12 mesi di attesa affrontiamo con l’aiuto della stessa agenzia (Southern Eagle Travel and Tours) un viaggio in Namibia,così vicina al Sudafrica che abbiamo visitato l’anno scorso ma che si rivelerà molto diversa sotto tutti i punti di vista.

Volo Egypt Air da Roma con scalo al Cairo e poi a Johannesburg (se prenotato con largo anticipo si può pagarlo anche sui 1000 €). Standard di volo medio-basso ma personale di bordo molto gentile.

Abbiamo viaggiato da soli con 2 pullmini Hyundai H 1 e Toyota Quantum. Mi sento di non consigliarli per un viaggio così impegnativo,meglio affittare delle 4×4 che sono più resistenti e vi faranno soffrire un po’ meno sui km di strade sterrate che percorrerete.Tra l’altro noi abbiamo bucato 3 volte,quindi se potete chiedete almeno la doppia ruota di scorta. Chilometri percorsi in 15 giorni: 4710. Argomento a parte è la polvere che sarà una costante del viaggio : potrebbe essere utile imbustare macchine fotografiche e dispositivi sensibili, in quanto alla pulizia personale meglio adattarsi ed attendere le provvidenziali docce nei lodges. Noi abbiamo sempre trovato acqua calda ed elettricità.

Le strade namibiane sono per la gran parte sterrate e molto pericolose ;prima di affittare i veicoli, ci hanno fatto vedere un breve filmato sulle insidie della guida su sabbia e sterrato. Guidate con molta attenzione e senza superare i limiti anche sulle strade asfaltate che sono molto strette. In Namibia ,le strade migliori sono contrassegnate dalla lettera B, ma voi percorrerete molte C (bruttissime e spesso sterrate) espesso addirittura delle D (simili a tratturi..), le F non le abbiamo nemmeno prese in considerazione.

Il clima invernale africano ci ha procurato numerosi raffreddori per cui vestitevi a “cipolla” perché soprattutto nel deserto e negli altipiani fa molto freddo di notte e molto caldo di giorno. Pile e piumini mi sembrano essenziali ma bisogna avere anche pantaloni corti e magliette a volontà.

Spesa complessiva :circa 3000€ a testa tutto compreso,anche le escursioni. Considerate che la benzina costa meno di 1 € al litro e va pagata sempre in contanti ( in Namibia vengono accettati sia dollari namibiani che rand sudafricani con cambio alla pari). In tutti i lodges nei quali abbiamo dormito accettavano la carta di credito,ma hanno sempre qualche problema con le connessioni internet. Per le comunicazioni telefoniche abbiamo adottato Skype ,utilizzando le wifi perlopiù gratuite dei lodges ed inoltre abbiamo acquistato una sim card della Mtc namibiana che con poco più di 10 € permette telefonate locali e intercontinentali a basso prezzo (Tango).

Darò alcune informazioni pratiche sui lodges ,sui percorsi affrontati e sulle maggiori attrattive, ma penso che di un viaggio in Namibia restino soprattutto le emozioni che sono patrimonio individuale e quindi non si possono facilmente raccontare.

Tappe: Windhoek (cena al Joe’s Beer,molto carino e notte al River Crossing Lodge,altrettanto accogliente)

–Mariental, strada asfaltata e abbastanza comoda con pernottamento al Kalahari Anib Lodge, carino e con sentiero escursionistico da fare a piedi in tranquillità da soli. Mariental

– Fish River Canyon: strada sterrata per lo più ma affascinante con paesaggi lunari. Sulla strada sosta per vedere gli alberi faretra a Keetmanshop. Notte al Canyon Village,fantastico, in mezzo al deserto e con gli sciacalli che lo attraversano di sera. Il Canyon è molto bello,se riuscite cercate di vederlo con le luci del tramonto che ne migliorano il contrasto dei colori.

Fish River Canyon-Luderitz: bellissima strada che cambia chilometro dopo chilometro. Da non perdere sulla strada la pozza di Garub con tanti animali che si abbeverano tra cui i cavalli selvatici di Aus.Poco prima della cittadina di Luderitz incontrerete le famose dune che ,scosse dal forte vento, rovesciano grosse quantità di sabbia sulla strada. A Luderitz, se capitate in agosto è tutto chiuso quindi premunitevi col cibo. Da non perdere la città fantasma di Koolmanskop e un’escursione al ventosissimo Diaz Point dove si avvistano fenicotteri rosa a volontà. Non abbiamo dormito a Luderitz ma sulle Tiras Mountains all’Helmeringhausen Hotel, spartano e freddino ma si tratta di una fattoria bio e allora accetti più volentieri le scomodità. A proposito, calcolate bene i tempi di viaggio perché di notte le strade sono ancora più pericolose e soprattutto ogni arrivo al buio ai lodge mette in ansia i gestori delle strutture evidentemente non abituati ad arrivi ritardati e quindi iniziano a cercarvi in ogni maniera.

Tappa successiva a Sossusvlei dove siamo stati 2 notti ,una al Weltevrede, deliziosa fattoria ben tenuta da una gentilissima giovane signora europea e una al Namib Desert Lodge, struttura più turistica ma molto accogliente. Entrambe distano circa 40 km da Sesriem per cui bisogna svegliarsi all’alba per entrare presto nel parco e godersi i colori delle dune senza il caldo soffocante della tarda mattinata. Da non perdere ,il sentiero per Deadvlei,luogo magico e al di fuori di ogni immaginazione.Per arrivarci,fatevi portare dalle 4×4 fino a Sossusvlei e da lì prendete il sentiero che dura circa mezz’ora. Se volete scalare una duna meglio la 40 dell’affollata e più conosciuta 45.

Dopo l’obbligatoria e consigliatissima (LP docet) visita da Mr. Moose e il suo apple crumble a Solitaire, una lunga strada sterrata e durissima (la C14) ci ha condotti a Swakopmund. Dopo parecchie soste obbligate per riposare la schiena,arriverete a Swakop, città sull’Oceano dove il clima è diverso,umido e nebbioso la mattina e freddo e ventoso nel pomeriggio. Escursione raccomandata con la barca per vedere foche,pellicani e gabbiani fino a Pelican Point mentre non abbiamo fatto quella sulle dune con i 4×4. Tanti fenicotteri rosa a Walvis Bay. Un pomeriggio di shopping ma non aspettatevi granchè.Qualcuno ha fatto anche il percorso delle millenarie piante Welwitschia ma noi non abbiamo fatto a tempo. Delle 2 cene a Swakop molto meglio quella del The Tug,ristorante sito all’interno di un rimorchiatore al Jetty, difficile da prenotare ma molto affascinante anche se un pò caro.

Attraverso i primi km della Skeleton Coast, spettrale come ricorda il suo nome, facciamo rotta verso Khorixas dove dormiremo al bellissimo Vingerklip Lodge dopo aver fatto tappa a Twyfelfontein per vedere le famose pitture rupestri. Sulla strada,comprate i minerali venduti presso piccoli accampamenti di donne Herero, mentre un piccolo insediamento di Himba si rivela piuttosto fasullo con insistenti tentativi di vendita che ci indispettiscono alquanto.

La visita del Parco Etosha,nostra prossima tappa, merita almeno 3 notti ; noi le abbiamo trascorse in 3 lodge diversi in modo da visitare il parco in maniera progressiva e completa (prima l’Etosha Safari Lodge,bello e 10km prima dell’Andersson Gate,poi l’Halali,al centro del parco e poi il lussuoso Mokuti proprio all’uscita del Von Lindequist Gate). A differenza dei parchi sudafricani, qui gli animali arrivano in grossi branchi presso le pozze d’acqua dove sarete appostati. Abbiamo visto leoni,elefanti,leopardi,rinoceronti bianchi e neri,ogni sorta di erbivoro dagli impala agli eland, dalle zebre agli gnu… Dimenticavo, ogni lodge possiede delle pozze d’acqua illuminate dove ogni sera si può attendere l’arrivo degli animali assetati.

Ultima tappa prima della partenza al Waterberg Plateau Park dove però abbiamo visitato solo il Cheetah Conservation Fund, dove vengono allevati ghepardi rimasti perlopiù orfani nella foresta. Non imperdibile il Safari Drive, divertente invece il feeding dei cheetah. Sulla strada piccola sosta per vedere il meteorite più grande del mondo vicino Grootfontein. Notte al Frans Indongo Lodge, molto bello ma raggiungibile solo dopo altri 17 km di sterrato.

Ho iniziato queste brevi note parlando di mal d’Africa e dopo aver annotato i miei ricordi mi accorgo che si sta acuendo. Dunque, la faccio finita qui e mi do appuntamento al prossimo anno.



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